Partito Comunista dell'Unione Sovietica: differenze tra le versioni

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Nella nuova redazione del [[XVII Congresso del PCU(b)|XVII Congresso]] (1934) venne ufficializzato il ruolo del partito come «nucleo avanzato e organizzato del proletariato dell'Unione Sovietica e forma suprema della sua organizzazione di classe». Le modifiche portate allo Statuto al [[XIX Congresso del PCUS|XIX Congresso]] del 1952 furono invece soprattutto centrate sulla riorganizzazione degli organismi dirigenti, con la trasformazione del [[Politburo]] in [[Presidium del Comitato centrale del PCUS|Presidium del Comitato centrale]] e l'abolizione dell'[[Orgburo]].<ref name=ust125/> Nel 1961, al [[XXII Congresso del PCUS|XXII Congresso]], il PCUS fu ridefinito «partito di tutto il popolo sovietico» e fu rafforzato nello Statuto il carattere collettivo della gestione,<ref>{{cita|Ponomarëv|pp. 572-573}}.</ref> mentre il [[XXIII Congresso del PCUS|XXIII Congresso]], nel 1966, ripristinò il Politburo del Comitato centrale ed inserì per la prima volta nel testo dello Statuto la figura del [[Segretario generale del PCUS|Segretario generale]].<ref>{{cita|Ponomarëv|p. 598}}.</ref>
 
Dopo ulteriori modifiche di rilievo marginale,<ref>{{cita|''Ustav Kommunističeskoj partii Sovetskogo Sojuza'', 1989|pp. 161-180}}.</ref> il [[XXVIII Congresso del PCUS|XXVIII Congresso]] approvò uno Statuto profondamente cambiato, in cui furono eliminati i riferimenti al ruolo dirigente del partito nella società, mentre l'obiettivo della vittoria del comunismo venne sostituito con la costruzione di un socialismo "umano e democratico".<ref>{{cita|''Materialy XXVIII s"ezda Kommunističeskoj partii Sovetskogo Sojuza''|p. 108}}.</ref> Il nuovo Statuto, inoltre, federalizzò il partito, conferendo alle sue sezioni repubblicane il potere di elaborare propri documenti programmatici e normativi, e modificò i criteri di elezione del Segretario generale, non più ad opera del Comitato centrale ma del Congresso stesso.<ref name=28s>{{cita web|''lingua=ru|titolo=XXVIII s"ezd KPSS: istorija poslednego s"ezda partii [XXVIII congresso del PCUS: storia dell''ultimo congresso del partito]|pubblicazione=[[RIA Novosti]]|url=https://ria.ru/spravka/20100702/251528110.html|data=2 luglio 2010|accesso=14 aprile 2017}}.</ref><ref>{{cita|Eliseeva|p. 345}}.</ref>
 
=== Struttura ===
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Ai membri era richiesto, tra l'altro, di fungere da esempio nell'atteggiamento verso il lavoro, di partecipare attivamente alla vita politica del Paese, di osservare la morale comunista, di rispecchiare nella propria vita quotidiana le decisioni del partito e di spiegarne la politica alle masse, di padroneggiare la teoria marxista-leninista, di lottare contro le manifestazioni dell'ideologia borghese, dei pregiudizi religiosi e della psicologia individualistica, di diffondere i principi dell'internazionalismo socialista e il patriottismo sovietico.<ref>{{cita|''Kommunističeskaja Partija Sovetskogo Sojuza''|p. 546}}.</ref>
 
Sostanziali modifiche al titolo inerente all'adesione al partito furono introdotte nello Statuto dal [[XXVIII Congresso del PCUS|XXVIII Congresso]] (1990), che tra l'altro soppresse sia il periodo di candidatura che l'obbligatorietà della presentazione da parte di membri effettivi.<ref>{{cita news|autore=A. Černyšëv|plingua=ru|titolo=Kak razvalilas' «obščenarodnaja partija» [Come si è dissolto «il partito di tutto il popolo»]|pubblicazione=Gazeta kommunističeskaja|url=http://compaper.info/?p=6235|accesso=10 marzo 2017|numero=35|p=20|data=gennaio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170730205255/http://compaper.info/?p=6235|dataarchivio=30 luglio 2017}}.</ref>
 
