Scuola di Metz

movimento artistico

La Scuola di Metz fu un movimento artistico comprendente una trentina tra pittori, scultori, incisori e mastri-vetrai, attivo tra il 1830 e il 1870 circa nella zona di Metz, in Francia.[1]

Vetrate dell'Abbazia di San Clemente di Metz realizzate da Laurent-Charles Maréchal.

Storia modifica

La Scuola di Metz, intesa come movimento artistico, nacque nel 1834 durante un'esposizione all'Accademia nazionale di Metz.[1] Suo fondatore e leader indiscusso fu il pittore e mastro-vetraio Laurent-Charles Maréchal.[2] Tuttavia, a definire per la prima volta il movimento come Scuola di Metz fu il poeta Charles Baudelaire, che durante il Salon del 1845 usò per la prima volta questa definizione.[3]

La Scuola di Metz fu un movimento artistico a tutto tondo che si dedicò tanto alla pittura, quanto alla scultura, all'incisione e alla realizzazione di vetrate.[1] I suoi principali esponenti, oltre al già citato Maréchal, furono il pittore Auguste Migette, Auguste Hussenot e suo figlio Joseph, Louis-Théodore Devilly, Aimé de Lemud, Victor Masson, Auguste Rolland, Auguste Mennessier, gli scultori Charles Pêtre e Christophe Fratin e l'incisore Jean-Jules Jacott.[1]

Formazione artistica modifica

Gli esponenti della Scuola di Metz ricevettero una formazione internazionale, dal momento che molti di loro poterono studiare all'estero.[2] In particolare, il leader del movimento, Maréchal, considerava l'Italia la patria di tutti gli artisti ed una continua fonte di ispirazione.[2] Di conseguenza, gli artisti del movimento presero a modello soprattutto autori come Raffaello, Tiziano, ma anche autori non italiani come Rembrandt e Rubens.[4]

Caratteristiche modifica

 
"La fine della Repubblica di Metz" realizzato da Auguste Migette.

Influenzata anche da Eugène Delacroix, la Scuola di Metz si rifece al Romanticismo in molti dei suoi ideali: il movimento si caratterizzava per l'esaltazione della natura, spesso mostrata in maniera selvaggia e misteriosa, la rappresentazione di paesaggi romantici, l'attenzione verso la storia (in particolare quella di Metz),[5] i frequenti richiami al Medioevo ed alla cultura gotica, ed il gusto per l'esotico.[1]

Declino modifica

La Scuola di Metz cessò di esistere a seguito della sconfitta francese nella guerra franco-prussiana del 1870.[4] Con l'annessione di Metz alla Germania molti artisti, per mantenere la loro identità francese, si trasferirono in città francesi quali Bar-le-Duc[4] e Nancy.[1] In particolare, la Scuola di Nancy fu considerata in parte l'erede di quella di Metz, dal momento che tra gli artisti che l'animarono, molti erano esuli di Metz.[1]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g L'Ecole de Metz, su blogs57.over-blog.com. URL consultato il 5 maggio 2019.
  2. ^ a b c Charles Laurent "maître verrier connu" MARÉCHAL
  3. ^ MARECHAL CHARLES-LAURENT, su cassiciaco.it. URL consultato il 5 maggio 2019.
  4. ^ a b c Maréchal, chef de file de l’école de Metz, su republicain-lorrain.fr. URL consultato il 5 maggio 2019.
  5. ^ Auguste MIGETTE, su artlorrain.com. URL consultato il 5 maggio 2019.
  Portale Arte: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di arte