Guerin Sportivo: differenze tra le versioni

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== Storia ==
=== Le origini ===
{{Immagine multipla|allinea=sinistra|larghezza totale=220|immagine1=[[File:Giulio Corradino Corradini.JPG|immagine2=Guerin Sportivo Anno I - numero 1.jpgthumb|sotto=Da sinistra: [[Giulio Corradino Corradini]], ideatore e tra i fondatori del giornale, e la prima pagina del primo numero (4 gennaio 1912).}}]]
 
Il giornale nacque il 4 gennaio 1912 a [[Torino]], in via XX Settembre, fondato da [[Giulio Corradino Corradini]], Ermete Della Guardia,<ref>Sarà il fondatore de ''Il football-La Domenica sportiva'' (1913).</ref> Mario Nicola,<ref>Mario Nicola (Torino 1882 - Roma 1936) sarà il direttore de ''Lo sport del popolo'' (1913).</ref> [[Nino Salvaneschi]], [[Giuseppe Ambrosini]] e Alfredo Cocchi.<ref name="Semeraro"/> L'idea della rivista venne sul finire della precedente estate a Corradini, al tempo redattore per il quotidiano torinese ''[[La Stampa Sportiva]]'', il quale in occasione di una trasferta a [[Parigi]] venne a contatto con due tra le maggiori testate sportive d'oltralpe del tempo, ''Auto'' e ''L'Écho des sports'', in cui ravvisò grandi differenze con l'Italia dove «mancava [...] un giornale sportivo con caricature anziché fotografie, con idee anziché aggettivi, con secche verità anziché iperboli e pietosi eufemismi. Un giornale leggibile da tutti, e da capo a fondo; senza pretese ma battagliero e divertente, con articoli polemici e brillanti».<ref name="Herberhold">{{cita web|autore=Rüdiger Franz Gaetano Herberhold|url=http://blog.guerinsportivo.it/blog/2015/01/03/la-nascita-del-guerin-sportivo|titolo=La nascita del Guerin Sportivo|data=3 gennaio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161104005317/http://blog.guerinsportivo.it/blog/2015/01/03/la-nascita-del-guerin-sportivo|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:Guerin Sportivo Anno I - numero 1.jpg|thumb|left|La prima pagina del primo numero (4 gennaio 1912).]]
 
Dopo aver velocemente trovato appoggio al suo progetto in amici e collaboratori, nel dicembre 1911 Corradini portò a compimento il primo numero del suo giornale, mandato in stampa all'inizio dell'anno seguente.<ref name="Herberhold"/> Per il nome della nuova pubblicazione ci si ispirò all'opera del [[trovatore]] toscano [[Andrea da Barberino]], ''[[Il Guerrin Meschino]]''<ref name="Semeraro"/> (che già aveva dato il nome a un'[[Il Guerin Meschino (periodico)|omonima rivista satirica]] del 1882<ref name="Herberhold"/>): tale scelta influenzò anche lo storico e caratteristico logo della testata, opera del caricaturista [[Eugenio Colmo]],<ref name="Herberhold"/> raffigurante un [[Cavalleria medievale|cavaliere medievale]] pronto a scagliare una [[penna stilografica]] a mo' di [[Lancia (arma)|lancia]].<ref name="Semeraro"/>
 
=== Dagli esordi agli anni 1980 ===
In origine il ''Guerin Sportivo'' aveva una foliazione di sole 4-6 pagine,<ref name="Herberhold"/> usciva il giovedì, costava un soldo e 5 centesimi ed era stampato su carta [[verde]] (da cui l'oggi desueto [[soprannome]] di ''Verdolino'').<ref name="Semeraro"/> Le pubblicazioni furono interrotte dal 27 maggio 1915 (all'indomani dell'entrata in guerra dell'Italia nel [[Prima guerra mondiale|Primo conflitto mondiale]]. Il ''Guerin'' ricomparve il 4 maggio 1919.<ref name="Herberhold"/> Con la ripresa delle pubblicazioni, l'editoriale di Corradini iniziava così: «Amici, eccomi qua! Ritorno a voi per tener fede a una promessa...»".<ref>{{cita|Facchinetti|p. 16}}.</ref> Da Genova inviava notizie sulla locale squadra di calcio un giovane, [[Mario Melloni]], che diventerà noto nel secondo dopoguerra come "Fortebraccio": anche allora si firmava con uno pseudonimo, "Bacicin Parodi".<ref>Testimonianza di Italo Cucci, cfr. {{cita|Mazzuca|p. 42}}</ref>
[[File:GianniBrera.jpg|thumb|[[Gianni Brera]], entrato diciottenne al ''Guerin Sportivo'', succederà a Slawitz alla direzione della rivista, mantenendola dal 1967 al 1973.]]
 