=== Organizzazioni giovanili ===
[[File:RIAN archive 850805 20th Komsomol Congress.jpg|thumb|Il XX Congresso del Komsomol al [[Cremlino]] di [[Mosca (Russia)|Mosca]] nel 1987]]
 
La gioventù sovietica era organizzata nell'[[Komsomol|Unione comunista leninista della gioventù pansovietica]] (Komsomol o VLKSM), una struttura che, secondo il proprio statuto, rappresentava "supporto attivo e riserva del partito". Tra i suoi compiti vi era la collaborazione con il partito nell'educare i giovani secondo lo spirito del comunismo, nel coinvolgerli nella costruzione della società nuova, nel formare una generazione completamente sviluppata, capace di vivere nella fase del comunismo.<ref>{{cita|Balašov, Luckij|p. 464}}.<name=bl4645/ref>
 
Le prime organizzazioni giovanili, indipendenti ma strettamente connesse al partito, erano nate già prima della Rivoluzione d'ottobre, in particolare dopo le decisioni assunte in questo senso dal [[VI Congresso del POSDR(b)]] dell'estate 1917. Tali organizzazioni si riunirono nel 1918 nell'Unione comunista della gioventù russa, che nel 1924 fu intitolata a Lenin e nel 1926 assunse la denominazione definitiva, estesa a tutta l'Unione Sovietica.<ref name=bl4645>V. A. Balašov e V. V. Luckij, [http://dic.academic.ru/dic.nsf/bse/76359/%D0%92%D1%81%D0%B5%D1%81%D0%BE%D1%8E%D0%B7%D0%BD%D1%8B%D0%B9 ''Vsesojuznyj Leninskij Kommunističeskij Sojuz Molodëži [Unione Comunista Leninista della Gioventù di tutta l'Unione<nowiki>]</nowiki>''] in {{cita|Balašov,''Bol'šaja Luckijsovetskaja enciklopedija''|ppvol. 5, pp, 464-465}}.</ref>
 
La struttura del Komsomol, impostata secondo il principio del centralismo democratico, rifletteva quella del partito: organo superiore era il Congresso di tutta l'Unione, e tra le sessioni del Congresso operava il Comitato Centrale del VLKSM, che a sua volta eleggeva Segreteria e Ufficio politico. Le organizzazioni primarie del Komsomol si costituivano nelle aziende, nei kolchoz, nei sovchoz, negli istituti scolastici, nei reparti dell'Armata Rossa e della Marina. Potevano aderire all'Unione i giovani e le giovani di età compresa fra i 14 e i 28 anni,<ref name=bl4645/> e tale adesione era un passaggio obbligatorio per l'iscrizione al PCUS da parte dei richiedenti di età inferiore ai 20 anni,<ref>{{cita|''XVIII s"ezd Vsesojuznoj Kommunističeskoj partii (b)''|p. 678}}.</ref> nel 1971 innalzata a 23.<ref name=xxiii/> Per i bambini di età compresa fra i 9 e i 14 anni operava invece l'[[Organizzazione dei pionieri di tutta l'Unione]], la cui attività era curata dallo stesso Komsomol,<ref name=knv9>{{cita|Stroev, Matveeva|p. 9}}.</ref> mentre tra i 7 e i 9 anni si era [[Figli dell'Ottobre]] ({{russo|Октябрята|Oktjabrjata}}).<ref>{{cita|Lebedinskij, Česnokova|pp. 364-365}}.</ref>
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Esso si richiamava esplicitamente al [[marxismo-leninismo]] come ideologia della società nuova e si poneva in continuità con il ''Manifesto'' di Marx e Engels e con i primi due programmi del partito. Descriveva la nascita e il rafforzamento del sistema mondiale del socialismo, la crescita del movimento operaio internazionale, di quello di liberazione nazionale, il [[decolonizzazione|crollo del sistema coloniale]]; si soffermava sull'inevitabilità storica del passaggio dal capitalismo al socialismo in tutto il mondo e sulla necessità di relazioni internazionali fondate non sull'imperialismo ma sulla pace, l'uguaglianza, l'autodeterminazione dei popoli, la [[coesistenza pacifica]].<ref name=Ryzh2223>{{cita|Ryženko|pp. 22-23}}.</ref>
 
