Spada (famiglia)

famiglia nobiliare romana
Disambiguazione – Se stai cercando la famiglia romana originaria della Romagna, insignita del principato di Castel Viscardo, vedi Spada Veralli.

Gli Spada sono stati una famiglia di Terni, residente anche a Roma: nel Settecento un ramo si stabilì in Lorena dove diventarono titolari del marchesato di Gerbeuville. Il personaggio più significativo fu Michelangelo, costruttore del palazzo ternano (1521-1584); trasferitosi a Roma, fu nominato conte di Collescipoli da papa Giulio III. Esercitava le funzioni di coppiere, cameriere pontificio, segretario apostolico, cavaliere di San Pietro, di Loreto e di San Paolo e conservatore capitolino[2].

Spada
'Non injuria'
D'oro la parte superiore con fascia azzurra caricata da tre monti aurei e due corone di verde, l'inferiore presenta due bande argentee caricate da due leopardi di rosso in campo nero; due leoni d'oro sostengono lo scudo, una donna munita di spada compare sul cimiero[1]
Stato Terni, libero Comune (800 d.C.-1564)
Stato Pontificio (dal 1564)
Regno d'Italia
Titoli
FondatoreMichelangelo Spada
Data di fondazione1553
Etniaternana
Rami cadetti
Stemma con cimiero sopra il camino della Sala di Fetonte (Karel van Mander, 1574-1577, Palazzo Spada, Terni)

Storia modifica

La famiglia vanta una presunta discendenza da un progenitore vissuto nel 1059, Godofredo Spata. Storicamente, però, il capostipite è stato Giovanni, residente a Terni dai primi anni del Trecento, notaio e fondatore della potenza economica della stirpe. Da lui discese Silvestro, genitore di Michelangelo, presente dal 1574 nell'elenco della nobiltà romana.[3]

Il cognome è attestato appartenere a nobile famiglia a Pesaro, Roma, Spoleto, Torino, Bologna, Roma, Lucca. La madre di Michelangelo si chiamava Ersilia degli Atti, di Todi. Il padre Silvestro esercitava la canonica professione di notaio. Assicurò la discendenza il primogenito Gaspare. Lo Spada, consapevole del prestigio conseguito a Terni, incaricò il famoso architetto Antonio da Sangallo il Giovane di elaborare il progetto di un monumentale palazzo cittadino che indicasse l'autorevolezza della casata.[4]

Nel secolo XIX Gian Girolamo aumentò l'influenza della famiglia, anche con legami di matrimonio con esponenti di insigni e antiche nobiltà romane.[5]

Il ramo lorenese, iniziato da Silvestro, ebbe posterità fino all'Ottocento, dopo essersi assicurata una valida posizione sociale alla corte del re Luigi XV di Francia.[6]

Note modifica

  1. ^ Tettoni-Saladini, p. 2, Giovanna Sapori (Fiamminghi nel cantiere Italia, 1560-1600): « Nel '51 Giulio III concesse a (Michelangelo n.d.r.) Spada di aggiungere le insegne del Monte al suo stemma», 2007, p. 49.
  2. ^ Spada, pp. 10-11
  3. ^ De Paoli, pp. 10-11
  4. ^ Moroni-Leonelli, pp. 26-27
  5. ^ Spada, pp. 13-14
  6. ^ De Paoli, p. 7

Bibliografia modifica

  • Enrico De Paoli, La famiglia dei conti Spada patrizia di Terni, di Pesaro, di San Marino e di Roma, Roma 1896.
  • Andrea di Nicola, Ludovico Spada Potenziani, biografia di un realizzatore, Fondazione Marchese Rodolfo Cappelletti, Rieti 2010.
  • Marco Maffei, Castel Viscardo e gli Spada, Ceccarelli, Castel Viscardo 1990.
  • Maria Laura Moroni-Paolo Leonelli, Il Palazzo di Michelangelo Spada in Terni, Comune di Terni 1997.
  • Antonella Pampalone, La cappella della famiglia Spada nella Chiesa Nuova, Ministero per i Beni culturali e ambientali, Roma 1993.
  • Michelangelo Spada, La famiglia dei conti Spada, Terni 1896.
  • Marisa Tabarrini, Borromini e gli Spada. Un palazzo e la committenza di una grande famiglia nella Roma barocca, Gangemi, Roma 2009.

Voci correlate modifica

Controllo di autoritàBAV 495/113441
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