In origine il ''Guerin Sportivo'' aveva una foliazione di sole 4-6 pagine,<ref name="Herberhold"/> usciva il giovedì, costava un soldo e 5 centesimi ed era stampato su carta [[verde]] (da cui l'oggi desueto [[soprannome]] di ''Verdolino'').<ref name="Semeraro"/> Le pubblicazioni furono interrotte dal 27 maggio 1915 (all'indomani dell'entrata in guerra dell'Italia nel [[Prima guerra mondiale|Primo conflitto mondiale]]. Il ''Guerin'' ricomparve il 4 maggio 1919.<ref name="Herberhold"/> Con la ripresa delle pubblicazioni, l'editoriale di Corradini iniziava così: «Amici, eccomi qua! Ritorno a voi per tener fede a una promessa...»".<ref>{{cita|Facchinetti|p. 16}}.</ref> Da Genova inviava notizie sulla locale squadra di calcio un giovane, [[Mario Melloni]], che diventerà noto nel secondo dopoguerra come "Fortebraccio": anche allora si firmava con uno pseudonimo, "Bacicin Parodi".<ref>Testimonianza di Italo Cucci, cfr. {{cita|Mazzuca|p. 42}}</ref>
 
Negli anni il periodico divenne una tra le più autorevoli testate dell'editoria sportiva nazionale,<ref name="Herberhold"/> con tirature di centomila copie alla settimana.<ref name="Cucci03">Italo Cucci, ''Tribuna stampa. Storica critica del giornalismo sportivo da Pindaro a Internet'', Il Minotauro, Frascati (RM), 2003, pp. 169-70.</ref> Negli anni 1920 e 1930 venne arricchito dai disegni [[Satira|satirici]] del [[vignettista]] [[Carlo Bergoglio|Carlin]] — cui si deve peraltro l'invenzione di molti famosi stemmi del [[calcio italiano]] (tra cui la [[zebra]] per la {{Calcio Juventus|N}}, la [[Lupa capitolina|lupa]] per la {{Calcio Roma|N}} e il [[diavolo]] per il {{Calcio Milan|N}})<ref>{{cita news|url=http://www.magliarossonera.it/img197980/alb21_1980.jpg|titolo=L'araldica dei calci|pubblicazione=Guerin Sportivo|data=10 ottobre 1928|p=1|accesso=2 dicembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140529084716/http://www.magliarossonera.it/img197980/alb21_1980.jpg|dataarchivio=29 maggio 2014|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.magliarossonera.it/img197980/alb19_1980.jpg|titolo=I marchietti delle squadre li inventò Carlin sul «Guerino» del 1928|pubblicazione=Guerin Sportivo|autore=Paolo Ziliani|data=1980|pp=22-26}}</ref> —: questo particolare aspetto finì per dare una precisa linea editoriale alla testata, fatta di curiosità e competenza, ma anche corsara, polemica nonché fortemente umoristica e ironica.<ref name="Semeraro"/> Un approccio che in seguito, negli anni 1960 e 1970, troverà la stima persino di [[papa Paolo VI]], per il quale «il ''Guerin Sportivo'' è come [[Giovenale]], che [[castigat ridendo mores]]».<ref name="Semeraro"/> Nel 1936 [[Emilio Colombo]] acquistò la testata e salì alla direzione. Negli anni della [[seconda guerra mondiale]] il giornale fu ridotto al formato di un solo foglio.<ref name="Cucci03"/>
[[File:Ritratto x biografia 2014-04-25 22-17.jpg|thumb|left|Sotto la sua prima direzione (1975-1982) [[Italo Cucci]] rinnovò il ''Guerin Sportivo'' virando dal giornale alla rivista; ne riprenderà la direzione in altri due periodi, a metà anni 1980 e sul finire degli anni 1990.]]
 
