Se piove per San Barnabà l'uva bianca se ne va
Se piove per San Barnabà l'uva bianca se ne va è un proverbio popolare a sfondo laico e religioso nello stesso tempo, dato che si occupa delle abitudini indotte dalle caratteristiche meteo del mese di giugno e dalle esigenze dell'agricoltura, ma anche di ricordare la festività di san Barnaba.[1]
La pioggia e il vino
modifica«Se piove per San Barnabà
l'uva bianca se ne va;
se piove mattina e sera
se ne va la bianca e la nera.»
La festività cadeva il 9 giugno e il proverbio ci ricorda che l'uva bianca è più delicata di quella nera e di quanto incida il tempo cattivo sull'esito del lavoro del contadino.
San Barnaba e il giorno più lungo
modifica«Per San Barnabà
il più lungo della 'stà.»
È un proverbio molto antico visto che era storicamente vero fino alla riforma gregoriana del 1582; oggi il solstizio d'estate cade il 21 giugno e quindi il detto popolare non può essere più confermato.[1]
San Barnaba e i prati
modifica«Per San Barnabà
la falce al prà.»
Il proverbio ci rammenta che nel periodo della festività si usa falciare i prati.
San Barnaba e la segale
modifica«Da San Barnaba
alla segale si taglia il piede.»
È un proverbio veneto che ci informa sui lavori dei campi stagionali.
San Barnaba e l'uva
modifica«Per San Barnabà
l'uva viene e il fiore va.»
È un momento delicato per l'uva, non solo a causa della pioggia, ma anche perché passa da fiore a frutto. Può avvenire il fenomeno della colatura dei fiori, a causa di una brutta potatura o per una mancata robustezza della pianta della vite.[1]
Note
modificaBibliografia
modifica- Carlo Lapucci e Anna Maria Antoni, I proverbi del mese, Milano, Garzanti, 1985.
- T. Buoni, Nuovo thesoro de' proverbij italiani, Venezia, 1604.
- N. Castagna, Proverbi italiani raccolti e illustrati, Napoli, 1869.
- U. Rossi, Proverbi agricoli, Firenze, 1931.
- A. Pochettino, Tradizioni meteorologiche popolari, Torino, 1930.
- A. Arthaber, Dizionario comparati di proverbi e modi proverbiali, Milano, 1929.