Roy Rosenzweig Center for History and New Media

Centro di ricerca statunitense sulla storia digitale

Il Roy Rosenzweig Center for History and New Media (RRCHNM - Centro di Storia e Nuovi Media Roy Rosenzweig), meglio conosciuto come Center for History and New Media, è un istituto di ricerca della George Mason University di Fairfax (Virginia) specializzato in storia digitale. Fu fondato da Roy Rosenzweig nel 1994 per ricercare ed utilizzare i nuovi media e le tecnologie informatiche nella ricerca, la didattica, e la divulgazione della storia. Il 15 aprile 2011 il centro è stato dedicato alla memoria del suo fondatore, deceduto nel 2007.[1]

Roy Rosenzweig Center for History and New Media
Ubicazione
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
CittàFairfax, Virginia
Dati generali
SloganDemocratizing history through digital media and tools
Fondazione1994
FondatoreRoy Rosenzweig
Tipoistituto di ricerca
PresidenteStephen Robertson
AffiliazioniGeorge Mason University - Department of History and Art History
Sito web

Nel 2016, secondo le statistiche fornite dal Centro stesso, i circa sessanta progetti di storia digitale coordinati dal RRCHNM avevano attirato più di 37 milioni di visite e quasi 20 milioni di visitatori unici.[1]

Conservazione digitale modifica

In seguito agli attentati dell'11 settembre 2001 il Center for History and New Media in collaborazione con l'American Social History Project (ASHP) della City University of New York e grazie al finanziamento della fondazione Alfred Sloan, ha creato il September 11 Digital Archive, con lo scopo di usare media elettronici per raccogliere, conservare e comunicare le fonti relative all'attentato terroristico. Il sito ospita più di 150.000 resoconti originali, e-mail, immagini, video.[2]

Il successo di questo progetto ha ispirato The Hurricane Digital Memory Bank, che raccoglie le storie e i materiali digitali relativi agli uragani Katrina, Rita e Wilma.[3] Il CHNM ha inoltre collaborato con il Jewish Women's Archive sul progetto Katrina's Jewish Voices, un archivio virtuale di storie, immagini e riflessioni sulle comunità ebraiche di New Orleans e della Costa del Golfo degli Stati Uniti d'America prima e dopo l'uragano Katrina.[4]

Gulag: Many Days, Many Lives è invece una mostra, online dal 2008, sviluppata in collaborazione con il Museo dei Gulag di Perm', in Russia.[5]

Risorse per la didattica e la ricerca modifica

 
Area comune del Roy Rosenzweig Center for History and New Media

The Center for History and New Media ha collaborato con l'American Social History Project della City University di New York, per sviluppare un portale per la didattica della storia americana[6][7] e altre risorse a proposito della Rivoluzione francese. Più recentemente i progetti si sono concentrati sullo sviluppo di risorse online riguardanti la World History (in collaborazione con il National Museum of American History dello Smithsonian Institution)[8] e vari aspetti della storia contemporanea statunitense.[9][10]

Il centro è tra i primi promotori dei THATCamp, una serie di "non-conferenze" che si tengono in tutto il mondo e che permettono l'incontro informale tra umanisti e specialisti di scienze informatiche.[11] L'unico THATCamp che abbia avuto luogo in Italia è stato quello di Firenze, presso l'Istituto Universitario Europeo nel 2011.[12][13]

Il CHNM è il responsabile dello sviluppo di due importanti software open source: Zotero e Omeka. Zotero è un reference management software, un programma per la gestione e la citazione di dati bibliografici.[14] Omeka è un content management system pensato per la creazione di archivi ed esposizioni online e per facilitare l'attribuzione di metadati Dublin Core.[15]

Tra gli strumenti offerti dal Centro ad accademici e insegnanti si contano Scripto (un software per la trascrizione dei documenti in formato digitale),[16] Tropy (un software per l'annotazione di immagini scattate in archivio),[17] PressForward (un plugin Wordpress per la valorizzazione della letteratura accademica online).[18]

Ricerca modifica

Insieme alla creazione di strumenti per storici e insegnanti il centro si occupa di comunicazione della storia e di come questa possa cambiare al suo incontro con i media digitali. Con lo scopo di incoraggiare le sperimentazioni in quest'ambito l'American Quarterly, in collaborazione con l'American Studies Crossroads Project ed il CHNM, ha organizzato nel 1998 un esperimento di pubblicazione ipertestuale, chiedendo a diversi autori di sottoporre articoli di argomento storico che facessero uso dell'ipertestualità.[19] I saggi pubblicati, che coprono temi diversi quali la fotografia come fonte storica e legale, Arnold Schwarzenegger, la guerra ispano-americana e i primi fumetti, offrono un variegato panorama sui diversi approcci alla narrazione del passato in ambito digitale.[20][21]

