Scevà (ebraico)

segno paragrafematico ebraico

Lo scevà, dal termine ebraico שְׁוָא (shĕvā, /ʃəˈwaːʔ/; traducibile come “insignificante”, “nullo”), chiamato anche schwa (trascrizione di origine tedesca; [ʃva]) è una vocale del niqqud, un segno paragrafematico, costituito da due puntini ( ְ ) situati sotto un grafema consonantico, che indica l'assenza di una vocale successiva al segno (detta scevà naḥ), o la presenza di una vocale senza qualità e senza quantità (detta scevà nà); è un suono vocalico neutro, non arrotondato, senza accento o tono, di scarsa sonorità e quindi spesso considerabile una vocale media centrale.[1]

È trascritto con il simbolo IPA /ə/ e ha una posizione centrale nel diagramma vocalico. Può essere traslitterato come ⟨e⟩, ⟨ĕ⟩, ⟨ə⟩, ⟨'⟩ o senza alcun segno. Corrisponde al carattere Unicode U+05B0.

Note modifica

  1. ^ sceva, in Enciclopedia dell'italiano, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010-2011.

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