Scleroptila gutturalis

specie di uccello

Il francolino di Archer (Scleroptila gutturalis (Rüppell, 1835)) è un uccello galliforme della famiglia dei Fasianidi diffuso nell'Africa nord-orientale e meridionale[2].

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Francolino di Archer
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Aves
Ordine Galliformes
Famiglia Phasianidae
Genere Scleroptila
Specie S. gutturalis
Nomenclatura binomiale
Scleroptila gutturalis
(Rüppell, 1835)
Sinonimi

Francolinus levaillantoides

Descrizione modifica

Dimensioni modifica

Misura circa 35 cm di lunghezza, per un peso di 379-450 g[3].

Aspetto modifica

Il francolino di Archer ha il becco bruno-nerastro con la base giallastra. Gli occhi sono marroni, le zampe giallo scuro. I sessi sono identici. Il maschio è munito di uno sperone, più piccolo di quello della femmina. Negli adulti, la testa e i lati del collo sono color camoscio, con una banda di piccole macchioline bianche e nere che scendono dall'occhio fino ai lati del collo. La gola, bianca e bordata di scuro, forma una sorta di bavaglio che arriva fino alla parte alta del petto. Il petto e le parti inferiori sono color camoscio con numerose macchie e strisce castane che si sviluppano in varie forme sui fianchi. Tuttavia, la sottospecie levalliantoides delle regioni centrali e settentrionali del Botswana e della Namibia presenta una tinta chiara color sabbia sulla testa e sulle parti inferiori. Le sottospecie pallidior e jugularis, rispettivamente della Namibia e dell'Angola, presentano una banda pettorale bianca e nera abbastanza sviluppata. Tutte le popolazioni presentano parti superiori grigio-brunastre con macchie castane e striature nerastre. Le primarie e i margini esterni delle secondarie sono di colore rosso vivo con vaghe estremità grigio-brunastre. La coda è grigio-brunastra con barre e vermicolature color camoscio.

I giovani hanno una linea nera meno definita sotto il bavaglio e parti inferiori irregolarmente barrate di nero[3].

Voce modifica

Il richiamo di avvertimento è abbastanza simile a quello del francolino di Shelley, ma è più veloce e mostra pause più brevi tra le note. Spesso è possibile udire un weecheele-wecheele-weecheele, pirrie-pirrie o un ki-be-til-ee che si ripete più e più volte. Il francolino di Archer emette anche un richiamo di allarme penetrante se è costretto a spiccare il volo[3].

Biologia modifica

Il francolino di Archer è un uccello timido ed estramemente cauto. Nonostante effettui alcune incursioni in terreno scoperto in determinati momenti della giornata per andare in cerca di cibo, si osserva solo raramente e viene per lo più individuato grazie ai suoi richiami. Il francolino di Archer vive abitualmente in coppia o in piccoli gruppi che possono comprendere fino a una dozzina di individui. Anche in situazioni pericolose, mostra una grande riluttanza ad alzarsi in volo: preferisce scappare a tutta velocità verso la vegetazione. Per sfuggire ai predatori mette in atto anche una strategia piuttosto sorprendente, nascondendosi nelle tane di alcuni mammiferi[3].

Alimentazione modifica

Il francolino di Archer è principalmente vegetariano. Si nutre di semi, bulbi e radici di piante del genere Moraea e completa il suo menu con insetti[3].

Riproduzione modifica

Il francolino di Archer è monogamo, cioè instaura relazioni con un solo partner. Il nido è una semplice depressione creata grattando sul terreno e nascosta sotto un grande ciuffo d'erba. La covata comprende da 5 a 8 uova, di colore rosa pallido o bruno-giallastro, talvolta con qualche piccola macchia marrone. Data l'enorme estensione dell'areale, la stagione riproduttiva ha luogo in momenti molto diversi a seconda delle regioni: febbraio-maggio e settembre-ottobre nel Transvaal, giugno in Namibia, aprile, agosto e dicembre in Angola, febbraio, aprile e agosto in Etiopia, maggio-giugno in Somalia[3].

Distribuzione e habitat modifica

Il francolino di Archer è una specie africana. È diffuso in due regioni geografiche ben distinte, una nella parte nord-orientale, l'altra in quella sud-occidentale del continente. L'areale delle popolazioni meridionali si estende dal sud-est dell'Angola, attraverso il centro della Namibia e del Botswana, fino al Sudafrica (Transvaal occidentale e meridionale, Stato Libero di Orange, Lesotho e Provincia del Capo Settentrionale). Le popolazioni settentrionali occupano un areale molto frammentato nel Sudan del Sud e in Uganda, ma vivono anche nelle regioni montuose dell'Etiopia, del nord della Somalia, di Gibuti e dell'Eritrea.

Il francolino di Archer frequenta principalmente le praterie secche, con o senza arbusti. Si incontra anche nelle zone boschive aride ed erbose, sui pendii di montagna ricoperti da blocchi di pietra e ghiaioni. In Etiopia e in Uganda questa specie si spinge in certi casi fino a 2500 m di altitudine[3].

Tassonomia modifica

Data la grande superficie del suo areale, la specie ha dato origine a numerose forme differenti. Alcuni osservatori ne descrivono fino a 15. Urban, nel suo studio del 1986, ne riconosce quattro, due per ogni gruppo geografico; tuttavia, alcune sottospecie settentrionali che presentano pochissimo rosso sulle ali sono state trattate come sottospecie del francolino aligrigie.

Nel gruppo settentrionale vengono considerate sottospecie valide solo[2]:

  • S. g. gutturalis (Rüppell, 1835), diffusa in Eritrea e nell'Etiopia settentrionale;
  • S. g. archeri (W. L. Sclater, 1927), in passato considerata una variante di lorti, diffusa nell'Etiopia meridionale, nel Sudan del Sud orientale, nell'Uganda settentrionale e nel Kenya nord-occidentale; comprende anche le varianti stantoni e friedmanni;
  • S. g. lorti (Sharpe, 1897), endemica della Somalia settentrionale.

Nel gruppo meridionale sono considerate sottospecie valide solo[2]:

  • S. g. jugularis (Büttikofer, 1889), endemica dell'Angola sud-occidentale; include le varianti cunenensis e stresemanni;
  • S. g. pallidior (Neumann, 1908), in passato considerata una variante di levaillantoides, endemica della Namibia settentrionale;
  • S. g. levalliantoides (A. Smith, 1836), diffusa in una fascia di territorio che dalla Namibia orientale e dal Botswana meridionale giunge fino al Sudafrica centrale; comprende le varianti ludwigi, gariepensis, watti, langi e kalaharica.

Conservazione modifica

Lo stato di conservazione di questa specie è piuttosto difficile da definire, soprattutto per quanto riguarda le popolazioni del nord del continente. Il francolino di Archer non è raro in Etiopia, ma le informazioni che abbiamo a riguardo per la Somalia e Gibuti sono ormai piuttosto datate. In Uganda, questo uccello è confinato ai dintorni del monte Moroto. In Namibia, e indubbiamente anche in Botswana, il numero di esemplari sta aumentando leggermente. In Sudafrica, dove la popolazione è stimata a più di 100.000 esemplari, è invece in declino. Complessivamente, però, la specie è considerata a «rischio minimo» (Least Concern)[1].

Note modifica

  1. ^ a b (EN) BirdLife International. 2016, Scleroptila gutturalis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Phasianidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 23 dicembre 2017.
  3. ^ a b c d e f g (EN) Orange River Francolin (Scleroptila gutturalis), su birdsoftheworld.org. URL consultato il 31 ottobre 2019.

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