Osman I: differenze tra le versioni
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Osman aveva uno stretto legame col mistico sufi Edebali, di cui sposò la figlia.
Cronache successive elaborarono una sorta di "romanzo" che spiegasse le ragione di tale legame in un sogno profetico avuto da Osman mentre soggiornava nella casa di Edebali, dando vita a un poema noto come "''Sogno di Osman''"<ref name="ReferenceA" />
Dalla versione del XV secolo di [[Aşıkpaşazade]]:<ref>{{Cita libro|cognome=Finkel |nome=Caroline |titolo=Osman's Dream: The Story of the Ottoman Empire, 1300-1923 |url=https://archive.org/details/osmansdreamstory0000fink |editore=Basic Books |anno=2005 |p=[https://archive.org/details/osmansdreamstory0000fink/page/2 2]}}, citing {{Cita libro|cognome=Lindner |nome=Rudi P. |titolo=Nomads and Ottomans in Medieval Anatolia |anno=1983 |url=https://archive.org/details/nomadsottomansme00lind |editore=Indiana University Press |città=Bloomington |data=1983 |isbn=0-933070-12-8 |p=[https://archive.org/details/nomadsottomansme00lind/page/37 37]}}</ref>
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Impressionato dai suoi recenti successi, il sultano selgiuchide [[Kayqubad III]] nominò Osman "''Ḥaḍrat ʻUthmān ghāzī marzubān 'Âli Jâh ʻUthmān Shāh''" (onorevole conquistatore e guardiano del confine Osman Shāh)<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20200406221504/https://download-date-history-pdf-ebooks.com/28124-free-book|titolo=📖 حصريا قراءة كتاب الدولة العثمانية دولة إسلامية مفترى عليها جزء1 أونلاين PDF 2020|data=6 aprile 2020}}</ref>, confermò la sua sovranità su tutte le terre conquistate, a cui aggiunse Eskişehir e İnönü, e lo esentò da tutte le tasse e i tributi. Inviò anche un notevole carico di doni, che includevano: uno stendardo da guerra in stoffa d'oro, un tamburo da guerra ''[[mehter]]'', un ''[[Tugh|tuğ]]'', una nappa e una spada d'oro, una sella e 100.000 [[dirham]]<ref name=":23" /><ref>{{Cita libro|nome=Ahmed|cognome=Akgunduz|titolo=Al-Dawlah al-Othmaniyyah al-Majhûlah|url=https://books.google.com/books?id=PsPMAgAAQBAJ&q=%D8%B9%D8%AB%D9%85%D8%A7%D9%86&pg=PT28|data=2008|editore=IUR Press|lingua=ar|p=46|ISBN=978-975-7268-39-0}}</ref>. Infine, riconobbe a Osman il diritto a essere nominato nella ''khuṭbah'' e di coniare monete a suo nome<ref name=":32">{{Cita libro|titolo=قيام الدولة العثمانية لعبد اللطيف عبد الله بن دهيش|url=http://archive.org/details/hichamnedromi_gmail_20171106|accesso=|pp=26-27}}</ref>, riconoscendolo quindi come sultano in tutto tranne che nel titolo<ref name=":36">{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20190509154112/https://docs.google.com/file/d/0BwSf_0bx00XdUEl6UHJ3VTJ1N2s/edit|titolo=تاريخ الدولة العلية العثمانية ) محمد فريد بك.pdf - Disk Google|data=9 maggio 2019|p=118-122}}</ref>.
La tradizione vuole che dal dono del ''mether'' a Osman nacque il rito di innalzare lodi al sultano ogni volta che l'esercito suonava i tamburi<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Abeer|cognome=Bakri|titolo=
=== Conquista di Bilecik, Yarhisar e İnegöl ===
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==Personalità==
[[File:Osman I miniature by Nakkaş Osman.jpg|thumb|sinistra|Miniatura ottomana di Osman e la sua corte]]
Nell'ambito della storiografia ottomana, Osman è descritto solitamente in maniera [[Agiografia|agiografica]] come un "semi-santo"<ref name=":10">{{Cita libro|nome=E.|cognome=Ihsanoglu|titolo=History of the Ottoman state, society and civilization: in 2 volumes|anno=2006|editore=Eastern Literature|p=6|volume=Vol.1}}</ref>, ed è fortemente connesso a una sorta di "[[Mito cosmogonico|mito della creazione]]" turco, tanto da essere indicato fra gli ottomani come l'equivalente di [[Romolo]] per i [[Civiltà romana|romani]]<ref name=":
È spesso sottolineato il suo carisma e le sue abilità di leadership, che usò per riunire tutte le tribù locali in un'unica confederazione il cui nome con cui furono noti e che poi passò all'Impero, al suo popolo e alla sua dinastia regnante, "ottomani" o "osmaniti", è un esplicito omaggio a Osman, in linea con la tradizione di nominare la tribù in onore del suo leader più eminente<ref name=":10" />.
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