Riserva naturale Naviglio di Melotta

Riserva naturale regionale/provinciale (EUAP0320)

La riserva naturale Naviglio di Melotta è un'area naturale protetta situata in Provincia di Cremona istituita con Legge Regionale n° 86 del 30 novembre 1983. La Provincia di Cremona ha istituito nel 2003 il Parco del Pianalto di Romanengo e dei Navigli cremonesi ampliando la fascia di protezione ambientale ad una vasta circostante la Riserva

Riserva naturale Naviglio di Melotta
Tipo di areaRiserva naturale regionale
Codice WDPA64464
Codice EUAPEUAP0320
Class. internaz.Categoria IUCN V: paesaggio terrestre/marino protetto
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Lombardia
Province  Cremona
ComuniCasaletto di Sopra, Romanengo, Soncino, Ticengo
Superficie a terra181,16 ha
GestoreProvincia di Cremona
Mappa di localizzazione
Map

Territorio modifica

La Riserva si trova tra i comuni di Casaletto di Sopra, Romanengo, Soncino e Ticengo. Lo scopo è quello di preservare un ambiente unico quale è il Pianalto di Romanengo: si tratta di un'area pleistocenica che si eleva dalla pianura alluvionale per circa 10-15 metri con una superficie movimentata, lievi ondulazioni ed avvallamenti. All'interno il Pianalto è solcato dal Naviglio della Melotta, un corso d'acqua di origine artificiale, ma dalle caratteristiche naturaliformi e con habitat tipicamente fluviale.

Flora modifica

La presenza delle scarpate lungo il Naviglio e ai margini del Pianalto ha permesso di conservare le più vaste aree boscate della Provincia. Si nota la presenza delle seguenti specie: l'ontano, il salice bianco, il pioppo, il platano (raro), il sambuco, il nocciolo, il sanguinello, la frangola (rara), il pioppo ibrido (introduzione artificiale).

Le aree più interne e meglio conservate vedono la presenza della farnia, dell'olmo, del ciliegio, dell'acero campestre, del carpino bianco, alcuni gruppi di pioppo tremulo, di ginestra spinosa, di ginestrella.

Per le specie erbacee e del sottobosco si notano: il campanellino primaverile, l'anemone dei boschi, la primula, il sigillo di Salomone, la pulmonaria.

Fauna modifica

Fino agli anni settanta del XX secolo erano ancora presenti la lontra e lo scoiattolo. Oggi tra la fauna vanno segnalati: il tasso, la volpe, la faina

e la donnola. I micromammiferi sono rappresentati dall'arvicola, dal topolino delle risaie, dal moscardino, e dal ghiro. Tra gli anfibi troviamo: la rana agile e la rara rana di Lataste. Per l'avifauna si segnalano: il picchio rosso maggiore, il picchio verde, il colombaccio, la cinciarella, il codibugnolo, il luì piccolo, l'usignolo, la ghiandaia, l'averla piccola, la tortora selvatica, la poiana e il lodolaio.

Bibliografia modifica