Dopo la fine della guerra il settimanale si trasferì a [[Milano]]. Nell'autunno 1953 il ''Guerino'', 8 pagine in formato quotidiano, diventò di proprietà del conte Alberto Rognoni, dinamico, intelligente, spiritoso, scoppiettante, dalla parola sciolta. Tra i fondatori del {{Calcio Cesena|N}}, e presidente a soli vent'anni della società calcistica della sua città, nel 1946 Rognoni lavorava nell'ufficio inchieste della [[Lega Nazionale Professionisti|Lega Nazionale]], e nel tempo avrà l'idea dei [[Diritti televisivi del calcio|diritti televisivi]] come fonte di introiti per le casse delle società calcistiche.<ref>{{cita|Facchinetti}}.</ref><ref>{{cita|Cucci}}.</ref><ref>{{cita|Emiliani}}.</ref> Uno dei suoi primi atti da editore fu quello di prendere come collaboratore fisso [[Gianni Brera]], che poi divenne direttore della rivista nel 1967. Il conte Rognoni, che nell'estate 1965 s'inventò a Cesenatico il ''Processo al calcio'', lasciò insieme a Brera nel 1973.
[[File:Ritratto x biografia 2014-04-25 22-17.jpg|thumb|left|Sotto la sua prima direzione (1975-1982) [[Italo Cucci]] rinnovò il ''Guerin Sportivo'' virando dal giornale alla rivista; ne riprenderà la direzione in altri due periodi, a metà anni 1980 e sul finire degli anni 1990.]]
 
L'anno dopo il ''Guerin Sportivo'' fu acquistato dall'allora presidente del {{Calcio Bologna|N}}, Luciano Conti, che ne dispose il trasferimento a [[San Lazzaro di Savena]], alle porte del capoluogo felsineo,<ref name="Velonà">{{cita web|url=http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/economia/2014/16-dicembre-2014/conti-editore-fine-un-epoca-addio-stabilimento-storico--230730349578.shtml|titolo=Conti Editore, fine di un'epoca. Addio allo stabilimento storico|autore=Pierpaolo Velonà|data=16 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150909102019/https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/economia/2014/16-dicembre-2014/conti-editore-fine-un-epoca-addio-stabilimento-storico--230730349578.shtml}}</ref> sede della sua casa editrice, la Conti Editore. La nuova proprietà dispose il cambio della formula editoriale, ovvero la trasformazione da giornale a rivista in senso stretto. Il passaggio comportò un cambio di formato (da lenzuolo a rivista) e il passaggio dal bianco e nero al colore.<ref name="Cucci03"/> La mutata impostazione privilegiò le immagini fotografiche, aprendosi inoltre verso un campo all'epoca poco esplorato dalla stampa sportiva italiana, come il calcio internazionale.<ref name="Semeraro"/> Nel 1975 [[Italo Cucci]] salì alla direzione. Nell'anno del {{WC|1982}}, le vendite del ''Guerin Sportivo'' guidato da Cucci superarono quota 300.000.<ref name="Velonà"/>
 
=== Dagli anni 1990 in poi ===
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L'anno dopo il ''Guerin Sportivo'' fu acquistato dall'allora presidente del {{Calcio Bologna|N}}, Luciano Conti, che ne dispose il trasferimento a [[San Lazzaro di Savena]], alle porte del capoluogo felsineo,<ref name="Velonà">{{cita web|url=http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/economia/2014/16-dicembre-2014/conti-editore-fine-un-epoca-addio-stabilimento-storico--230730349578.shtml|titolo=Conti Editore, fine di un'epoca. Addio allo stabilimento storico|autore=Pierpaolo Velonà|data=16 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150909102019/https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/economia/2014/16-dicembre-2014/conti-editore-fine-un-epoca-addio-stabilimento-storico--230730349578.shtml}}</ref> sede della sua casa editrice, la Conti Editore. La nuova proprietà dispose il cambio della formula editoriale, ovvero la trasformazione da giornale a rivista in senso stretto. Il passaggio comportò un cambio di formato (da lenzuolo a rivista) e il passaggio dal bianco e nero al colore.<ref name="Cucci03"/> La mutata impostazione privilegiò le immagini fotografiche, aprendosi inoltre verso un campo all'epoca poco esplorato dalla stampa sportiva italiana, come il calcio internazionale.<ref name="Semeraro"/> Nel 1975 [[Italo Cucci]] salì alla direzione. Nell'anno del {{WC|1982}}, le vendite del ''Guerin Sportivo'' guidato da Cucci superarono quota 300.000.<ref name="Velonà"/>
 
=== Dagli anni 1990 in poi ===
Giunti alla metà degli anni 1990, gradualmente, si assistette alla scomparsa dalle pagine del ''Guerino'' di discipline come il [[ciclismo]], l'[[atletica leggera]], la [[pallacanestro]], la [[pallavolo]] e altri sport considerati "minori", fin lì parte integrante della rivista ma ormai fagocitati nei loro spazi dagli eventi calcistici. Nel 1998 la Conti Editore viene rilevata da Francesco Amodei, editore romano, proprietario del quotidiano ''[[Corriere dello Sport-Stadio]]''. Nel 2001 le vendite si attestano a quota {{formatnum:33734}} copie.<ref name="Cucci03"/>