Ampelio eremita

religioso egiziano
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Ampelio, conosciuto come Ampelio eremita (IV secoloBordighera, 5 ottobre 410 circa), è stato un religioso egiziano, che visse probabilmente al tempo degli imperatori Teodosio I (329-395) e Flavio Onorio (395-423) prima a Tebe nell'Alto Egitto, già centro di anacoreti, e poi in Liguria[1].

Sant'Ampelio
Statua di cera contenente le reliquie di Sant'Ampelio
 

Eremita

 
NascitaIV secolo
MorteBordighera, 5 ottobre 410 circa
Venerato daChiesa cattolica
Santuario principaleChiesa di Santa Maria Maddalena
Ricorrenza5 ottobre
Patrono diBordighera, fabbri ferrai
Esterno dell'abside rivolta ad est della Chiesa di Sant'Ampelio

Biografia modifica

Nacque nella Tebaide, o forse ad Arezzo[2]; una volta giunto a Bordighera decise di stabilirvisi per continuare nella propria vita fatta di eremitaggio, penitenza, preghiera e lavoro. Scelse, quindi, l'omonimo Capo dove visse tra gli scogli in una grotta od in una spelonca. Furono, in seguito, i monaci Benedettini ad innalzare sopra quel luogo ritenuto santo una chiesa tuttora esistente.

La vita del santo - a cui sono attribuiti numerosi miracoli - è stata narrata nell'antico passato da un monaco di San Colombano ed è inserita nei cosiddetti Acta Sanctorum. La morte di Ampelio viene ricordata il 5 ottobre.

Culto modifica

Secondo la religione cristiana sant'Ampelio resistette alle tentazioni del demonio brandendo un ferro rovente e così facendo ottenne da Dio il dono di essere insensibile alle scottature. È per questo considerato il santo patrono dei fabbri-ferrai.

Nel 1140 le spoglie mortali di Sant'Ampelio furono traslate dalla chiesa bordigotta di Capo S. Ampelio, in cui erano custodite, al convento dei monaci olivetani di Sanremo. Da allora i religiosi Olivetani - la cui fondazione si deve a san Bernardo Tolomei - considerano il santo un appartenente al loro Ordine.

Poco più di un secolo dopo, nel 1258, l'arcivescovo Gualtieri dispose l'ulteriore traslazione delle spoglie nel convento di Santo Stefano, a Genova.

Il corpo di Sant'Ampelio è stato riportato nella città di Bordighera il 16 agosto 1947 dove tuttora si trova nella parrocchia di Santa Maria Maddalena, nel centro storico.

Note modifica

  1. ^ Sant'Ampelio, su santiebeati.it.
  2. ^ Secondo la tradizione "Sant'Ampelio Eremita Patrono di Bordighera" a cura di D. Mauro Pio, Parroco Abate di S. Maria Maddalena - IMPRIMATUR Ventimiglia, 30-10-1960 - Agostino Vescovo.

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