Tumulto dei Ciompi: differenze tra le versioni
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=== La rivolta del 20 luglio 1378 ===
Come raccontano i cronisti, la settimana che precedette il tumulto, a Firenze regnava una calma apparente.<ref>{{cita|Rodolico, 1945|p. 101}}.</ref> Il 19
Sebbene l'interrogatorio si fosse tenuto in segretezza, un orologiaio di nome Niccolò, in quel momento presente a palazzo per riparare l'orologio comunale, sentì tutto e appena ebbe occasione di rientrare a casa, all'alba del 20 giugno, andò per le strade di Firenze a gridare a tutti che i Priori stavano ammazzando gli arrestati, invitando quindi la "cattiva gente" (ossia il popolo) ad armarsi per difendersi o sarebbero stati tutti uccisi.<ref>{{cita|Rodolico, 1945|pp. 107-108}}.</ref><ref>{{cita|Barbero, 2023|pp. 62-63}}.</ref> Fu questa la scintilla che fece scattare la rivolta: le campane delle chiese iniziarono a suonare a martello e il popolo minuto accorse nell'attuale [[Piazza della Signoria]] in armi; un anonimo cronista raccontò «E furono in sulla Piazza dei Signori e dissono "O voi ci rendete costoro, o noiv'arderemeo nel Palagio" Il popolo minuto gridava "Viva il popolo e le Arti"».<ref>{{cita|Rodolico, 1945|p. 108}}.</ref>
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