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La '''logistica''' è la [[scienzadisciplina]] che si occupa di descrivere e studiare delil trasporto di merce e prodotti da un luogo all'altro nei/entro i tempi previsti, nel modo più efficiente possibile e al minor costo possibile e comprende anche la gestione dei processi di scambio dei dati e informazioni relative al trasporto, siccome esse sono necessarie per fare avvenire il trasporto: si pensi all'invio di una notifica di merce pronta in modo tale che il mezzo di trasporto venga a ritirarla nel luogo indicato per caricarla e spedirla). Secondariamente, comprende anche la gestione dell'immagazzinamento della merce nei [[Magazzino|magazzini]] (warehouses) e alcuni elementi di [[commercio internazionale]] ([[export]] e [[Importazione|import]]) e tecnica doganale, siccome bisogna produrre determinati documenti e effettuare determinati pagamenti per sdoganare la merce, ammesso che siano presenti (e.g. nell'[[Unione europea|Unione Europea]] non sono previsti [[Dazio|dazi]] e [[tariffe doganali]] da pagare siccome, dentro i suoi confini politici, esiste un'[[unione doganale]]). Infine, comprende anche l'individuazione di problematiche nel flusso logistico tale per cui i aumentano costi logistici in termini di tempo e denaro (e.g. dei colli di bottiglia nel flusso logistico): pertanto, contiene anche elementi di ottimizzazione e di problem solving.
 
La '''logistica''' è la [[scienza]] che si occupa di descrivere e studiare del trasporto di merce e prodotti da un luogo all'altro nei/entro i tempi previsti, nel modo più efficiente possibile e al minor costo possibile e comprende anche la gestione dei processi di scambio dei dati e informazioni relative al trasporto, siccome esse sono necessarie per fare avvenire il trasporto: si pensi all'invio di una notifica di merce pronta in modo tale che il mezzo di trasporto venga a ritirarla nel luogo indicato per caricarla e spedirla). Secondariamente, comprende anche la gestione dell'immagazzinamento della merce nei [[Magazzino|magazzini]] (warehouses) e alcuni elementi di [[commercio internazionale]] ([[export]] e [[Importazione|import]]) e tecnica doganale, siccome bisogna produrre determinati documenti e effettuare determinati pagamenti per sdoganare la merce, ammesso che siano presenti (e.g. nell'[[Unione europea|Unione Europea]] non sono previsti [[Dazio|dazi]] e [[tariffe doganali]] da pagare siccome, dentro i suoi confini politici, esiste un'[[unione doganale]]). Infine, comprende anche l'individuazione di problematiche nel flusso logistico tale per cui i aumentano costi logistici in termini di tempo e denaro (e.g. dei colli di bottiglia nel flusso logistico).
 
Secondo la definizione data dall'[[Associazione Italiana di Logistica]] (AILOG), essa è "''l'insieme delle attività [[Organizzazione aziendale|organizzative]], [[Gestione|gestionali]] e [[Strategia|strategiche]] che governano nell'[[azienda]] i [[Flusso|flussi]] di [[Materiale|materiali]] e delle relative [[Informazione|informazioni]] dalle origini presso i [[Fornitore|fornitori]] fino alla consegna dei [[Prodotto finito|prodotti finiti]] ai [[Clientela (economia)|clienti]] e al [[servizio post-vendita]]''".
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==Etimologia==
Il termine "logistica" deriva dal [[Lingua greca antica|greco]] ''"logikós"'' (λογικός) che significa "che ha senso logico"<ref>{{cita web|url=http://www.cnrtl.fr/definition/logistique|titolo=Definizione ed etimologia di "logistique"|accesso=16 dicembre 2011}}</ref>, a sua volta derivato da ''"lógos"'' (λόγος), "parola/discorso" o "ordine"; per i [[greci]], infatti, i due concetti erano strettamente collegati ed espressi con la stessa parola. Da ''lógos'' deriva anche "[[logica]]", cioè lo studio delle argomentazioni ed il modo in cui risultano corrette, quindi tale termine, come si vede, si rifà allo stesso concetto di "ordine".
 
