Lubecca

città della Germania

Lubecca (AFI: /luˈbɛkka/[2]; in tedesco Lübeck, pronunciato /ˈly:bɛk/[3] ascolta, in basso tedesco anche Lübeek, in danese Lybæk) è una città situata nella Germania settentrionale, è la più grande città del Land Schleswig-Holstein (212 958 abitanti) dopo Kiel.[4]

Lubecca
Città extracircondariale
(DE) Hansestadt Lübeck
Lubecca – Stemma
Lubecca – Bandiera
Lubecca – Veduta
Lubecca – Veduta
La Holstentor, emblema della città
Localizzazione
StatoBandiera della Germania Germania
Land Schleswig-Holstein
DistrettoNon presente
CircondarioNon presente
Amministrazione
SindacoJan Lindenau (SPD) dal 1-5-2018
Territorio
Coordinate53°52′N 10°41′E
Altitudine13 m s.l.m.
Superficie214,14 km²
Abitanti212 958[1] (31-12-2013)
Densità994,48 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale23501 − 23570
Prefisso(+49) 0451, 04502, 04508
Fuso orarioUTC+1
Codice Destatis01 0 03 000
TargaHL
Cartografia
Mappa di localizzazione: Germania
Lubecca
Lubecca
Lubecca – Mappa
Lubecca – Mappa
Sito istituzionale

In passato, fu un importante centro della Lega anseatica. La città inoltre è famosa per il suo centro storico, in parte ricostruito dopo i danni subiti nella Seconda guerra mondiale, è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO e presenta numerosi esempi di gotico baltico.[5]

Geografia fisica

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È situata nel nord della Germania sul basso corso del fiume Trave che a circa 17 km dal centro della città sfocia nel Mar Baltico in località Travemünde. Nel territorio comunale scorre un importante affluente della Trave, il fiume Wakenitz, le cui acque confluiscono nella Trave proprio in Lubecca.

 
Bandiera di Lubecca, città anseatica (XIII secolo)

Nell'VIII secolo nell'area sorsero i primi insediamenti di popolazioni slave e già dal X secolo la città di Liubice fu, insieme a Oldenburg in Holstein (Starigard), il centro più importante degli abodriti. È probabile che all'epoca l'insediamento fosse una fortificazione. La città di Liubice venne in seguito citata da Adam von Bremen nel suo testo Gesta Hammburgensis ecclesiae pontificum. dopo l'anno 1000 fu una città marinara importante d'Europa. Nel 1093 gli abodriti furono sconfitti e nel 1138 Lubecca venne incendiata dagli slavi.

Nel 1143 la città venne rifondata nella sua attuale posizione da Adolfo II, conte di Schauenburg e Holstein. Dopo un disastroso incendio la città fu nuovamente ricostruita nel 1159 da Enrico il Leone, non prima di aver tentato una contro-fondazione erigendo la città di Löwenstadt, poco distante. Nel 1226 Lubecca divenne una città libera dell'Impero (freie Reichsstadt) sotto il diretto controllo dell'Imperatore Federico II; questa decisione fu maturata grazie al consiglio di Ermanno di Salza, Gran Maestro dell'Ordine Teutonico nel contesto della lotta per l'influenza sul Baltico contro il regno di Danimarca[6].

Dal XIII al XV secolo Lubecca fu una delle città più importanti d'Europa, un grande centro commerciale e la "Regina della Lega Anseatica". Nel Cinquecento l'importanza di Lubecca diminuì.

Il 6 novembre 1806 Lubecca fu al centro di una sanguinosa battaglia, durante la guerra della quarta coalizione, e, nonostante fosse città neutrale, subì gravi danni e saccheggi, conquistata prima dalle truppe della coalizione e successivamente da quelle napoleoniche, guidate dai marescialli Murat, Bernadotte e Soult.

 
L'ospedale di Lubecca tra il 1890 e il 1900

Nel 1937 la cosiddetta "legge sulla Grande Amburgo" decretò la soppressione della Città libera di Lubecca e la sua annessione alla Prussia.[7] In particolare la città di Lubecca divenne un circondario urbano nel distretto governativo dello Schleswig.[8]

Il 23 aprile 1945, Heinrich Himmler incontrò, nella cantina del consolato svedese di Lubecca, il conte Folke Bernadotte, proponendogli la resa tedesca sul fronte occidentale ma non su quello orientale.

Le distruzioni della seconda guerra mondiale

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Durante la seconda guerra mondiale, Lubecca fu una delle prime città tedesche a subire la pratica del maximum use of fire, la nuova tecnica della tempesta di fuoco messa a punto dalla Gran Bretagna allo scopo di sterminare la popolazione tedesca. Arthur Harris, capo del Bomber Command, scelse Lubecca come primo esperimento in quanto priva di industrie belliche e dunque scarsamente protetta dalla contraerea.

La notte tra il 28 e il 29 marzo 1942, 234 apparecchi ricevettero l'ordine di distruggere la città in 140 minuti con 400 tonnellate di bombe, di cui due terzi incendiarie.

