Giovanna d'Arco: differenze tra le versioni
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=== L'incontro con il delfino ===
[[File:Portrait jeanne d'arc.jpg|thumb|left|upright=0.7|Ritratto [[Agiografia|agiografico]] di Giovanna d'Arco]]
Senza neppure avvisare i suoi genitori<ref name="Cremisi 81">{{Cita|Cremisi, 2000|p. 81 (Secondo interrogatorio complementare, lunedì 12 marzo, nella prigione di Giovanna)}}.</ref>, Giovanna partì da Vaucouleurs il
Presentandosi a Carlo, dopo due giorni di attesa, nella grande sala del castello, durante un'assemblea imponente e alla presenza di circa trecento nobili, Giovanna gli si avvicinò senza indugio e si inginocchiò dicendo: «Nobilissimo signor Delfino». Carlo, fingendosi stupito, indicò il [[Carlo I di Borbone|conte di Clermont]] - che si era vestito con abiti regali proprio per mettere alla prova la contadinella - dicendo: «È questo il re». Giovanna continuò imperterrita a rivolgersi a Carlo, affermando che «il re di Francia è il Re dei Cieli»<ref>{{Cita|Bogliolo, 2000|p. 75}}.</ref><ref>{{Cita|Cardini, 1999|pp. 45-47}}.</ref>, e di essere stata inviata da Dio per portare soccorso a lui e al suo reame<ref>{{Cita|Pernoud, 1969|p. 110}}.</ref>. Tuttavia il Delfino, non fidandosi ancora completamente di lei, la sottopose a un primo esame in materia di [[fede]] nella stessa Chinon, dove la ragazza fu ascoltata da alcuni ecclesiastici di chiara fama, fra cui il [[Diocesi di Castres|vescovo di Castres]], confessore dello stesso Carlo.
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