Da ''lógos'' deriva anche "[[logica]]", cioè lo studio delle argomentazioni ed il modo in cui risultano corrette, quindi tale termine, come si vede, si rifà allo stesso concetto di "ordine".
==Origini militari e generalizzazione moderna==
 
==Storia e evoluzione della logistica==
[[File:Normandy Invasion, June 1944.jpg|thumb|Lo [[sbarco in Normandia]], oltre a essere stato un grande successo militare, è stato anche un grandissimo successo logistico.]]
 
=== Origini militari e generalizzazione modernadel concetto ===
Le origini della logistica si trovano già nell'[[Storia antica|antichità]] e hanno una connotazione prettamente [[arte militare|militare]]. La logistica infatti veniva considerata una branca dell'arte militare che trattava tutte quelle attività volte a inviare agli [[Esercito|eserciti]] e stipare quanto si rendesse necessario per vivere, muoversi e combattere (e.g. cibo e acqua, armi, medicamenti, mezzi di spostamento ecc.) nelle migliori condizioni di efficienza.
 
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Ai tempi dei Romani [[Gaio Giulio Cesare]] istituì la figura del [[Logista (legione romana)|logista]] tra gli [[Ufficiale (forze armate)|ufficiali]] in servizio nelle sue legioni, in qualità di responsabile degli [[approvvigionamento|approvvigionamenti]].
 
Questa identificazione della logistica come attività esclusivamente militare ([[logistica militare]]) rimase valida fino alla [[seconda guerra mondiale]], quando la scala globale del conflitto portò a sforzi logistici fino ad allora inimmaginabili, (basti pensare all'[[Sbarco in Normandia|operazione Overlord]] in [[Normandia]], avvenuta il 6 giugno 1944).
 
===Evoluzione della logistica industrialedalla metà Novecento===
Solo nel [[Dopoguerra]] il concetto militare di logistica cominciò a essere ampliato e venne generalizzato e esteso anche al [[Economia|settore economico]] e [[industria]]le.
 
==Evoluzione della logistica industriale==
[[File:Genova porto panoramica2.jpg|thumb|center|upright=3.6|Panoramica del [[porto di Genova]], importante nodo logistico]]
 
Negli [[anni 1950|anni cinquanta]] e [[anni 1960|sessanta]] l'accezione di logistica era limitata alla distribuzione del prodotto finito (la cosiddetta [[logistica di distribuzione]]). In tali anni il ruolo della logistica è rimasto confinato al presidio di specifiche attività di supporto, generalmente legate all'organizzazione dei [[Magazzino|magazzini]] e dei [[Trasporto|trasporti]].
 
Le prime timide forme di evoluzione verso la gestione di un insieme strutturato di attività si registrano nel corso degli [[anni 1970|anni settanta]], allorché le aziende incominciano a ricercare miglioramenti nell'ambito della distribuzione fisica, dal magazzino di stabilimento al cliente, attraverso opportuni interventi di [[Razionalizzazione (produzione)|razionalizzazione]] volti all'[[Ottimizzazione (tecnologia)|ottimizzazione]] dei diversi segmenti del [[ciclo distributivo]].
 
Solo nel [[Dopoguerra]] il concetto militare di logistica cominciò a essere ampliato e venne generalizzato e esteso anche al [[Economia|settore economico]] e [[industria]]le.
A partire dagli [[anni 1980|anni ottanta]], in seguito all'introduzione nelle aziende in modo sufficientemente pervasivo di nuove logiche gestionali, quali il [[Material Requirements Planning]] (MRP), o il [[Just in time (produzione)|Just in time]] (JIT), l'attenzione si sposta repentinamente sulla gestione dei materiali: viene infatti coniata l'espressione "logistica dei materiali", o altri sinonimi come "[[Gestione materiali|gestione dei materiali]]" (material management), per indicare il governo di tutte le attività volte ad assicurare la corretta [[Acquisto|acquisizione]], [[movimentazione]] e gestione dei materiali al fine di garantire il costante e tempestivo [[rifornimento]] alla [[produzione]] ed agli altri enti utilizzatori.
 
