Chiesa di San Pietro a Majella: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichetta: Annullato
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Annulla Annullato
Riga 89:
La prima cappella a destra dell'abside conserva opere di [[Giovanni da Nola]] e di [[Onofrio De Lione]]: del primo sono un altare con bassorilievo della ''Deposizione'' e una scultura raffigurante ''San Sebastiano'' collocati nella parete frontale; del secondo sono invece gli affreschi nella volta e nelle pareti laterali dove sono a sinistra il ''San Cristoforo da Padova con l'ostia e la muta'' e a destra il ''San Francesco di Paola davanti ai Reali d'Aragona mentre spezza una moneta dalla quale sprizza sangue'' datato 1643, mentre le scene del soffitto raffigurano la ''Madonna'', ''San Domenico'', ''Giovanni Battista'' e ''San Francesco''.<ref name=T193/> La seconda cappella a destra dell'abside è la cappella Leonessa e ospita un grande ciclo di affreschi databili tra il 1355 e il 1360 di ignoto autore, identificato per convenzione con il nome di [[Maestro della cappella Leonessa]], riprendenti le ''Storie di san Martino'' nelle fasce superiori delle pareti, figure di ''busti di santi'' in quelle inferiori e altri ''santi'' e ''dottori della chiesa'' tra gli spicchi della volta a crociera; la cappella conserva inoltre nelle pareti laterali anche due grandi stemmi marmorei, uno della famiglia Leonessa e l'altro della famiglia Petra.<ref name=T193/>
 
La prima cappella a sinistra dell'abside (cappella Petra) ospita nelle due pareti laterali i monumenti funerari di [[Domenico Petra]], avvocato e uditore nelle provincie di Chieti e Trani, e [[Vincenzo Petra]], terzo barone di Vastogirardi e signore di Caccavone, entrambi opere di [[Lorenzo Vaccaro]]; oltre al pavimento maiolicato di epoca aragonese, dove sono poste due lapidi di cui una del 1739 ad [[Isabella Altemps]] dei duchi di [[Gallese (Italia)|Gallese]], moglie del [[duca Nicola Petra]], la cappella è anche caratterizzata da un affresco della metà del Trecento raffigurante la ''Madonna del Soccorso''.<ref name=T194/> Segue la seconda cappella a sinistra dell'abside, cappella StaibanoPipino, composta da un pavimento in mattonelle maiolicate, dal ''monumento funebre a PaoloGiovanni StaibanoPipino da Altamura'', opera di artista[[Paolo sconosciutoSalbana]], e da affreschi alle pareti con ''Storie della Maddalena''.<ref name=T194/> Gli affreschi, attentamente studiati per la prima volta da [[Ferdinando Bologna]] nel 1969, sono caratterizzati da un impianto di tendenza giottesco-masiana e rivelano la presenza di un artista aggiornato alla lezione plastica e coloristica del [[Giotto]] più tardo, cioè quello della [[basilica inferiore di San Francesco d'Assisi]]. L'autore degli affreschi è stato identificato da Bologna con l'anonimo [[Maestro di Giovanni Barrile]] attivo a [[Napoli]] nella cappella Barrile a [[Basilica di San Lorenzo Maggiore|San Lorenzo Maggiore]]. Il ciclo di affreschi potrebbe essere stato realizzato, secondo lo studioso, in una data precedente il 1356, anno della morte del possibile committente [[FamigliaGiovanni Staibano]].Pipino Inda questa cappella si possono osservare oltre al busto di Paolo Staibano Seniore, patrizio di Scala e Napoletano, figlio di Giovan Nicola e Margherita De Curtis (in alto sopra il busto vi è lo stemma partito tra le due famiglie), le cui spoglie mortali sono state qui riposte, in quanto giuresconsulto, giudice della gran corte della Vicaria, uditore delle province di Principato e Basilicata, consigliere del S.R.C. ed autore di vari testi di diritto, alcuni stampati qualche decennio dopo dal nipote Paolo Staibano Juniore. Vi sono inoltre due grandi lapidi in cui sono riportati gli uomini più illustri della famiglia Staibano e sul pavimento, all'ingresso della cappella, la tomba di Fabrizio Staibano, fratello maggiore di Paolo, anch'egli giuresconsulto e regio uditore nelle province di Calabria, patrizio di Scala e nobile Napoletano, commissario generale degli esuli delle province napoletane ai tempi della spedizione di [[LepantoAltamura]] nel 1567. Successivamente fu nominato rappresentante del Re di Spagna per la [[battaglia di Lepanto]] contro i turchi dove morì a 31 anni nel 1572.
 
== Monastero ==