Con il terzo programma, il PCUS stabiliva tre obiettivi fondamentali tra loro interconnessi: la costruzione delle basi tecnico-materiali per il comunismo, la trasformazione delle relazioni sociali socialiste in relazioni sociali comuniste, l'educazione di tutti i lavoratori alla coscienza comunista.<ref name=Ryzh23>{{cita|Ryženko|p. 23}}.</ref> Si puntava pertanto, tra l'altro, al perfezionamento tecnico, tecnologico e organizzativo di tutti i settori produttivi,<ref>{{cita|''Programme of the Communist Party of the Soviet Union''|p. 62}}.</ref> al fine di garantire l'abbondanza di beni materiali e culturali per tutti, in ossequio al principio per cui ognuno deve avere secondo le proprie necessità.<ref name=Ryzh23/> Il programma mirava inoltre, nella fase di transizione, all'espansione della democrazia socialista attraverso i [[Soviet]] e alla preparazione dei lavoratori all'autogoverno comunista da parte di tutte le organizzazioni sociali, come i sindacati, il Komsomol, le associazioni culturali e sportive.<ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.aggiornamentisociali.it/articoli/il-programma-del-partito-comunista-dell-unione-sovietica-nota-redazionale-e-schema/|accesso=8 marzo 2017|titolo=Il programma del Partito Comunista dell'Unione Sovietica|pubblicazione=[[Aggiornamenti sociali]]|autore=Mario Castelli|pp. =690-691|data=dicembre 1961|numero=12}}.</ref>
 
Veniva poi affrontato il tema dei rapporti tra i gruppi nazionali dell'URSS, fissando obiettivi egualitari secondo i principi dell'internazionalismo socialista e individuando, come risultato da ottenere nel lungo termine, quello del superamento delle differenze nazionali. Sul piano dell'educazione si puntava ad un ulteriore potenziamento del sistema scolastico, dell'università e della ricerca, data l'irrealizzabilità del comunismo in assenza di sviluppo scientifico e progresso tecnico e sociale. Il testo si concludeva con la previsione secondo cui l'attuale generazione di cittadini sovietici avrebbe avuto la possibilità di vivere nella società comunista,<ref name=Ryzh23/> che avrebbe dovuto concretizzarsi nel giro di due decenni.<ref name=gr286/><ref>{{cita|Orlov et al.|p. 430}}.</ref>
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Il Congresso ({{russo|Съезд|S<nowiki>''</nowiki>ezd}}) era l'organismo dirigente supremo del PCUS. Tra gli altri compiti aveva quelli di valutare l'operato del [[Comitato Centrale del PCUS|Comitato Centrale]] e di eleggerne la nuova composizione, oltre che di apportare modifiche al [[Programma del PCUS|Programma]] e allo [[#Statuto|Statuto]] del partito.<ref>{{cita|''S"ezd KPSS''|p. 134}}.</ref> A convocare il Congresso era lo stesso Comitato Centrale, che stabiliva i criteri di rappresentanza con apposita deliberazione.<ref name=ust30/> Tali criteri sono variati nel tempo: ad esempio, per il X Congresso del 1921 i delegati vennero eletti dalle Conferenze di Governatorato e da quelle dell'esercito in ragione di un rappresentante con voto deliberativo per ogni mille iscritti e per i resti superiori a 500, e di un rappresentante con voto consultivo per ogni resto compreso tra 300 e 500;<ref>{{cita|''Desjatyj s"ezd RKP(b)''|p. 777}}.</ref> per il XXIV Congresso del 1971 i delegati vennero invece eletti dalle Conferenze regionali e territoriali e dai Congressi repubblicani nella misura di un voto deliberativo ogni 2900 membri effettivi del partito e un voto consultivo ogni 2900 candidati membri.<ref>{{cita|''Informacionnoe soobščenie o plenume Central'nogo Komiteta''|p. 2}}.</ref>
 