Negli [[anni 1950|anni cinquanta]] e [[anni 1960|sessanta]], l'accezione di logistica è passata dal mondo militare al mondo della distribuzione delle merci, ma di fatto era limitata alla sola gestione della distribuzione dei prodotti finiti con il focus principale sul trasporto e immagazzinamento, ragion per cui si limitava a essere [[logistica di distribuzione]] (o [[logistica di distributiva]]).
La fase successiva del percorso evolutivo segna in realtà un radicale cambiamento perché comporta la trasformazione della logistica da insieme di attività operative a sistema interfunzionale che si pone come mezzo per il raggiungimento di più elevati livelli prestazionali.
 
Le prime timide forme di evoluzione verso la gestione di un insieme strutturato di attività si registrano nel corso degli [[anni 1970|anni settanta]], allorchéquando le aziende incominciano a ricercare miglioramenti nell'ambito della distribuzione fisica, dal magazzino di stabilimento al cliente, della merce attraverso opportuni interventi di [[Razionalizzazione (produzione)|razionalizzazione]] volti all'[[Ottimizzazione (tecnologia)|ottimizzazione]] dei diversi segmenti del [[ciclo distributivo]].
Emerge quindi il concetto di "logistica integrata", sintetizzato in modo preciso nella definizione proposta dal [[Council of Logistics Management]] nel [[1986]], secondo cui essa rappresenta il processo per mezzo del quale pianificare, attuare e controllare il flusso delle materie prime, dei semilavorati e dei prodotti finiti, e dei relativi flussi di informazioni, dal luogo di origine al luogo di consumo, in modo da renderlo il più possibile efficiente e conforme alle esigenze dei clienti.
 
A partire dagli [[anni 1980|anni ottanta]], in seguito all'introduzione nelle aziende in modo sufficientemente pervasivo di nuove logiche gestionali,e qualiapprocci ilgestionali (e.g. [[Material Requirements Planning]] (MRP), oe il [[Just in time (produzione)|Just in time]] (JIT), l'attenzione si sposta repentinamente sulla gestione dei materiali: viene infatti coniata l'espressione "logistica dei materiali", (o altri sinonimi come "[[Gestione materiali|gestione dei materiali]]", (materialin inglese "materials management"), per indicare il governo di tutte le attività volte ad assicurare la corretta [[Acquisto|acquisizione]], [[movimentazione]] e gestione dei materiali al fine di garantire il costante e tempestivo [[rifornimento]] alla [[produzione]] ed agli altri enti utilizzatori.
L'ultimo stadio del processo evolutivo, che conduce alla nascita del concetto di [[gestione della catena di distribuzione]], è caratterizzato dalla presa di coscienza da parte delle aziende che il miglioramento nella gestione dei flussi all'interno della catena logistica non può prescindere dal fattivo coinvolgimento degli attori esterni: la logistica assume un ruolo sempre più centrale ed il suo obiettivo diventa sostanzialmente quello di governare tutte le fasi del [[Processo di produzione industriale|processo produttivo]], anche esterne all'azienda, secondo una visione sistemica.
 
EmergeLa quindifase successiva del percorso evolutivo segna in realtà un radicale cambiamento perché comporta la trasformazione della logistica da insieme di attività operative a sistema inter-funzionale che si pone come mezzo per il raggiungimento di più elevati livelli prestazionali. Emerse infatti il concetto di "logistica integrata", sintetizzato in modo preciso nella definizione proposta dal [[Council of Logistics Management]] nel [[1986]],: secondola cuilogistica essaintegrata rappresenta il processo per mezzo del quale pianificare, attuare e controllare il flusso delle materie prime, dei semilavorati e dei prodotti finiti, e dei relativi flussi di informazioni, dal luogo di origine al luogo di consumo, in modo da renderlo il più possibile efficiente e conforme alle esigenze dei clienti.
In quest'ottica il concetto di gestione della catena di distribuzione non deve essere inteso come sinonimo di logistica integrata, ma come un nuovo approccio di management in cui la singola azienda diventa parte di una rete di entità organizzative che integrano i propri processi di business per fornire prodotti, servizi e informazioni che creano valore per il consumatore.
 
