Esecuzione di Gesù secondo i Testimoni di Geova: differenze tra le versioni

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A parere di M. James Penton, disassociato e oppositore dichiarato, i Testimoni di Geova, nel mostrare dei disegni di Lipsio solo questo, darebbero la falsa impressione che l'affissione ad una ''crux simplex'' rappresenti il parere di Lipsio sulla modalità dell'esecuzione di Gesù.<ref>{{Cita web |url=https://books.google.it/books?id=zNfTBgAAQBAJ&pg=PA451&dq=penton+%22one+illustration%22&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=penton%20%22one%20illustration%22&f=false |autore=M. James Penton |titolo=Apocalypse Delayed: The Story of Jehovah's Witnesses |editore=University of Toronto Press |anno=2015 (terza edizione) |p=451 |citazione=by showing but one illustration from Justus Lipsius' ''De cruce libri tres'' – a picture of a man impaled on a ''crux simplex'' or upright pale – on page 1578 of The New World Translation of the Sacred Scriptures with References, Watch Tower scholars falsely leave the impression that Lipsius thought that Jesus was put to death in that way}}</ref> L'appendice 5C della ''Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti'' in realtà dice: "Un palo semplice per mettere al palo un criminale era chiamato in latino ''crux simplex''. Un simile strumento di tortura è illustrato da Giusto Lipsio (1547-1606) nel suo libro ''De cruce libri tres'', Anversa, 1629, p. 19. La fotografia della ''crux simplex'' in questa pagina è stata riprodotta dal suo libro".<ref name=":16">{{Cita web|url=https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1001060094|titolo=5C “Palo di tortura”|sito=wol.jw.org|editore=Watchtower|p=1579|citazione=Un palo semplice per mettere al palo un criminale era chiamato in latino crux simplex. Un simile strumento di tortura è illustrato da Giusto Lipsio (1547-1606) nel suo libro De cruce libri tres, Anversa, 1629, p. 19|accesso=13 novembre 2017}}</ref> Prima del 1984, il testo di questa appendice continuava dicendo: "Questa è la maniera in cui Gesù è stato messo al palo". La pubblicazione ''Watchtower'' del 15 febbraio 1980 dice: "La messa di Cristo al palo su una struttura a forma di croce non è stata sempre così certa come gli odierni capi della cristianità vorrebbero far credere alla gente. Per esempio, lo studioso cattolico cinquecentesco Giusto Lipsio nel suo libro ''De cruce liber primus'' illustrò la messa al palo su un palo eretto".<ref>"[T]he impalement of Christ on a cross frame has not always been so certain as Christendom's leaders today would have people believe. For example, the 16th-century Roman Catholic scholar Justus Lipsius illustrated impalement on an upright stake in his book 'De Cruce Liber Primus'" (''Watchtower'', 15 febbraio 1980, p. 30)</ref> Penton è largamente screditato dalla comunità scientifica per la sua generale mancanza di obiettività nel parlare dei Testimoni di Geova a causa della sua personale avversione contro di essi.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Richard Singelenberg,|titolo="Review"|rivista=Journal of Church and State|volume=vol.47|numero=no.3|p=627}}</ref>
 
Il [[biblista]] e [[presbitero]] [[cattolico]] [[statunitense]] [[Raymond Edward Brown]], nella sua opera ''La morte del Messia'', passando in rassegna le possibili forme della ''croce'' di Gesù, afferma che nelle esecuzioni praticate dai Romani veniva occasionalmente usato solo un palo verticale, su cui le mani del condannato venivano inchiodate al di sopra della testa; tuttavia, contestando in nota la Bibbia dei Testimoni di Geova, aggiunge che ciò non accadde a Gesù, perché questi trasportò sul luogo dell'esecuzione un'asse [orizzontale].<ref>{{Cita libro|autore=Raymond E. Brown|wkautore=Raymond Edward Brown|titolo=The Death of the Messiah - From Gethsemane to the Grave: A Commentary on the Passion Narratives in the Four Gospels|editore=Geoffrey Chapman|città=Londra|anno=1994|citazione=''Occasionally just an upright stake was used, and the condemned's hands were raised vertically and nailed extended above his head. (This is not what happened in Jesus' case,[footnote: Pace the Jehovah Witness Bible; cf. J. F. Mattingly. CBQ 13 (1951), 441–42.] since he carried a cross[beam] to the place of execution.)''|volume=II|p=948|lingua=en|ISBN=0-225-66746-0}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Raymond E. Brown|wkautore=Raymond Edward Brown|curatore=Gianluigi Corti|traduttore=Antonio Nepi e Simone Venturini|titolo=La morte del Messia - Un commentario ai Racconti della Passione nei quattro vangeli|editore=Queriniana|città=Brescia|anno=1999|pp=1065-1066|ISBN=978-8839904089}}</ref>
 
La casa editrice [[Le Monnier]] protestò contro il modo di agire dei Testimoni di Geova nel citare il dizionario Liddell-Scott con omissioni che ne altererebbero la sostanza: si tratta della soppressione del termine "la Croce", riportato nel dizionario fra le accezioni possibili della parola greca ξύλον, e omesso nella citazione dei Testimoni di Geova. I Testimoni di Geova hanno risposto rivendicando la correttezza della citazione sia dal punto di vista editoriale sia legale e sottolineando come l'accezione "la Croce" sia secondaria e perciò di natura interpretativa rispetto ai termini primari inclusi.<ref>Lorenzo Minuti, GRIS Roma, ''I testimoni di Geova non hanno la Bibbia'' - Ed. Coletti a San Pietro, ISBN 88-87129-00-2, pp. 185-189</ref><ref>[http://www.gris-imola.it/ultime_notizie/ITestimonidiGeovaNONhannolaBibbia.php versione online]</ref> Il termine "la Croce" appare nelle versioni posteriori al 1985.