In totale si sono tenuti ventotto congressi, iniziando la numerazione dal [[I Congresso del Partito Operaio Socialdemocratico Russo]], che si tenne a [[Minsk]] nel 1898. Gli altri Congressi del POSDR fino al [[V Congresso del POSDR|quinto]] (1907) si tennero in clandestinità fuori dai confini dell'[[Impero russo]]; il [[VI Congresso del POSDR(b)]] si svolse dieci anni dopo a [[Pietrogrado]] dopo il rovesciamento dello [[zar]], così come il [[VII Congresso del PCR(b)|settimo]] del marzo 1918, il primo successivo alla [[Rivoluzione d'ottobre]]. Tutti gli altri Congressi si tennero invece a Mosca. Sul numero dei delegati hanno influito, nel corso della storia, i cambiamenti di ruolo e dimensione del partito: nella primissima fase di vita del Partito Operaio Socialdemocratico Russo parteciparono ai Congressi poche decine di persone (e nove a quello fondativo), mentre già il V Congresso riunì a [[Londra]] 343 delegati. Tale numero fu superato nel 1919 (442 partecipanti), mentre nel 1921, e poi stabilmente dal 1924, si superarono i mille delegati.<ref name=congr/> A partire dal XXII Congresso del 1961 si ebbe un drastico ampliamento della rappresentanza, portata a quasi {{formatnum:5000}} membri.<ref>{{cita|[http://dic.academic.ru/dic.nsf/sie/5175/%D0%94%D0%92%D0%90%D0%94%D0%A6%D0%90%D0%A2%D0%AC ''Dvadcat' vtoroj s"ezd KPSS [Ventiduesimo congresso del PCUS<nowiki>]</nowiki>''] in {{cita|''Sovetskaja istoričeskaja enciklopedija''|vol. 4, col. 1031}}.</ref>
 
Quando non erano in programma riunioni del Congresso, per discutere questioni di massima importanza il Comitato centrale aveva la facoltà di convocare un ulteriore organismo, la Conferenza<ref name=Vkonf>{{cita|''Vsesojuznaja konferencija KPSS''|p. 460}}.</ref> (spesso detta "panrussa" o "di tutta l'Unione" per distinguerla dagli organismi dirigenti delle sezioni regionali del partito), che si riunì 19 volte, tutte tra il 1905 e il 1932 ad eccezione delle ultime due (1941 e 1988).<ref name=congr/> La possibilità di indire tale assemblea era stata rimossa dallo Statuto del partito nel 1952 e ripristinata nel 1966.<ref name=Vkonf/>
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| align="center" colspan="3" |{{Seggi|1607|1728|P}}
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| align="center" colspan="2" |'''IX - 1921'''<ref>N. B. Dolgovjazova, [https://dic.academic.ru/dic.nsf/sie/5245/%D0%94%D0%95%D0%92%D0%AF%D0%A2%D0%AB%D0%99 ''Devjatyj Vserossijskij s"ezd Sovetov [Nono Congresso panrusso dei Soviet<nowiki>]</nowiki>''] in {{cita|Dolgovjazova''Sovetskaja 1964¹istoričeskaja enciklopedija''|vol. 5, col. 37}}.</ref>
| align="center" colspan="3" |{{Seggi|1522|1630|P}}
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| align="center" colspan="2" |'''X - 1922'''<ref>N. B. Dolgovjazova, [https://dic.academic.ru/dic.nsf/sie/5406/%D0%94%D0%95%D0%A1%D0%AF%D0%A2%D0%AB%D0%99 ''Desjatyj Vserossijskij s"ezd Sovetov [Decimo Congresso panrusso dei Soviet<nowiki>]</nowiki>''] in {{cita|Dolgovjazova''Sovetskaja 1964²istoričeskaja enciklopedija''|vol. 5, col. 136}}.</ref>
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| align="center" colspan="2" |'''III - 1925'''<ref>V. P. Butt, [https://dic.academic.ru/dic.nsf/bse/140983/%D0%A2%D1%80%D0%B5%D1%82%D0%B8%D0%B9 ''Tretij s"ezd Sovetov SSSR [Terzo congresso dei Soviet dell'URSS<nowiki>]</nowiki>''] in {{cita|Butt''Bol'šaja sovetskaja enciklopedija''|vol. 26, p. 188}}.</ref>
| align="center" colspan="3" |{{Seggi|1236|1582|P}}
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| align="center" colspan="2" |'''IV - 1927'''<ref>M. A. Chanin, [https://dic.academic.ru/dic.nsf/bse/150042/%D0%A7%D0%B5%D1%82%D0%B2%D1%91%D1%80%D1%82%D1%8B%D0%B9 ''Četvërtyj s"ezd Sovetov SSSR [Quarto congresso dei Soviet dell'URSS<nowiki>]</nowiki>''] in {{cita|Chanin''Bol'šaja sovetskaja enciklopedija''|vol. 29, p. 122}}.</ref>
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| align="center" colspan="2" |'''VIII - 1936'''<ref>{{cita|[https://dic.academic.ru/dic.nsf/bse/150559/%D0%A7%D1%80%D0%B5%D0%B7%D0%B2%D1%8B%D1%87%D0%B0%D0%B9%D0%BD%D1%8B%D0%B9 ''Črezvyčajnyj vos'moj s"ezd Sovetov SSSR [Ottavo congresso straordinario dei Soviet dell'URSS<nowiki>]</nowiki>''] in {{cita|''Bol'šaja sovetskaja enciklopedija''|vol. 29, p. 235}}.</ref>
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=== Bibliografiche ===
<references/>
{{Note strette}}
 