== La logistica oggi ==
Il passaggio della logistica da una funzione sussidiaria ad un ruolo strategico si è accompagnato in molte aziende ad una propensione a [[Esternalizzazione|esternalizzare]] le attività di trasporto e di movimentazione delle merci, affidando a terzi un compito che non rientra nel [[core business]] aziendale sempre allo scopo di minimizzare i costi ed assicurare maggiore flessibilità alla struttura produttiva.
L'ultimo stadio del processo evolutivo, che conduce alla nascita del concetto di [[gestione della catena di distribuzione]], è caratterizzato dalla presa di coscienza da parte delle aziende che il miglioramento nella gestione dei flussi all'interno della catena logistica non può prescindere dal fattivo coinvolgimento degli attori esterni: la logistica assume un ruolo sempre più centrale ed il suo obiettivo diventa sostanzialmente quello di governare tutte le fasi del [[Processo di produzione industriale|processo produttivo]], anche esterne all'azienda, secondo una visione sistemica. Prima di questo periodo, la logistica aveva un focus solo sui processi logistici interni all'azienda e che riguardavano la sola produzione in azienda dei beni e servizi e non i processi esterni come il rifornimento di materie prime, la spedizione e ritiro di prodotti o la gestione degli scarti della produzione.
 
In quest'ottica, il concetto di gestione della catena di distribuzione non è più inteso come logistica integrata, ma come un approccio interamente nuovo di management in cui la singola azienda diventa un punto di una rete di entità organizzative che integrano i propri processi di business per fornire prodotti, servizi e informazioni che permettono la produzione e tutte le altre attività di business e, contemporaneamente, creano valore per il consumatore. La logistica, nella misura in cui individua le disfunzioni nella catena di approvvigionamento, produzione e distribuzione, permette sia di risolvere problematiche cruciali per le aziende, sia di abbattere i [[costi logistici]] che gravano sui ricavi/fatturato dell'azienda risolvendo tali problematiche o praticando l'esternalizzazione/[[outsourcing]] di alcune attività logistiche (e.g. affidare la spedizione internazionale delle merci a una società di spedizioni tramite il contratto di spedizione), fermo restando che l'outsourcing riguarda tanti altri servizi e non solo quelli logistici. Con l'esternalizzazione, non solo si abbattono i costi godendo di servizi offerti da compagnie specializzate con livelli di prezzo differenti e alta qualità, ma l'azienda può concentrarsi sulla sua attività principale, cioè il suo [[core business]].
La grande vastità e complessità delle discipline legate alla logistica ha fatto nascere dei corsi universitari specifici: in particolare, l'ingegneria logistica e della produzione.
 
La logistica oggi ha anche dei contatti con la [[responsabilità sociale d'impresa]] (Corporate Social Responsibility, CSR) a causa della maggiore attenzione all'impatto sulla comunità e sull'ecosistema della supply chain. Si pensi, per esempio, all'errore di gestire gli scarti non biodegradabili della produzione in pieno oceano. La logistica ha anche dei collegamenti con la [[trade finance]] e l'[[Investing in Upside]] (una filosofia di investimento e gestione dei fondi di [[private equity]]) siccome le banche e i fondi possono finanziare delle migliorie nella supply chain delle aziende, per esempio nell'aumento della [[Supply Chain Visibility]] (SCV). Simili investimenti, se aumentano i profitti dell'azienda e la sua reputazione, ne aumentano il suo valore (l'aumento è ricavabile per esempio osservando come cambia il prezzo delle azioni emesse).
 
La grande vastità e complessità delle discipline legate alla logistica ha fatto nascere delle figure professionali ad hoc e dei corsi universitari specifici nel campo di economia e ingegneria che introducono la logistica e il know-how base per gestirla al meglio o affrontare la ricerca scientifica sul tema: si pensi al supply chain manager (SCM), all'[[Ingegneria logistica|ingegnere logistico]], al direttore logistico e al [[Logistica dei materiali|materials manager]].
 
La logistica oggi è affiancata da sistemi informatici e digitali che permettono una maggiore gestione di tutta la catena logistica. Se non sono usati, i software logistici sono un potenziale investimento per una compagnia che desidera crescere. La logistica affiancata dalle tecnologie smart, dall'[[Internet of things|Internet of Things]] (IoT), da internet 4.0 e da simili [[Tecnologie dell'informazione e della comunicazione|tecnologie dell'informazione e comunicazione]] (ICT), si può chiamare "smart logistics" e "supply chain 4.0".
 
