Salomea di Polonia

nobile e religiosa polacca
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Salomea di Polonia, o di Cracovia o di Galizia (Cracovia, 1211Skała, 17 novembre 1268[1]), era una figlia di Leszek I, Granduca di Polonia, che divenne regina consorte di Galizia e Lodomira come moglie di re Colomanno.

Beata Salomea di Polonia
Salomea in un dipinto di Maksymilian Piotrowski
 

Badessa

 
NascitaCracovia, 1211
MorteSkała, 17 novembre 1268
Venerata daChiesa cattolica
Beatificazione1672 da papa Clemente X[1][2]
Ricorrenza17 novembre[1][2]

È venerata come beata dalla Chiesa cattolica.

Biografia modifica

 
Disegno della beata realizzato da Jan Matejko

Era figlia di Leszek I, Granduca di Polonia, e di sua moglie Grzymisława; all'età di tre anni venne promessa in sposa a Colomanno, figlio di Andrea II, re d'Ungheria; il matrimonio fra i due venne celebreato già nel 1215, e ufficialmente la coppia governò sul principato di Galizia fino al 1219, allorché Mstislav Mstislavič invase la Galizia e li imprigionò entrambi[1].

 
La tomba di Salomea nella chiesa di San Francesco di Cracovia

Durante la prigionia, i due fecero voto di castità; Salomea e Colomanno vennero liberati in breve tempo grazie a un accordo fra Andrea II e Mstislav, e successivamente lei divenne terziaria francescana[1]. Nel 1242, dopo la morte del marito (avvenuta in battaglia nel 1241), Salomea fece ritorno in Polonia dove si prodigò per sostenere l'ordine francescano e, grazie al sostegno di suo fratello Boleslao, fondò un monastero di clarisse a Zawichost, vicino a Sandomierz (poi spostato a Skała)[1][2]. Nel 1245 entrò lei stessa nel convento, di cui divenne anche badessa, morendo nel 1268; il suo corpo si trova oggi sepolto nella chiesa di San Francesco di Cracovia[1][2].

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g Beata Salomea da Cracovia, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it. URL consultato il 15 dicembre 2014.
  2. ^ a b c d (EN) Bl. Salomea of Poland, su Catholic Online. URL consultato il 15 dicembre 2014.

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Controllo di autoritàVIAF (EN37758873 · ISNI (EN0000 0000 6141 956X · BAV 495/97137 · CERL cnp00562194 · LCCN (ENn78068240 · GND (DE120865440 · WorldCat Identities (ENlccn-n78068240