==Bibliografia==
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=== Enciclopedie ===
* {{cita libro|curatore=A. M. Prochorov|titolo=[[Grande enciclopedia sovietica|Bol'šaja sovetskaja enciklopedija]]|lingua=ru|editore=Sovetskaja Ėnciklopedija|città=Mosca|anno=1971|edizione=3|cid=''Bol'šaja sovetskaja enciklopedija''}}
<!-- Si fa uso del template Bibliografia laddove il template Cita libro dà esiti non soddisfacenti. Dettagli nella pagina di discussione della voce -->
* {{cita libro|curatore=E. M. Žukov|titolo=Sovetskaja istoričeskaja enciklopedija [Enciclopedia storica sovietica]|lingua=ru|editore=Sovetskaja Ėnciklopedija|città=Mosca|anno=1964|cid=''Sovetskaja istoričeskaja enciklopedija''}}
<small>NB: i link alla versione in lingua inglese di alcuni articoli in russo rimandano alle relative voci di {{cita web|lingua=en|sito=TheFreeDictionary.com|titolo=The Great Soviet Encyclopedia|editore=Gale Group|url=https://encyclopedia2.thefreedictionary.com/Great+Soviet+Encyclopedia}}</small>
 
 
* {{cita libro|cid=Balašov, Luckij|autore=V. A. Balašov|autore2=V. V. Luckij|url=http://dic.academic.ru/dic.nsf/bse/76359/%D0%92%D1%81%D0%B5%D1%81%D0%BE%D1%8E%D0%B7%D0%BD%D1%8B%D0%B9|capitolo=Vsesojuznyj Leninskij Kommunističeskij Sojuz Molodëži [Unione Comunista Leninista della Gioventù di tutta l'Unione]|accesso=30 aprile 2017|titolo=[[Grande Enciclopedia Sovietica|Bol'šaja Sovetskaja Ėnciklopedija]] [Grande Enciclopedia Sovietica]|lingua=ru|editore=Sovetskaja Ėnciklopedija||città=Mosca|anno=1971|edizione=3|volume=5|curatore=A. M. Prochorov|pp=464-473}} <small>[https://encyclopedia2.thefreedictionary.com/Komsomol Versione in inglese]</small>
* {{cita libro|cid=Butt|autore=V. P. Butt|url=https://dic.academic.ru/dic.nsf/bse/140983/%D0%A2%D1%80%D0%B5%D1%82%D0%B8%D0%B9|capitolo=Tretij s"ezd Sovetov SSSR [Terzo congresso dei Soviet dell'URSS]|accesso=7 febbraio 2020|titolo=Bol'šaja Sovetskaja Ėnciklopedija|lingua=ru|editore=Sovetskaja Ėnciklopedija|città=Mosca|anno=1977|edizione=3|volume=26|curatore=A. M. Prochorov|pp=188-189}} <small>[https://encyclopedia2.thefreedictionary.com/Third+Congress+of+Soviets+of+the+Ussr Versione in inglese]</small>
* {{cita libro|cid=Chanin|autore=M. A. Chanin|url=https://dic.academic.ru/dic.nsf/bse/150042/%D0%A7%D0%B5%D1%82%D0%B2%D1%91%D1%80%D1%82%D1%8B%D0%B9|capitolo=Četvërtyj s"ezd Sovetov SSSR [Quarto congresso dei Soviet dell'URSS]|accesso=7 febbraio 2020|titolo=Bol'šaja Sovetskaja Ėnciklopedija|lingua=ru|editore=Sovetskaja Ėnciklopedija|città=Mosca|anno=1977|edizione=3|volume=29|curatore=A. M. Prochorov|pp=122-123}} <small>[https://encyclopedia2.thefreedictionary.com/Fourth+Congress+of+Soviets+of+the+USSR Versione in inglese]</small>