== Aree della logistica ==
Secondo un'altrauna prima classificazione bipartita (non più tenuta in considerazione dalla logistica integrata ma utile perlomeno per studiare logistica), la logistica si può dividere in due macro-ambiti:
La [[Society of Logistics Engineers]] (''SOLE'') ha formulato una classificazione in grado di fornire un quadro chiaro ed esauriente delle aree specifiche normalmente individuate sotto la comune dizione di logistica:
* [[logistica esterna]] (o [[logistica degli approvvigionamenti]]), che riguarda tutti i processi esterni all'azienda (rifornimento di materie prime, componenti, semilavorati e servizi offerti da altre aziende anche in ottica di outsourcing, e.g. realizzare macchinari che producono succo d'arancia ma farli cromare e spalmare di sostanze anti-ruggine da un'altra azienda);
* la [[logistica interna]], che riguarda tutti i processi logistici interni all'azienda, tipicamente durante il processo di produzione di beni e servizi e a partire dal picking in magazzino.
La seconda è invece tripartita e basata su tre scansioni temporali cronologiche prendendo come punto di riferimento il processo produttivo:
 
* La [[logistica di approvvigionamento]] (esterna all'azienda), riferita all'approvvigionamento delle materie prime (raw materials), componenti e semilavorati prima che inizi il processo produttivo ("a valle" del processo produttivo) e all'ottimizzazione di queste operazioni.
* La [[logistica della filiera produttiva]], riferita alla gestione e stoccaggio del materiale, prelievo/picking, imballaggio dei prodotti e immagazzinamento e all'ottimizzazione di queste operazioni.
* La [[logistica di distribuzione]], riferita alla distribuzione della merce (a prescindere che sia sfusa o imballata e/o containerizzata) ai clienti finali secondo il modello B2B ([[business-to-business]]) o B2C ([[Business to Consumer|business-to-consumer]]) dopo la fine del processo produttivo ("a monte" del processo produttivo). Nel modello B2B, il cliente finale può essere una società in generale o un mercato. In entrambi i modelli, il livello di logistica diventa internazionale se la merce supera i confini domestici e dunque sfocia nell'export e nell'import. La distribuzione si affianca anche alla restituzione della merce se è errata, danneggiata o in garanzia. Questi servizi, in marketing, formano il "[[prodotto esteso]]", a cui cioè si affiancano servizi di ricambio, riparazione e di fornitura di informazioni.
 
Secondo invece la [[Society of Logistics Engineers]] (SOLE) la logistica ha sei aree:
* la [[logistica industriale]] (business logistics), che in un'azienda industriale ha come obiettivo la gestione fisica, informativa ed organizzativa del flusso dei prodotti dalle fonti di approvvigionamento ai clienti finali;
* la [[logistica dei grandi volumi]] (bulk logistics), che riguarda la gestione e la movimentazione di grandi quantità di [[Materiale sfuso|materiali sfusi]], generalmente [[Materia prima|materie prime]] (e.g. petrolio raffinato, carbone, cereali, farina, olio, cotone, tabacco, caffè, cacao, minerali, terre rare e simili [[commodities]]);
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*la [[logistica militare]], che è l'ambito in cui storicamente è nato il concetto originale di logistica.
 
Nell'ambito della gestione d'impresa, quando si parla di logistica si fa riferimento esclusivo alla logistica industriale, o meglio, con una dizione più moderna e corretta, alla logistica integrata.
 
Molte altre suddivisioni derivano, per esempio, dal tipo di prodotto gestito, e.g. logistica nel settore agro-alimentare VS logistica nel settore farmaceutico.
Secondo un'altra classificazione bipartita, la logistica si può dividere in due macro-ambiti:
 
== I costi logistici e i modi di spedizione ==
* [[logistica esterna]], che riguarda tutti i processi esterni all'azienda (rifornimento di materie prime, componenti, semilavorati e servizi offerti da altre aziende anche in ottica di outsourcing, e.g. realizzare macchinari che producono succo d'arancia ma farli cromare e spalmare di sostanze anti-ruggine da un'altra azienda);
*La la [[logistica interna]],ha chei riguardasuoi tutticosti, iche processisi logisticipossono internipensare all'azienda,come tipicamenteuna duranteparte ildei processocosti di produzione di beni e servizisi epossono asuddividere partireper dal pickingsemplificare in magazzino.cinque ambiti:
 
