Victor Rutenburg: differenze tra le versioni

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Nacque in una famiglia di insegnanti di lingue e letteratura. Dopo aver frequentato l'istituto pedagogico di Dnepropetrovsk si iscrisse all'[[Università di Leningrado]] dove ebbe come maestri eminenti medievisti sovietici. Per via del suo interesse nello studio dell'[[esperanto]], nel 1938 venne arrestato durante le [[grandi purghe]] volute da [[Iosif Stalin]] e tenuto in carcerazione preventiva per quasi un anno. Nel 1940 si laureò ed entrò nel corso di perfezionamento in storia del [[medioevo]].<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Viktor Ivanovic Rutenburg|autore1=Elena Bernadskaja|autore2=Elena Bernaskaja|autore3=Mark Petrov|autore4=Renato Risaliti|rivista=Archivio Storico Italiano|volume=151|numero=3 (557)|data=luglio-settembre 1993|pagine=717-729|editore=Casa Editrice Leo S. Olschki s.r.l.|jstor=26220128}}</ref>
 
Allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] venne arruolato nell'esercito prestandovi servizio dal 22 giungo 1941 al 7 febbraio 1046. Terminato il conflitto fece ritorno a [[Leningrado]] come ricercatore per l'università entrando a far parte del corpo docenti a partire la 1950. Nel 1959 conseguì il dottorato con una tesi riguardate "''I movimenti popolari nelle città d'Italia''".<ref name=rel>{{cita web|url=https://relstud-hist.spbu.ru/en/articles/en-rutenburg-kopejkin-viktor-ivanovic|titolo=Rutenburg Victor|lingua=en|accesso=25 marzo 2024|editore=The Study of Religion in Russia in the 18° - first half of the 20° cent.}}</ref>
 
Scrisse opere su alcuni dei più importanti protagonisti del [[Rinascimento]], come [[Machiavelli]], concentrandosi in particolare alle questioni economiche e all'influenza della religione sulla società rinascimentale e sul pensiero [[umanesimo|umanistico]].<ref name=rel/>