*{{bibliografia|''Črezvyčajnyj vos'moj s"ezd Sovetov SSSR''|{{ru}} ''[https://dic.academic.ru/dic.nsf/bse/150559/%D0%A7%D1%80%D0%B5%D0%B7%D0%B2%D1%8B%D1%87%D0%B0%D0%B9%D0%BD%D1%8B%D0%B9 Črezvyčajnyj vos'moj s"ezd Sovetov SSSR [Ottavo congresso straordinario dei Soviet dell'URSS<nowiki>]</nowiki>]'', in A. M. Prochorov (a cura di), ''Bol'šaja Sovetskaja Ėnciklopedija'', vol. 29, 3ª ed., Mosca, Sovetskaja Ėnciklopedija, 1977, p. 235. <small>URL consultato il 7 febbraio 2020.</small>}} <small>[https://encyclopedia2.thefreedictionary.com/Extraordinary+Eighth+Congress+of+Soviets+of+the+USSR Versione in inglese]</small>
*{{cita libro|autore=N. B. Dolgovjazova|capitolo=Devjatyj Vserossijskij s"ezd Sovetov [Nono Congresso panrusso dei Soviet]|url=https://dic.academic.ru/dic.nsf/sie/5245/%D0%94%D0%95%D0%92%D0%AF%D0%A2%D0%AB%D0%99|cid=Dolgovjazova 1964¹|volume=5|anno=1964|posizione=colonne 37-38|titolo=Sovetskaja Istoričeskaja Ėnciklopedija|editore=Sovetskaja Ėnciklopedija|curatore=E. M. Žukov|lingua=ru|città=Mosca|accesso=7 febbraio 2020}} <small>[https://encyclopedia2.thefreedictionary.com/Ninth+All-Russian+Congress+of+Soviets Versione in inglese]</small>
*{{cita libro|autore=N. B. Dolgovjazova|capitolo=Desjatyj Vserossijskij s"ezd Sovetov [Decimo Congresso panrusso dei Soviet]|url=https://dic.academic.ru/dic.nsf/sie/5406/%D0%94%D0%95%D0%A1%D0%AF%D0%A2%D0%AB%D0%99|cid=Dolgovjazova 1964²|volume=5|anno=1964|posizione=colonne 136-137|titolo=Sovetskaja Istoričeskaja Ėnciklopedija|editore=Sovetskaja Ėnciklopedija|curatore=E. M. Žukov|lingua=ru|città=Mosca|accesso=7 febbraio 2020}} <small>[https://encyclopedia2.thefreedictionary.com/Tenth+All-Russian+Congress+of+Soviets Versione in inglese]</small>
*{{bibliografia|''Dvadcat' vtoroj s"ezd KPSS''|{{ru}} ''[http://dic.academic.ru/dic.nsf/sie/5175/%D0%94%D0%92%D0%90%D0%94%D0%A6%D0%90%D0%A2%D0%AC Dvadcat' vtoroj s"ezd KPSS [Ventiduesimo congresso del PCUS<nowiki>]</nowiki>]'', in E. M. Žukov (a cura di), ''Sovetskaja Istoričeskaja Ėnciklopedija [Enciclopedia Storica Sovietica]'', vol. 4, Mosca, Sovetskaja Ėnciklopedija, 1963, colonne 1031-1036. <small>URL consultato il 10 agosto 2017.</small>}}