Il duomo e l'80% del centro storico vennero danneggiati, soprattutto il quartiere più antico intorno alla chiesa di Santa Maria, per un totale di circa 1 500 case e 130 chilometri di facciate. Morirono 320 persone.[9]

Al termine della guerra, entrò a fare parte della Germania Ovest. La cortina di ferro, che separava le due Germanie, la lambì fino alla riunificazione del 1990.

Politica

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La guida della città di Lubecca per secoli fu affidata al consiglio della città con il borgomastro o i borgomastri al suo vertice. All'inizio del XIX secolo il consiglio, denominato "Senato", era composto da 16 senatori e 4 borgomastri, dei quali i due più anziani si avvicendavano annualmente alla sua guida. A partire dal 1848 ci furono solo due borgomastri. Erano esclusivamente rappresentanti del senato, ma non "capi di Stato" della libera città anseatica di Lubecca. Accanto al Senato esisteva la Bürgerschaft come "Parlamento". Nel 1933 la Bürgerschaft fu sciolta e il Senato ridimensionato. Il presidente fu fin dall'inizio l'Oberbürgermeister.

Panoramica di Lubecca

Monumenti e luoghi d'interesse

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  Bene protetto dall'UNESCO
Città anseatica di Lubecca
  Patrimonio dell'umanità
 
TipoCulturali
Criterio(iv)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal1987
Scheda UNESCO(EN) Hanseatic City of Lübeck
(FR) Scheda
 
Rathaus
 
Lubecca: veduta aerea della città vecchia
 
Lübeck, Trave

Cultura

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Letteratura a Lubecca

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Heinrich e Thomas Mann (Fotografie Atelier Elvira, Monaco verso il 1902)

Lubecca vede un chiaro baricentro della vita culturale nel confronto con l'ivi creata letteratura dei fratelli Thomas Mann e Heinrich Mann, che ha il suo centro nella Casa dei Buddenbrook nella Mengstraße vicino alla Marienkirche. Il nome deriva dal romanzo di Thomas Mann I Buddenbrook. Decadenza di una famiglia (abbreviato nelle citazioni in I Buddenbrook), che è ambientato proprio a Lubecca. Questo romanzo a sfondo sociale tratta del declino di una ricca famiglia di mercanti; con questo romanzo Thomas Mann ottenne il premio Nobel per la letteratura nel 1929.

La città anseatica conferisce insieme all'Accademia d'arte di Baviera il Premio Thomas Mann, che viene attribuito con scambi annuali fra Lubecca e Monaco di Baviera. I romanzi Professor Unrat e Eugénie oder Die Bürgerzeit di Heinrich Mann, giocano parimenti un ruolo nella città anseatica. Altri autori di Lubecca sono Emanuel Geibel, Gustav Falke, Otto Anthes ed Erich Mühsam. Günter Grass, anch'egli titolare di un Premio Nobel, visse a lungo a Lubecca, ove morì nel 2015. A Lubecca si trova anche la Casa Günter Grass con la maggior parte degli originali delle sue opere letterarie e artistiche.

Lubecca è sede della Società Erich Mühsam che assegna il Premio Erich Mühsam. Gli scrittori Theodor Storm e Werner Bergengruen sono stati allievi del liceo Katharineum di Lubecca.

Il romanzo del 1926 di Ludwig Ewers Die Großvaterstadt (1926, un tempo molto letto) è ambientato a Lubecca[11].

I suoi protagonisti vivono nello stesso periodo in cui è ambientato I Buddenbrook, anche se appartenenti ad altro livello sociale. Il terzo romanzo ambientato a Lubecca nel medesimo periodo è Ein königlicher Kaufmann di Ida Boy-Ed. Visse anche a Lubecca (e vi morì) lo scrittore Emanuel Geibel, che nel 1844 scrisse Ein Ruf von der Trave, romanzo ambientato a Lubecca.

Christian von Ditfurth scrisse dal 2002 sei "gialli" ambientati a Lubecca, protagonista Josef Maria Stachelmann.

Università

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  • Università di Lubecca (Universität zu Lübeck)
  • Università di Scienze Applicate di Lubecca (Technische Hochschule Lübeck)
  • Musikhochschule Lübeck
  • Theater Lübeck GmbH
  • Lübecker Marionetten-Theater Fritz Fey
  • Theater Combinale
  • THEATER Haus Lübeck, Kleinkunstbühne
Lubecca[12] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 2,32,96,811,816,820,422,321,818,612,97,44,13,111,821,513,012,3
T. min. media (°C) −2,5−2,6−0,43,17,010,512,812,59,76,02,6−0,4−1,83,211,96,14,9
Precipitazioni (mm) 564046455162726857536162158142202171673

Infrastrutture e trasporti

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Autostrade

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L'autostrada BAB1 che va da Oldenburg in Holstein via Amburgo, Brema, Osnabrück, Münster, Colonia a Saarbrücken, circonda ad ovest la città da nord-est a sud-ovest e con due uscite: Lübeck-Zentrum e Lübeck-Moisling. Nel Nord di Lubecca, a Bad Schwartau, c'è un raccordo autostradale BAB226, di soli tre chilometri in direzione Travemünde. A sud di Lubecca, c'è un'altra intersezione: da là l'autostrada BAB20 va a Wismar, Rostock e Stettino con l'uscite Lübeck-Genin, Lübeck-Flughafen (Lubecca-aeroporto, in costruzione) e anche Groß Sarau. Fra pochi anni la BAB20[Da quando e quando?] sarà costruita anche verso ovest e collegherà Lubecca con la BAB21 vicino a Bad Segeberg, la BAB7 vicino a Bad Bramstedt e la BAB23 vicino a Itzehoe.

