Giuseppe e i suoi fratelli: differenze tra le versioni
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{{Vedi anche|Giuseppe il Nutritore}}
[[File:Benjamin Cuyp Joseph interpreting dreams 1630-1652.jpg|thumb|upright=0.7|Giuseppe interpreta i sogni. [[Benjamin Cuyp]], [[secolo XVII]]]]
Il quarto e ultimo romanzo della tetralogia, articolato in un preludio e sette capitoli, inizia con il viaggio di Giuseppe, condannato da Potifar e ridotto in ceppi, verso la fortezza di Zawi-Re. Il capo delle guardie Mai-Sachme si avvede ben presto delle qualità del giovane prigioniero e gli affida compiti progressivamente più importanti.
Giuseppe manifesta, poi, una singolare capacità: interpretare i sogni. Si avvalgono del suo acume due compagni di prigionia: il coppiere e il panettiere di Faraone. Come Giuseppe aveva previsto, il panettiere sarà presto giustiziato e il coppiere, graziato, tornerà a servire Faraone.
Quando Faraone a sua volta farà un sogno che nessuno, tra i sapienti di Egitto, è in grado di spiegargli, il coppiere rammenta le prodigiose capacità del suo antico compagno di prigionia. Giuseppe liberato e condotto a corte, dopo aver ascoltato il sogno, preanuncia al sovrano che l'Egitto conoscerà sette anni di abbondanza seguiti da sette anni di carestia. Faraone, colpito dalla sapienza di Giuseppe, gli affida l'amministrazione del paese in modo da fronteggiare quanto sta per accadere. Superate le sue sventure, asceso tra i grandi d'Egitto, Giuseppe vedrà giungere sino a lui, in cerca di provviste, i vecchi fratelli che molti anni prima l'avevano venduto come schiavo al vecchio ismaelita. Giuseppe non si fa riconoscere e, con uno stratagemma, riesce a far arrivare presso di lui, l'intera famiglia: tutti i fratelli e l'anziano padre Giacobbe. Solo allora svelerà la sua identità e, fra lo stupore dei suoi, si riconcilierà con tutta la sua famiglia.
== Edizioni ==
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