* {{cita libro|cid=Eroškin|autore=N. P. Eroškin|url=http://dic.academic.ru/dic.nsf/bse/134717/%D0%A1%D0%BE%D1%86%D0%B8%D0%B0%D0%BB|capitolo=Social-demokratičeskaja frakcija v Gosudarstvennoj dume [Frazione socialdemocratica alla Duma di Stato]|accesso=7 febbraio 2017|titolo=Bol'šaja Sovetskaja Ėnciklopedija|lingua=ru|editore=Sovetskaja Ėnciklopedija|città=Mosca|anno=1976|edizione=3|volume=24|curatore=A. M. Prochorov|p=221}} <small>[https://encyclopedia2.thefreedictionary.com/All-Russian+Congress+of+Soviets Versione in inglese]</small>
* {{cita libro|cid=Farberov|autore=N. P. Farberov|url=http://dic.academic.ru/dic.nsf/bse/76337/%D0%92%D1%81%D0%B5%D1%80%D0%BE%D1%81%D1%81%D0%B8%D0%B9%D1%81%D0%BA%D0%B8%D0%B9|capitolo=Vserossijskij s"ezd Sovetov [Congresso panrusso dei soviet]|accesso=7 febbraio 2017|titolo=Bol'šaja Sovetskaja Ėnciklopedija|lingua=ru|editore=Sovetskaja Ėnciklopedija||città=Mosca|anno=1971|edizione=3|volume=5|curatore=A. M. Prochorov|pp=457-458}} <small>[https://encyclopedia2.thefreedictionary.com/All-Russian+Congress+of+Soviets Versione in inglese]</small>
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=== Articoli ===
* {{cita web|cid=''XXVIII s"ezd KPSS: istorija poslednego s"ezda partii''|lingua=ru|titolo=XXVIII s"ezd KPSS: istorija poslednego s"ezda partii [XXVIII congresso del PCUS: storia dell'ultimo congresso del partito]|pubblicazione=[[RIA Novosti]]|url=https://ria.ru/spravka/20100702/251528110.html|data=2 luglio 2010|accesso=14 aprile 2017}}
* {{cita pubblicazione|cid=Castelli|url=http://www.aggiornamentisociali.it/articoli/il-programma-del-partito-comunista-dell-unione-sovietica-nota-redazionale-e-schema/|accesso=8 marzo 2017|titolo=Il programma del Partito Comunista dell'Unione Sovietica|pubblicazione=[[Aggiornamenti sociali]]|autore=Mario Castelli|pp=687-692|data=dicembre 1961|numero=12}}
* {{cita news|cid=Černyšëv|autore=A. Černyšëv|lingua=ru|titolo=Kak razvalilas' «obščenarodnaja partija» [Come si è dissolto «il partito di tutto il popolo»]|pubblicazione=Gazeta kommunističeskaja|url=http://compaper.info/?p=6235|accesso=10 marzo 2017|numero=35|pp=17-24|data=gennaio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170730205255/http://compaper.info/?p=6235|dataarchivio=30 luglio 2017}}
* {{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/01/26/in-urss-assemblee-roventi-per-la-scelta.html|titolo=In URSS assemblee roventi per la scelta dei candidati|autore=Fiammetta Cucurnia|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=26 gennaio 1989|accesso=23 aprile 2017|cid=Cucurnia}}
* {{cita pubblicazione|cid=Eliseev|autore=Aleksandr Eliseev|lingua=ru|titolo=Vnutriparijnaja schvatka [Lo scontro nel partito]|pubblicazione=Istorik [Lo storico]|editore=Istorik|città=Mosca|numero=nº 4 (28)|data=aprile 2017|issn=2411-1139|pp=16-20}}