Esame del carbonio-14 sulla Sindone: differenze tra le versioni
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Presenti tra gli altri all'operazione, oltre ai due scienziati summenzionati, c'erano il cardinale Ballestrero con quattro sacerdoti, Luigi Gonella, il rappresentante dell'Accademia Pontificia delle Scienze, i fotografi e il cineoperatore. Erano inoltre presenti: il prof. Renato Dardozzi, membro della Pontificia Accademia delle Scienze, il dott. Gabriel Vial, direttore del Museo dei Tessuti Antichi di Lione, i professori Robert Hedges ed Edward Hall, responsabili del Laboratorio di Radiodatazione dell'Università di Oxford, e il dott. Michael Tite, Direttore del Laboratorio di Ricerca del British Museum di Londra, i proff. P. Damon e D. Donahue dei dipartimenti di Geoscienze e Fisica dell'Università dell'Arizona e il prof. W. Woelfli del dipartimento di Fisica del Politecnico di Zurigo<ref name=indagine>{{Cita web|url=http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=102011|titolo=Indagine critica degli studi recenti sulla Sindone di Torino|autore=Antonio Lombatti|data=10 gennaio 2006}}</ref>.
Contestualmente vennero divisi anche i tre campioni di controllo<ref name=oxley /> ovvero:
* un frammento di tessuto proveniente da una sepoltura [[nubia]]na, scoperto nel [[1964]] e datato intorno al [[1100]] dopo Cristo
* un pezzo del bendaggio di una [[mummia]] [[Egitto|egiziana]] del [[II secolo]] dopo Cristo.
* alcuni fili prelevati dal mantello di san Luigi d'Angiò, conservato nella basilica di Saint Maximin, Var, Francia, datato tra il [[1290]] e il [[1310]].
I campioni di controllo vennero esaminati al microscopio per togliere ogni eventuale contaminazione
I tre pezzi della Sindone e i sei ricavati dai primi due campioni di controllo furono quindi inseriti in nove cilindri metallici numerati, senza alcun'indicazione del loro contenuto. I pezzi del terzo campione di controllo (mantello di san Luigi d'Angiò) invece furono consegnati senza essere chiusi in cilindri<ref name=nature />.
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La relazione scientifica ufficiale fu pubblicata alcuni mesi dopo sulla rivista ''[[Nature]]''<ref name=nature/>. Nel dettaglio, il laboratorio di Tucson calcolò una data di 646±31 BP<ref>La scala degli BP (''before present''), convenzionalmente usata per le date radiocarboniche, misura gli anni trascorsi dalla data calcolata al 1950. Esempio: 1900 = 50 BP, 1800 = 150 BP e così via.</ref>; quello di Oxford, 750±30; quello di Zurigo, 676±24. Combinando insieme questi tre risultati si ottenne una [[media pesata]] pari a 689±16. Applicando la necessaria calibrazione (per i dettagli si veda l'articolo originale), questa data fu convertita negli intervalli [[1273]]-[[1288]] con livello di confidenza 68% (una [[deviazione standard]]) e [[1262]]-[[1384]] con livello di confidenza 95% (due deviazioni standard). Quest'ultimo dato, arrotondato ai 10 anni più vicini, costituì il risultato annunciato dal cardinale Ballestrero e pubblicato su ''Nature''.
==Critiche degli autenticisti ai risultati dell'esame==
===Analisi statistica dei risultati===
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