Royal Academy of Performing Arts

La Royal Academy of Performing Arts (abbraviata in RAPA, Accademia Reale delle Arti Performative in italiano) è un ente pubblico bhutanese, sostenuto dal Ministero dell'Interno e degli Affari Culturali e dal Dipartimento della Cultura,[2] che ha lo scopo di conservare e valorizzare le tradizioni della cultura bhutanese.[3][4] Fu fondata nel 1954[5] per iniziativa del terzo Druk Gyalpo del Paese, sua Altezza Jigme Dorji Wangchuck. Nel 1967 fu trasformato ufficialmente in accademia.[6] L'Accademia oggi ha sede nella città di Thimphu.[7]

Royal Academy of Performing Arts
Ubicazione
StatoBandiera del Bhutan Bhutan
CittàThimphu
Dati generali
Fondazione1952
Tipostatale
RettoreRinzin Penjore[1]

Attività modifica

L'Accademia forma giovani danzatori e musicisti, esperti sia di musica religiosa che di musica popolare e laica.[8] L'Accademia inoltre raccoglie e documenta canzoni e danze provenienti dalle diverse regioni del Bhutan. Queste raccolte - che includono non solo elementi più antichi, ma anche generi più moderni come il rigsar - sono poi oggetto di pubblicazione.[9]

I ballerini professionisti dell'Accademia godono di grande fama e spesso sono protagonisti in eventi importanti della vita pubblica, come ad esempio lo tshechu che si tiene ogni anno al Tashichoedzong. Diversi ballerini, infatti, si sono esibiti in occasione del matrimonio reale tra Jigme Khesar Namgyel Wangchuck e Jetsun Pema nel 2011.[10] Durante tutto l'anno, inoltre, gli studenti dell'Academia offrono su richiesta spettacoli di un'ora per ospiti e gruppi di turisti.[6][8][11]

I dirigenti dell'Accademia partecipano inoltre a organizzazioni internazionali private senza scopo di lucro che promuovono la musica e la cultura tradizionali bhutanesi.[1][12]

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Advisory Board, in Music of Bhutan, Music of Bhutan Research Center online. URL consultato il 15 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2012).
  2. ^ (EN) Department: Culture: Divisions, in Nangsi Lhenkhag – Ministry of Home & Cultural Affairs Online, Governo del Bhutan. URL consultato il 15 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2015).
  3. ^ (EN) John Ardussi e Françoise Pommaret, Bhutan: Traditions and Changes, Brill's Tibetan Studies Library, BRILL, 2007, p. 3, ISBN 90-04-15551-1. URL consultato il 15 ottobre 2011.
  4. ^ (EN) Sanja Kelly, Christopher Walker e Jake Dizard, Countries at the Crossroads: a Survey of Democratic Governance, Rowman & Littlefield, 2008, p. 96, ISBN 0-7425-5899-1. URL consultato il 15 ottobre 2011.
  5. ^ (EN) Samuel L. Leiter, Encyclopedia of Asian Theatre: A-N, in Encyclopedia of Asian Theatre, vol. 1, Greenwood Press, 2007, p. 61, ISBN 0-313-33530-3. URL consultato il 15 ottobre 2011.
  6. ^ a b (EN) Lindsey Brown, Bradley Mayhew, Stan Armington e Richard Whitecross, Bhutan, Penguin, 2009, p. 106, ISBN 1-74059-529-7. URL consultato il 16 ottobre 2011.
  7. ^ (EN) Royal Academy of Performing Arts, in Lonely Planet online. URL consultato il 16 ottobre 2011.
  8. ^ a b (EN) Lindsay Brown e Stan Armington, Bhutan, Country Guides, 3ª ed., Lonely Planet, 2007, pp. 61, 106, 113, ISBN 1-74059-529-7. URL consultato il 15 ottobre 2011.
  9. ^ (EN) Case Study Report: Bhutan (PDF), su accu.or.jp, Asia/Pacific Cultural Centre for UNESCO (ACCU), 2009, p. 4. URL consultato il 15 ottobre 2011.
  10. ^ (EN) A Gift from the Sacred Past, su bhutanobserver.bt, Bhutan Observer online, 11 ottobre 2011. URL consultato il 14 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2011).
  11. ^ (EN) Gyurme Dorje, Tibet Handbook: with Bhutan, 2ª ed., Footprint Travel Guides, 1999, p. 840, ISBN 1-900949-33-4. URL consultato il 15 ottobre 2011.
  12. ^ (EN) About Us, in Music of Bhutan, Music of Bhutan Research Center online. URL consultato il 15 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2012).
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