Giovanna d'Arco: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎La consacrazione del Re a Reims: Elimino frase in nota sull'assolutismo monarchico (non contestualizzata)
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
→‎L'incontro con il delfino: Data partenza da Vaucouleurs
Etichette: Annullato Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 95:
=== L'incontro con il delfino ===
[[File:Portrait jeanne d'arc.jpg|thumb|left|upright=0.7|Ritratto [[Agiografia|agiografico]] di Giovanna d'Arco]]
Senza neppure avvisare i suoi genitori<ref name="Cremisi 81">{{Cita|Cremisi, 2000|p. 81 (Secondo interrogatorio complementare, lunedì 12 marzo, nella prigione di Giovanna)}}.</ref>, Giovanna partì da Vaucouleurs il 2213 febbraio [[1429]]<ref> Boissonade, "Une étape capitale de la mission de Jeanne d'Arc" su http://stejeannedarc.net</ref>diretta a Chinon, accompagnata da un manipolo guidato da un corriere reale, Colet de Vienne, e composto da Jean de Metz e [[Bertrand de Poulengy]], uomini di fiducia di Robert de Baudricourt, seguiti ciascuno da un proprio servitore, e da Richard Larcher, anch'egli soldato al servizio del capitano di Vaucouleurs. Il piccolo drappello percorse una non facile via fra territori contesi, giungendo al [[castello di Chinon]] all'inizio del mese di marzo. Il fatto di essere scortata dagli uomini di un capitano fedele al Delfino probabilmente giocò non poco a favore dell'incontro con quest'ultimo<ref>{{Cita|Pernoud-Clin, 1987|pp. 36-39}}.</ref>.
 
Presentandosi a Carlo, dopo due giorni di attesa, nella grande sala del castello, durante un'assemblea imponente e alla presenza di circa trecento nobili, Giovanna gli si avvicinò senza indugio e si inginocchiò dicendo: «Nobilissimo signor Delfino». Carlo, fingendosi stupito, indicò il [[Carlo I di Borbone|conte di Clermont]] - che si era vestito con abiti regali proprio per mettere alla prova la contadinella - dicendo: «È questo il re». Giovanna continuò imperterrita a rivolgersi a Carlo, affermando che «il re di Francia è il Re dei Cieli»<ref>{{Cita|Bogliolo, 2000|p. 75}}.</ref><ref>{{Cita|Cardini, 1999|pp. 45-47}}.</ref>, e di essere stata inviata da Dio per portare soccorso a lui e al suo reame<ref>{{Cita|Pernoud, 1969|p. 110}}.</ref>. Tuttavia il Delfino, non fidandosi ancora completamente di lei, la sottopose a un primo esame in materia di [[fede]] nella stessa Chinon, dove la ragazza fu ascoltata da alcuni ecclesiastici di chiara fama, fra cui il [[Diocesi di Castres|vescovo di Castres]], confessore dello stesso Carlo.