* i costi delle scorte: sono i soldi da spendere in materie prime, componenti e semilavorati. I costi delle scorte si abbattono selezionando la tariffa più economica, selezionando altre materie prime più economiche o comprando solo l'esatta quantità di materie prime necessaria per produrre i beni volta per volta, per esempio. In caso di shock logistico negativo (negative supply shock), il prezzo delle materie prime e simili si impenna, e.g. se una nazione è la più grande fornitrice di arance intere al mondo e una fitopatologia gli distrugge a sorpresa gran parte degli aranceti, il prezzo di mercato delle arance intere si impenna e chi compra le arance intere deve spendere molto di più o cambiare prodotto, per esempio passare dalla produzione di aranciata a quella di limonata. Le impennate dei prezzi possono anche essere causate da crisi di inflazione.
* i costi di immagazzinamento/magazzino: sono i soldi da spendere per tenere i prodotti in un magazzino. I costi di immagazzinamento si abbattono selezionando la tariffa più economica o liberando subito il magazzino. Se è il proprio, per esempio, un venditore può vendere i prodotti con proposte attraenti, come ad esempio un pagamento dilazionato a 30, 60 o 90 giorni molto invitante per i compratori. Una volta effettuata la vendita, se si paga tramite cambiali e simili, si possono scontare/"vendere" tramite girata alla propria banca in modo da avere il denaro subito; il compratore pagherà più avanti nel tempo la banca e non più il venditore. Un fattore che influenza il costo di immagazzinamento è il costo dei tributi da pagare legati al magazzino, che di fatto è un bene immobile. Per esempio, in Italia su tali beni bisogna pagare l'[[Imposta Municipale Unica]] (IMU), un costo che ci si accolla o che una terza parte proprietaria/titolare di un magazzino può scaricare sul costo di immagazzinamento.
* i costi di trasporto: sono i soldi da spendere nel trasporto dei beni, tipicamente il costo di caricamento merce, il costo di trasporto (o, in contesto di trasporto via mare, il costo di nolo marittimo), il costo di scaricamento merce e tutti i costi di ritardo sorti durante il trasporto. Essi poi includono, in contesto di import e export al di fuori dei confini di un'area di libero scambio, il costo di produzione dei documenti (e.g. certificati sanitari o il certificato d'origine presso la Camera di Commercio locale), dei dazi doganali all'esportazione (IVA inclusa se presente) e eventualmente all'importazione e il costo assicurativo della merce almeno al 110% del suo valore laddove si sceglie una delle Incoterms che la prevedono obbligatoriamente. I costi di trasporto si abbattono selezionando le tariffe migliori oppure controllando/pagando una parte minore della tratta e elaborando tratte brevi e poco tortuose. Il costo di trasporto comunque è determinato anche da fattori molto volatili nel tempo, e.g. il costo del carburante se il mezzo non è elettrico: si pensi ad esempio al prezzo del carburante durante lo shock petrolifero.
* i costi del personale logistico: sono i soldi da spendere nella paga del personale addetto alle operazioni e processi logistici, cioè gli operai, gli autisti e i manager. I costi del personale logistico si abbattono assumendo meno personale e sostituendolo con le tecnologie dell'automazione e diminuendo i tempi con l'adozione di software logistici (vedi sotto).
* i costi delle attrezzature logistiche: sono i soldi da spendere per comprare e utilizzare le attrezzature logistiche e includono anche i costi di installazione, manutenzione, assicurazione e eventuale riparazione; le attrezzature vanno poi sostituite per cause di forza maggiore nel momento in cui la tecnologia evolve e si deprezzano se si usurano o diventano obsolescenti. Le attrezzature e tecnologie logistiche sono sia tangibili, e.g. scaffali, muletti, bancali, camion e autocisterne, che intangibili, e.g. software logistici detti "warehouse management system" WMS per monitorare i livelli di scorte e migliorare l'efficienza del picking.
 
