Jacques Philippe Marie Binet: differenze tra le versioni

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Binet è entrato alla [[École polytechnique]] come studente nel [[1804]]; appenasi laureato,laureò nel 1806, lavorò per il dipartimento [[Ponts et Chaiussées|Ponts et Chaussées]] mae l'anno successivo tornò alla École polytechniquevi comedivenne "ripetitore" di [[geometria descrittiva]]. Successivamente fu professore di Meccanica, poi ispettore agli studi.
 
Nel 1823, succedette a [[Jean-Baptiste Delambre]] nella cattedra d'Astronomia al [[Collège de France]]. Come [[Cauchy]], del quale era amico, Binet era un cattolico convinto e un sostenitore del pretendente al trono di Francia della famiglia dei [[Borbone]]. Il governo uscito dalla [[rivoluzione di luglio]] 1830 lo destituì dalle sue funzioni alla École polytechnique, ma conservò le sue cariche al Collège de France.
 
I suoi lavori sulla [[matematica]] pura, la [[Meccanica classica|meccanica]] e l'[[astronomia]], sonofurono pubblicati sul giornale dell'École polytechnique e sul Journal di Liouville. A lui si devono importanti lavori sulla [[funzione phi di Eulero]], sullo studio di espressioni che dipendono dalla [[legge dei grandi numeri]], sulle proprietà fondamentali delle superfici omofocali di secondo grado, da lui scoperte per primo, sui movimenti dei pianeti, sulle equazioni alle differenze finite lineari per le quali ha formulato un'interessante teoria.
 
I suoi lavori sul calcolo [[Matrice (matematica)|matriciale]] lo hanno portato all'espressione dell{{'}}''n''-esimo termine della [[successione di Fibonacci]].
 
Nel campo dell'[[astronomia]] le sue formule di cinematica danno l'espressione in [[coordinate polari]] della velocità e dell'accelerazione dei corpi soggetti ad una [[Forza centripeta|accelerazione centrale]], come i pianeti del [[sistema solare]].