Unione civile (ordinamento italiano): differenze tra le versioni

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Negli [[anni 1990|anni novanta]] divenne consistente il numero di proposte di legge per le unioni civili presentate sia alla Camera che al Senato, così come il numero di inviti del [[Parlamento europeo]] a parificare coppie gay con le eterosessuali, così come coppie conviventi e sposate<ref>Tra le più significative si ricorda la ''Risoluzione per la parità dei diritti degli omosessuali e delle lesbiche nella Comunità europea'' dell'8 febbraio [[1994]] nella quale si invita la Commissione ad agire per porre fine "''agli ostacoli frapposti al matrimonio di [[coppie omosessuali]] ovvero a un istituto giuridico equivalente, garantendo pienamente diritti e vantaggi del matrimonio e consentendo la registrazione delle unioni''" e "''a qualsiasi limitazione del diritto degli omosessuali di essere genitori ovvero di adottare o avere in affidamento dei bambini''"; vedi anche ''Relazione annuale sui diritti umani'', 11350/1999 - C5-0265/1999&nbsp;– 1999/2201 (INI))</ref>.
 
Nel corso della [[XIII legislatura della Repubblica Italiana|XIII legislatura]] fu presentata almeno una decina di disegni di legge (da [[Nichi Vendola]], [[Luigi Manconi]], [[Gloria Buffo]], [[Ersilia Salvato]], [[Graziano Cioni]], [[Antonio Soda]], [[Luciana Sbarbati]], [[Antonio Lisi]], [[Anna Maria De Luca]], e [[Mauro Paissan]]). Nessuno di questi disegni arrivò mai all'ordine del giorno dei lavori delle Camere, anche per il veto espresso ed esplicito delle [[Omosessualità e religione cattolica|gerarchie cattoliche]], influenti su entrambe le coalizioni.
 
Ciò continuò anche nel nuovo millennio. Nel settembre [[2003]] il [[Parlamento europeo]] approvò una risoluzione sui diritti umani in Europa (conosciuta come Rapporto Sylla sul rispetto dei diritti umani nell'Unione europea) nella quale all'interno della sezione dedicata alle discriminazioni per orientamento sessuale: "''ribadisce la propria richiesta agli Stati membri di abolire qualsiasi forma di discriminazione - legislativa o de facto - di cui sono ancora vittime gli omosessuali, in particolare in materia di diritto al matrimonio e all'adozione''" e "''raccomanda agli Stati membri di riconoscere, in generale, i rapporti non coniugali fra persone sia di sesso diverso che dello stesso sesso, conferendo gli stessi diritti riconosciuti ai rapporti coniugali, oltretutto adottando le disposizioni necessarie per consentire alle coppie di esercitare il diritto alla libera circolazione nell'Unione''".
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* [[2000]]
** 15 settembre - Maurizio Paissan presenta la proposta di legge ''Norme sulle unioni civili'' (7292).
** Nel corso del [[2000]] sono presentate proposte di legge sulle unioni civili da [[Luciana Sbarbati]], [[Antonio Lisi]] e [[Anna Maria De Luca]].
* [[2001]]
** 31 maggio - [[Fiorello Cortiana]] presenta al Senato la proposta di legge ''Normativa sulle unioni civili'' (47).