Imaging the French Revolution è un altro esperimento di ricerca digitale. Sette studiosi hanno analizzato in una serie di saggi quarantadue immagini ritraenti folle ed episodi di violenza durante la rivoluzione francese. Questi stessi studiosi hanno poi commentato il lavoro e offerto esempi su un forum online, prendendo in considerazione questioni di interpretazione, metodologia e l'impatto dei media digitali sulla ricerca accademica.[22]

Infine, Interpreting the Declaration of Independence by Translation è un progetto digitale che mette insieme diversi studiosi per discutere la traduzione e la ricezione della Dichiarazione d'Indipendenza americana in Giappone, Messico, Russia, Cina, Polonia, Italia, Germania, Spagna ed Israele. In aggiunta a queste riflessioni il sito include traduzioni della Dichiarazione d'Indipendenza in diverse lingue e la loro "ri-conversione" in inglese per dimostrare gli effetti delle traduzioni sulla comprensione di un documento storico.[23]

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Our Story, su Roy Rosenzweig Center for History and New Media - Sito ufficiale. URL consultato il 28 aprile 2018 (archiviato il 25 aprile 2017).
  2. ^ (EN) About the September 11 Digital Archive, su 911digitalarchive.org. URL consultato il 19 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2018).
  3. ^ (EN) The Hurricane Digital Memory Bank, su hurricanearchive.org. URL consultato il 20 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2018).
  4. ^ (EN) Katrina's Jewish Voices, su Jewish Women's Archive. URL consultato il 4 maggio 2018 (archiviato l'11 luglio 2016).
  5. ^ (EN) Gulag: Many Days, Many Lives, su gulaghistory.org. URL consultato il 30 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2018).
  6. ^ (EN) History Matters: The U.S. Survey Course on the Web, su historymatters.gmu.edu. URL consultato il 4 maggio 2018 (archiviato il 18 aprile 2018).
  7. ^ (EN) Teachinghistory.org, su teachinghistory.org. URL consultato il 4 maggio 2018 (archiviato il 9 marzo 2018).
  8. ^ (EN) World History Matters » A Portal to World History Sites from the Center for History and New Media, su worldhistorymatters.org. URL consultato il 4 maggio 2018 (archiviato l'11 ottobre 2017).
  9. ^ (EN) Mapping Early American Elections, su earlyamericanelections.org. URL consultato il 5 maggio 2018 (archiviato il 7 marzo 2018).
  10. ^ (EN) Histories of the National Mall, su mallhistory.org. URL consultato il 5 maggio 2018 (archiviato il 7 marzo 2018).
  11. ^ (EN) THATCamp | The Humanities and Technology Camp, su thatcamp.org. URL consultato il 5 maggio 2018 (archiviato il 15 marzo 2018).
  12. ^ (EN) THATCamp Florence 2011, su florence2011.thatcamp.org. URL consultato il 5 maggio 2018 (archiviato il 17 aprile 2018).
  13. ^ Serge Noiret, Storia digitale o storia con il digitale ?, in Digital & Public History, 21 ottobre 2014. URL consultato il 7 maggio 2018.
  14. ^ (EN) Zotero | Your personal research assistant, su www.zotero.org. URL consultato il 4 maggio 2018 (archiviato il 28 marzo 2018).
  15. ^ (EN) Omeka, su omeka.org. URL consultato il 4 maggio 2018 (archiviato il 6 aprile 2018).
  16. ^ (EN) Scripto, su scripto.org. URL consultato il 4 maggio 2018 (archiviato il 13 febbraio 2018).
  17. ^ (EN) Tropy, su tropy.org. URL consultato il 4 maggio 2018 (archiviato il 5 aprile 2018).
  18. ^ (EN) PressForward, su pressforward.org. URL consultato il 4 maggio 2018 (archiviato il 10 febbraio 2018).
  19. ^ (EN) About this Project, su chnm.gmu.edu. URL consultato il 28 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2018).
  20. ^ (EN) Hypertext Scholarship in American Studies, su chnm.gmu.edu. URL consultato il 28 aprile 2018 (archiviato il 1º ottobre 2017).
  21. ^ (EN) Roy Rosenzweig, Crashing the System? Hypertext and Scholarship on American Culture, in American Quarterly, vol. 51, n. 2, 1º giugno 1999, pp. 237–246, DOI:10.1353/aq.1999.0029. URL consultato il 28 aprile 2018 (archiviato il 28 aprile 2018).
  22. ^ (EN) Imaging the French Revolution, su chnm.gmu.edu. URL consultato il 30 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2010).
  23. ^ (EN) Interpreting the Declaration of Independence by Translation, su chnm.gmu.edu. URL consultato il 30 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN249926312 · LCCN (ENno2012060548 · J9U (ENHE987007352868005171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2012060548