Battaglia di Fort Sumter: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
la dimensione fissa delle immagini con il parametro "px" è da evitare perché ostacola l'accessibilità (vedi Aiuto:Markup immagini#Dimensionamento assoluto); lo stesso risultato si può ottenere con il parametro "upright" (dimensionamento relativo): ho cercato a occhio di rispettare le dimensioni originariamente impostate
m WPCleaner v2.05 - Fixed using WP:WPCleaner (Errori comuni)
Etichetta: Annullato
Riga 136:
Il 6 aprile Lincoln notificò quindi al governatore Pickens che sarebbe presto stato effettuato «un tentativo per inviare solo provviste alimentari alla guarnigione di Fort Sumter, senza nessun altro sforzo di inviare uomini, armi o munizioni sprovvisto di ulteriore avviso, se non in caso di attacco al forte».<ref name=Eicher36/><ref>{{Cita|McPherson 1988|p. 272}}.</ref><ref>{{Cita|Doubleday 1876|pp. 138-139}}.</ref> Lincoln puntava quindi a forzare la mano ai sudisti:<ref name=McPherson263/> permettere ai rifornimenti di raggiungere Fort Sumter avrebbe significato prolungare indefinitamente l'assedio, e questo non sarebbe mai stato ammissibile per Beauregard, che avrebbe quindi dovuto reagire bombardando il forte oppure le navi di rifornimento, dando così al Nord il pretesto per denunciare la Confederazione come Stato aggressore e cominciare la guerra.<ref name=Kennedy3/><ref>{{Cita|Harris 1862|pp. 39-40}}.</ref> Tre giorni più tardi la flottiglia di soccorso nordista partì quindi da [[New York]] al comando del capitano [[Gustavus Fox]], diretta a Charleston per forzare il blocco sudista e rifornire Fort Sumter.<ref>{{Cita|Silkenat 2019|p. 27}}.</ref><ref name=McPherson271>{{Cita|McPherson 1988|p. 271}}.</ref>
 
Beauregard, informato da un messo governativo della spedizione, chiese istruzioni all'amministrazione sudista.<ref name=Doubleday139>{{Cita|Doubleday 1876|p. 139}}.</ref> Il governo confederato decise, in una riunione d'emergenza nella capitale provvisoria [[Montgomery (Alabama)|Montgomery]], di far aprire il fuoco su Fort Sumter nel tentativo di costringerlo alla resa prima dell'arrivo della flotta inviatagli in soccorso.<ref name=Eicher36/><ref name=McPherson273>{{Cita|McPherson 1988|p. 273}}.</ref> Tra tutti i membri del [[gabinetto (ufficio)|gabinetto]] solamente il Segretario di Stato [[Robert Toombs]] fu contrario a questa decisione, e disse, secondo quanto riferito da Jefferson Davis: «L'attacco ci farà perdere ogni amico al Nord. Voi colpirete senza motivo un nido di calabroni [...] schiere di essi, ora quieti, ne sciameranno fuori e ci pungeranno a morte. Non è necessario. Ci mettiamo dalla parte del torto. Sarà fatale».<ref name=Kennedy4>{{Cita|Kennedy 1998|p. 4}}.</ref>
 
Ma la decisione ormai era presa, e le suppliche di Toombs rimasero inascoltate. Il governo sudista ordinò quindi a Beauregard di «non far arrivare rifornimenti a Fort Sumter per nessun motivo».<ref name=Silkenat28/><ref name=Eicher36/><ref name=Doubleday139/> Il generale si consultò quindi col governatore Pickens, che gli diede l'autorizzazione finale a bombardare Fort Sumter.<ref>{{Cita|Chestnut 1861|pp. 32-33}}.</ref>