Basilica di San Zeno: differenze tra le versioni

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[[File:Verona Basilica di San Zeno Maggiore 12.jpg|miniatura|sinistra|La [[facciata]] della basilica di San Zeno.]]
 
Osservando la [[facciata]] della basilica di San Zeno si può distinguere la suddivisione in tre parti che ripetono l'impostazione degli spazi all'interno: le due laterali corrispondenti alle due navate minori, che vanno dagli estremi fino alle grandi [[lesena|lesene]] triangolari, e la centrale corrispondente alla navata maggiore, compresa tra le lesene stesse.<ref>{{cita|Da Lisca, 1941|p. 41}}.</ref> Nelle due parti laterali la muratura è costituita da dadi di [[tufo]] mentre la galleria è realizzata in pietra identica a quella del fianco meridionale. Sul cornicione, sotto lo spiovente, semplici mensole reggono [[Archetti pensili|archetti]] a doppia ghiera scolpiti con sottili e bassorilievibassi rilievi; successivamente vi è il [[fregio]] scolpito in marmo greco da [[Adamino da San Giorgio|Adamino]] a sostituire l'originale.<ref name="DaLisca42">{{cita|Da Lisca, 1941|p. 42}}.</ref>
 
Sulla parte destra della facciata, centralmente e poco sopra la galleria delle finestre, vi è stato inserito un piccolo [[bassorilievo]] in tufo, databile per il suo stile agli inizi del XII secolo, nel quale sono rozzamente stilizzate tre figure poste in piedi tra alcune piante: al centro vi è Cristo con l'aureola crucifera, a sinistra un Santo e a destra un abate (ora privo di testa) col pastorale, che offre al Redentore il modello della chiesa e del campanile completato con la cella e con due soli balconi per lato. È possibile ritenere che il modello possa raffigurare la chiesa come era stata progettata nel prolungamento, e indichi come si intendeva realizzare (o come si era già compiuto) il campanile iniziato nel 1046 dall'abate Alberico.<ref name="DaLisca42" />
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[[File:Verona - San Zeno - Portale (contrasto 33).jpg|sinistra|miniatura|verticale|Il [[Portale della basilica di San Zeno|portale bronzeo]] della chiesa.]]
 
L'ingresso principale della basilica è chiuso da un [[Portale della basilica di San Zeno|celebre portale bronzeo]] realizzato in epoche diverse, non determinate con precisione, da diversi maestri fonditori. Esso è costituito da un totale di 73 formelle di [[bronzo]] di varie dimensioni fissate ad ante di legno per mezzo di grossi chiodi di ferro e disposte senza apparente simmetria.<ref>{{cita|Da Lisca, 1941|pp. 203-204}}.</ref> Di queste, le 48 più grandi (24 per ogni battente) misurano 56×52&nbsp; cm circa, di cui 42 recano scene dell'Antico e Nuovo Testamento, in 4 vi sono i miracoli di San Zeno e 2 fungono da maniglia; su 7 formelle più piccole di forma rettangolare (50×25&nbsp; cm circa) è raffigurata in ciascuna una sola figura posta tra due colonnine e un archetto sovrapposto; 18 sono ancora più piccole e di forma quadrata (17×17&nbsp; cm circa) con rappresentate figure cornate e le Virtù; infine ve ne sono altre 7 rettangolari (circa 45×17&nbsp; cm circa) lavorate a traforo in forma di torre conica, posate su una galleria, che fungono da cornice per le formelle maggiori. Le formelle più grandi sono distribuite ordinatamente nella parte centrale dell'anta, con ognuno dei due battenti che è organizzato in tre fasce verticali e otto orizzontali.<ref>{{cita|Da Lisca, 1941|p. 203}}.</ref>
 
Ogni formella è il risultato di piccole e separate fusioni, un metodo di realizzazione semplice e che permetteva di ovviare facilmente a eventuali errori, differente quindi da quello utilizzato in Germania, in cui era più frequente procedere ad un'unica fusione.<ref>{{cita|Da Lisca, 1941|p. 204}}.</ref> Gli attuali battenti di legno sono in [[larice]] e misurano 3,95×4,81 metri; vennero molto probabilmente realizzati in occasione del prolungamento della chiesa già ultimato nel 1138.<ref>{{cita|Da Lisca, 1941|p. 205}}.</ref>