I costi logistici si possono ridurre/abbattere, in modo da non erodere i ricavi e aumentare la possibilità di generare profitti, fermo restando che gli investimenti in logistica comportano un costo ma sono fatti per abbattere altri costi e aumentare i profitti in futuro, come un qualunque investimento orientato all'incremento della produttività e/o del valore dell'azienda. I costi, in generale, si scaricano sul valore finale della merce. Un venditore, se affida la logistica esterna all'azienda a terze parti, può capitalizzare sulla conoscenza di lunga data di un fornitore di servizi logistici siccome sa che è affidabile; tra i due, può anche nascere un rapporto di fidelizzazione.
 
I modi di spedizione della merce, che sono un topic fondamentale in logistica, sono quattro:
 
* Trasporto via rotaia (con ferrovia)
* Trasporto via strada (con mezzi gommati: camion, rimorchiatori, autocisterne)
* Trasporto via mare (con navi commerciali; le operazioni di caricamento e scaricamento merce sono facilitate dalle chiatte)
* Trasporto via aria (con aerei commerciali)
 
Il trasporto della merce può essere o meno containerizzato se si usa questo particolare mezzo, il [[container]], usato per caricare e raggruppare la merce in modo ordinato e per proteggerla in parte dalle intemperie; in più, siccome possono essere refrigerati, possono impedire il deperimento veloce dei prodotti alimentari. Il trasporto si dice "multimodale/intermodale" se si basa su più modi di trasporto, e.g. una parte della tratta via aria e il resto della tratta via mare. Le [[Incoterms]] 2020 sono dei termini standardizzati e usati nel commercio internazionale per spedire la merce e sono dedicate a tutti i modi di trasporto (su 11, ben 4 sono dedicate esclusivamente a un'intera tratta via mare); lo studio di questi standard della Camera Internazionale di Commercio sono uno dei tanti topic fondamentali in logistica delle spedizioni. Il trasporto si dice "consolidato" se in una sola spedizione è inclusa la merce destinata a più destinatari: in tal modo, si effettuano meno viaggi e si abbattono i costi di spedizione in termine di tempo e denaro. Infatti, se due partite di merci sono destinate a due posti diversi ma hanno una larga parte del viaggio in comune, si possono spedire nello stesso mezzo e, terminata la tratta in comune, le due partite vengono divise. Pertanto, parte del viaggio si può effettuare con un solo mezzo.
 
== Gli attori dei processi logistici ==
Gli attori fondamentali nei processi e operazioni logistiche sono:
 
* il mittente (tipicamente, un venditore che vende in territorio domestico o all'estero. In questo secondo caso, il venditore si dice "esportatore". In altri casi, è un donatore che effettua un dono).
* lo spedizioniere (chi architetta il trasporto).
* il vettore (chi effettua concretamente il trasporto domestico o internazionale caricando la merce, guidando il mezzo di trasporto, scaricando la merce ecc.).
* l'agente del vettore (chi firma i documenti di trasporto rappresentando il vettore, siccome le varie prassi standard della [[Camera di commercio internazionale|Camera di Commercio Internazionale]] permettono la firma dei documenti di trasporto e dei suoi emendamenti da parte di un agente del vettore a patto che questa informazione sia esplicitata per iscritto).
* i doganieri (sono gli ufficiali o funzionari della dogana che ispezionano i documenti per controllare in primis che siano completi e scritti a regola d'arte. Senza documenti o senza le informazioni necessarie richieste da paese a paese, la merce non può essere svincolata dalla dogana).
* il destinatario (tipicamente, un compratore; se riceve merce dall'estero, si dice "importatore". In altri casi, è un donatario che riceve un dono).
 
A essi, nella gestione del pagamento e di eventuali documenti di trasporto o di altro tipo richiesti per sbloccare un pagamento, si possono aggiungere le banche come intermediarie. Senza la consegna di questi documenti al compratore, anche attraverso delle banche, il compratore non può sdoganare la merce e prenderne possesso se l'operazione spetta a lui; a questo si aggiunge l'impossibilità di procedere al pagamento attraverso le banche in qualità di intermediari e facilitatori.
 
==Note==