Luigi IX di Francia: differenze tra le versioni

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Quando San Luigi morì, la sede pontificia era [[sede vacante|vacante]] per molto tempo, ma il 1° settembre 1271, Tebaldo Visconti da Piacenza divenne papa con il nome di [[Gregorio X]]. Il suo primo atto pontificio, al ritorno dalla [[Terra Santa]] il 4 marzo 1272, fu chiedere a [[Goffredo de Beaulieu]], confessore di Luigi IX, di fornirgli quante più informazioni possibili sul re, considerato un vero modello per tutti i principi cristiani. Goffredo quindi scrisse, in pochi mesi, una biografia, ''Vie de saint Louis'', composta di cinquanta capitoli, con cui concludeva che Luigi IX fosse degno di essere [[canonizzato]]. Nel marzo 1274, Filippo III ricevette un'udienza dal papa a [[Lione]], ma fu più interessato al [[Concilio di Lione II]].<ref>{{cita|Le Goff, 1996|p. }}.</ref>
 
L'anno seguente, in molti, tra cui la ''[[vox populi]]'', la famiglia reale e la [[Chiesa cattolica in Francia|Chiesa di Francia]] (in particolare i [[cistercensi]], i [[domenicani]] e i [[francescani]]), fecero pressioni per la canonizzazione del defunto re.<ref>{{cita|Le Goff, 1996|p. }}.</ref> Nel giungogiugno del 1275, l'[[arcivescovo di Reims]] e i suoi [[suffragani]] inviarono una lettera al papa esortandolo ad aprire il [[processo di canonizzazione]]; il mese seguente, l'[[Arcidiocesi di Sens|arcivescovo di Sens]] fece lo stesso, seguito dal [[priore]] dei domenicani di Francia. Il papa ordinò quindi a [[Simon de Brion]], cardinale legato in Francia con un trascorso di consigliere di Luigi IX, di indagare segretamente sulla vita. Il suo rapporto venne, però considerato dal papa troppo raffazzonato e quindi insufficiente per una decisione definitiva. Gregorio X morì poco dopo, il 10 gennaio 1276,<ref>{{cita|Le Goff, 1996|p. }}.</ref> e in meno di un anno e mezzo gli succedettero ben tre papi: [[Innocenzo V]], [[Adriano V]] e [[Giovanni XXI]].<ref>{{cita|Le Goff, 1996|p. }}.</ref>
 
Alla fine del 1277, il nuovo papa [[papa Nicola III|Nicola III]] chiese a Filippo di Francia di fornirgli una documentazione esaustiva sui miracoli attribuiti a suo padre. Incaricato nuovamente Simon de Brion di eseguire ulteriori accertamenti, i risultati vennero inviati al papa, ma anche lui morì dopo un breve pontificato, il 22 agosto 1280. A succedergli fu lo stesso Simon de Brion, con il nome di [[Martino IV]], che, così diede un impulso decisivo al processo di canonizzazione. Tuttavia, nonostante il nuovo papa avesse assicurato ai prelati le sue intenzioni, egli espresse anche il desiderio di condurre il procedimento nella giusta forma e, il 23 dicembre 1281, affidò a [[Guglielmo di Flavacourt]], [[arcivescovo di Rouen]], e ai [[vescovo di Auxerre|vescovi di Auxerre]] e [[Vescovo di Spoleto|di Spoleto]], le indagini finali sulla vita, sugli usi e sui miracoli attribuiti a Luigi IX; chiese poi a loro di indagare sui miracoli che si raccontava accadessero a coloro che si recavano in pellegrinaggio sulla tomba del re. L'indagine, durante la quale vennero interrogati trecentotrenta testimoni riguardo ai miracoli e trentacinque per la vita, iniziò nel maggio del 1282 e finì nel marzo 1283.<ref>{{cita|Le Goff, 1996|p. }}.</ref> I risultati dell'indagine vennero, quindi, inviati a Roma; anche questa volta, però, non si non poté concludere il procedimento, poiché Martino si spense il 28 marzo 1285.<ref>{{cita|Le Goff, 1996|p. }}.</ref>
 
[[file:Jean de Joinville Louis X.jpeg|miniatura|[[Jean de Joinville]] presenta la sua "Vita di San Luigi" a [[Luigi X di Francia|Luigi X]], la sua testimonianza fu importante nel procedimento di canonizzazione]]