Sander marinus

specie di pesce

Sander marinus è un pesce pesce d'acqua dolce e salmastra appartenente alla famiglia Percidae[2][3].

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Lucioperca marino
Sander marinus
Sander marinus
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseOsteichthyes
OrdinePerciformes
FamigliaPercidae
GenereSander
SpecieS. marinus
Nomenclatura binomiale
Sander marinus
(Cuvier, 1828)

Distribuzione e habitat

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Questa specie è diffusa negli estuari del Mar Nero e del Mar Caspio. Raramente si spinge all'interno dei fiumi.

Descrizione

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Simile a Sander lucioperca, presenta un corpo slanciato ed agile, con grande bocca da predatore armata di vistosi denti caniniformi e occhi grandi. La sagoma è affusolata; la "gobba" dietro la testa così evidente nel pesce persico è appena accennata, mentre il ventre è più pronunciato. Le pinne dorsali sono separate da un breve tratto. La livrea non è particolarmente vivace: brunastra o verdastra con fasce verticali scure sfumate o screziate; le pinne sono grigioazzurre, la prima dorsale è screziata di chiaro e bruno.
Raggiunge una lunghezza massima di 34 cm[4].

Biologia

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Alimentazione

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È specie predatrice: gli adulti si cibano prevalentemente di pesci (clupeidi, latterini) e crostacei, mentre i giovani di piccoli pesci, larve d'insetti e invertebrati.

Riproduzione

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La deposizione delle uova avviene in un nido costituito da una piccola buca nel sedimento. Il maschio fa la guardia al nido finché gli avannotti non lo hanno abbandonato.

S. marinus è pescata in modo intensivo per il commercio delle sue carni ma è anche ambita preda per i pescatori sportivi.

  1. ^ (EN) Sander marinus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ FishBase: scheda di S. marinus, su fishbase.org. URL consultato il 15 gennaio 2014.
  3. ^ Ittiofauna: scheda di S. marinus, su ittiofauna.org. URL consultato il 15 gennaio 2014.
  4. ^ Kottelat e Freyhof, Handbook of European freshwater fishes Kottelat, Cornol, Switzerland and Freyof, Berlin, 2007

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