Altre strade

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Altre strade importanti sono la B75, che collega Travemünde con il centro di Lubecca e continua verso Amburgo, la B206, che collega Lubecca a Bad Segeberg, la B207, che va da Lubecca in direzione Ratzeburg e Mölln e la B104/B105, che collega Lubecca a Wismar e Schwerin.

Ferrovie

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La stazione centrale (Hauptbahnhof) di Lubecca

Lubecca ha alcune stazioni ferroviarie. La più importante è la stazione di Lübeck Hauptbahnhof, che si trova ad ovest del centro. Altre stazioni sono Lübeck-St.Jürgen a sud e Lübeck-Kücknitz, Lübeck-Travemünde-Skandinavienkai ("porto per la Scandinavia"), Lübeck-Travemünde-Hafen ("porto") e Lübeck-Travemünde-Strand ("spiaggia"). Esistono linee in direzione di Kiel, Puttgarden, Travemünde, Bad Kleinen, Lüneburg e Amburgo. Da dicembre 2007, un InterCityExpress (ICE) collega Lubecca con Amburgo, Berlino e Copenaghen. In quest'ultimo caso, il treno viene imbarcato su un traghetto per attraversare lo stretto di Fehmarn Belt (Mar Baltico), in attesa del tunnel sottomarino che, secondo i progetti, dovrebbe collegare dal 2020 l'isola tedesca di Fehmarn e quella danese di Lolland. Vi sono inoltre alcuni treni giornalieri per Amburgo e Copenaghen. In estate, un treno collega Lubecca e le località balneari sul Mar Baltico alla Germania meridionale.

Aeroporto

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Lubecca ha un aeroporto, che si trova a sud della città, a Blankensee; è l'aeroporto più grande e più importante dello Schleswig-Holstein. Le compagnie aeree che volano a Lubecca sono Ryanair e Wizz Air con connessioni a Londra-Stansted, Bergamo, Pisa, Marsiglia, Stoccolma-Skavsta, Dublino e Danzica. L'aeroporto internazionale più vicino è quello di Amburgo, a 60 chilometri di distanza.

Da luglio 2014 la compagnia aerea Ryanair ha spostato la sua sede all'aeroporto internazionale di Amburgo e non parte più da Lubecca.

Lubecca è uno dei porti più importanti della Germania e forse il porto più importante del Mar Baltico tedesco. Da qui, i traghetti per i passeggeri e anche per autocarri partono per la Svezia, la Finlandia, la Lettonia e la Lituania. Il porto non si trova direttamente sul Mar Baltico, ma sulle sponde del fiume Trave.

In città ha sede il Verein für Bewegungsspiele Lübeck von 1919, squadra di calcio cittadina dai colori bianco-verde che milita nella 3. Liga.

  1. ^ (PDF) Statistik Hansestadt Lübeck
  2. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Lubecca", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  3. ^ (DE) Duden | Lübeck | Rechtschreibung, Bedeutung, Definition, su duden.de. URL consultato l'11 novembre 2017 (archiviato il 12 novembre 2017).
  4. ^ (EN) Schleswig-Holstein (Germany): State, Major Cities & Communes - Population Statistics, Maps, Charts, Weather and Web Information, su www.citypopulation.de. URL consultato il 21 maggio 2024.
  5. ^ (EN) UNESCO World Heritage Centre, Hanseatic City of Lübeck, su UNESCO World Heritage Centre. URL consultato il 21 maggio 2024.
  6. ^ Ernst Kantorowicz, Federico II imperatore, collana Elefanti Storia, traduzione di Gianni Pilone Colombo, Milano, Garzanti, p. 85, ISBN 978-88-11-67643-0.
  7. ^ (DE) Gesetz über Groß-Hamburg und andere Gebietsbereinigungen, Artikel II, § 6, Abs. 1, su verfassungen.de. URL consultato il 7 ottobre 2017 (archiviato il 6 settembre 2017).
  8. ^ (DE) Gesetz über Groß-Hamburg und andere Gebietsbereinigungen, Artikel II, § 6, Abs. 2, su verfassungen.de. URL consultato il 7 ottobre 2017 (archiviato il 6 settembre 2017).
  9. ^ La Germania bombardata, di Jorg Friedrich
  10. ^ (DE) Burgtor, su Lübeck.de. URL consultato il 16 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2019).
  11. ^ Ludwig Ewers: Die Großvaterstadt ; Dräger Druck, 3. Auflage, 1980, ISBN 978-3-925402-09-8.
  12. ^ Copia archiviata, su it.climate-data.org. URL consultato il 13 aprile 2020 (archiviato il 16 aprile 2016).

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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