Martirio dei francescani ad Almaliq: differenze tra le versioni

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L'artista senese Ambrogio Lorenzetti fu il primo a dipingere i [[mongoli]] nella loro vita reale, dipinto realizzato per la sala capitolare del convento francescano di Siena. L'opera pur essendo unica nel suo genere è anche testimonianza di quanto fosse realmente accaduto ai sei frati francescani che si spinsero fino alle terre occupate dalla popolazione mongola per portare il messaggio del vangelo cercando di cristianizzarne il territorio.<ref>{{cita|Frugoni|p. 240}}</ref> La sala ospitava anche il grande dipinto della ''[[Crocifissione di San Francesco a Siena|Crocifissione]]'' lavoro del fratello [[Pietro Lorenzetti]].<ref>{{cita web|url=http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/7449/Lorenzetti%20Ambrogio%2C%20Martirio%20dei%20frati%20francescani%20a%20Ceuta|titolo=Lorenzetti Ambrogio, Martirio dei frati francescani a Ceuta|editore=Fondazione Zeri|accesso=15 marzo 2023}}</ref>
 
L'affresco racconta il martirio dei sei frati alla corte del khandi [['Ali Sultan]], che era diventano khan dopo aver avvelenato il suo predecessore [[Yesun Temür]]:. Se il predecessore aveva ben accolta la rappresentanza francescana, il nuovo khan si mostrò invece ostile a ogni forma di religione e di personaggi che non si fossero avvicinati e convertiti alla religione musulmana. Per questo i francescani nel giungogiugno del 1339 furono condannati alla decapitazione. L'evento fu probabilmente raccontato da alcuni mercanti perché fonti ufficiali hanno la datazione successiva alla data dell'affresco.<ref>{{cita libro|titolo=I tatari nella pittura italiana del Trecento|autore=Wolfram Prinz|editore=Atti del convegno internzaionale|città=Arezzo Firenze|anno=1989}}</ref>
 
Inizialmente l'affresco fu relazionato al martirio del frate Pietro da Siena e dei suoi tre compagni in una località dell'India avvenuto nel 1321, evento raccontato dal beato [[Odorico da Pordenone]] e Guglielmo da Solagna al ritorno da un suo viaggio in Oriente. Questi si era recato a [[Thane]] per recuperare le salme dei martiri. Di questo eventi fu realizzato un affresco esposto nei [[civici musei e gallerie di storia e arte|musei civici]] di Udine e che era presente nella [[Chiesa di San Francesco (Udine)|chiesa di San Francesco]], ma nell'affresco di Siena sono ben visibili sei frati decapitati. Anche il Lorenzetti ne aveva realizzato un ciclo pittorico sempre per il convento francescano senese, dipinti che ebbero un'ottima critica ma che sono andati perduti. Solo nel 2002 fu identificato il vero soggetto raffigurato.<ref>{{cita testo|titolo=The Martyrdom of the Franceiscans by Ambrogio Lorenzetti|autore=Marureen Burke|editore=Zeitschrift für Kunstgeschichte|pp=460-491|anno=2002|lingua=inglese}}</ref>