Guerra civile in Nigeria: differenze tra le versioni

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Dal [[1968]] la guerra conobbe un momento di stallo. I nigeriani fecero progressi fra aprile e giugno, conquistando [[Port Harcourt]] il 19 maggio e stringendo ulteriormente il cerchio attorno al Biafra. Il protrarsi del blocco, unito alle incursioni dei nigeriani nelle fattorie del Biafra, portò a un disastro umanitario, con innumerevoli morti per fame fra i civili del Biafra. Le immagini dei bambini gravemente [[denutrizione|denutriti]] del Biafra fecero il giro del mondo e i leader del Biafra iniziarono a chiedere aiuto ai paesi stranieri contro quello che definirono un vero e proprio [[genocidio]].
 
Molti volontari organizzarono voli in Biafra, spezzando il blocco aereo per portare medicine e cibo. La Nigeria sostenne che il governo del Biafra stava assoldando [[mercenario|mercenari]] stranieri per prolungare il conflitto. Ai propri volontari, la [[Croce Rossa]] chiesechiecaase di firmare una dichiarazione di neutralità; fra coloro che firmarono c'era [[Bernard Kouchner]], in seguito fondatore di [[Medici senza frontiere]].
 
I volontari furono in più occasioni attaccati dall'esercito nigeriano e portarono all'estero la propria testimonianza sulle condizioni disastrose in cui volgeva il popolo del Biafra. Kouchner, in particolare, finì per attaccare la stessa Croce Rossa, sostenendo che fosse troppo indecisa nel condannare l'operato dell'esercito e del governo nigeriano. Nel frattempo, il Biafra cercava strenuamente di mantenere la propria posizione sotto la pressione militare nigeriana. In occasione del suo ultimo intervento pubblico prima della fine della guerra, Ojukwu dichiarò: