Monte Argentario: differenze tra le versioni

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=== Lingue e dialetti ===
I termini e modi di dire sono comuni al [[dialetto toscano]], parlato sia nell'entroterra che lungo la costa, ma la maggioranza dei cittadini residenti a Monte Argentario figura tra i più ancorati ad una specifica tradizione [[Lingua vernacolare|vernacolare]]
[[File:Dialetti italiani viterbo.jpg|thumb|Mappa dei [[Dialetti della Tuscia viterbese|dialetti della Tuscia]], facenti parte del gruppo dei [[dialetti italiani mediani]].]]
Il dialetto parlato nell'area dell'Argentario appartiene al sottogruppo occidentale dei [[Dialetti della Tuscia viterbese#Diffusione e classificazione|dialetti della Tuscia]], facenti parte del gruppo dei [[dialetti italiani mediani]]. Nella pronuncia delle parole si tende ad allungare la [[vocale tonica]], vengono troncate le desinenze verbali del modo [[infinito (modo)|infinito]] (es: ''devo andà a mangià'', ''vado a giocà''), come nel [[romanesco|dialetto romano]]. Alcuni termini e modi di dire sono comuni al dialetto toscano, parlato sia nell'entroterra che lungo la costa, ma la maggioranza dei cittadini residenti a Monte Argentario figura tra i più ancorati alla tradizione [[Lingua vernacolare|vernacolare]].
 
Anche il modo di parlare della popolazione giovanile è stato analizzato ed inserito in un progetto di ricerca sul linguaggio e la cultura dei giovani, intrapreso dal Dipartimento di Studi italianistici dell'Università di Pisa, nell'ambito del corso di Storia e Didattica della lingua italiana.<ref>[http://web.comune.grosseto.it/comune/fileadmin/eccellenze/Elena%20Dalmazi/Giovani%20Ingegni%20e%20Magnifiche%20Eccellenze_pdf.pdf Giovani Ingegni e Magnifiche Eccellenze: Provincia di Grosseto]</ref> Ogni espressione o [[polirematica]] offerta come risposta dai ragazzi è andata ad arricchire il database elettronico BaDaLì.<ref>[http://dblg.humnet.unipi.it/dblg/index.htm BaDaLì] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140510190834/http://dblg.humnet.unipi.it/dblg/index.htm |data=10 maggio 2014 }}</ref> Tra i termini ancora usati nel vernacolo santostefanese possiamo citare alcuni esempi: ''zaccandrella'' (allegra merenda); ''spronchise'' (cappotto buono); ''sanguzzata'' (tuffo in mare). Alcune inflessioni derivano dalla lingua castigliana.<ref>{{Cita web |url=http://opac.bncf.firenze.sbn.it/opac/controller.jsp;jsessionid=00BCF2F9FAF710C2077D709B7C3E6DC0?action=notizia_view&notizia_idn=cfi0295051&query_action=search_byautorefilter&query_filterterm=categoria%3Ali&query_position=5&query_maxposition=14&query_orderby=&query_filterterm=categoria%3Ali&query_querystring_1=CFIV019579&query_fieldname_1=vidtutti |titolo=Reliquie di lingua castigliana nell'odierno dialetto di Porto S. Stefano / Pietro Fanciulli |accesso=12 settembre 2014 |dataarchivio=12 settembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140912224845/http://opac.bncf.firenze.sbn.it/opac/controller.jsp;jsessionid=00BCF2F9FAF710C2077D709B7C3E6DC0?action=notizia_view&notizia_idn=cfi0295051&query_action=search_byautorefilter&query_filterterm=categoria%3Ali&query_position=5&query_maxposition=14&query_orderby=&query_filterterm=categoria%3Ali&query_querystring_1=CFIV019579&query_fieldname_1=vidtutti |urlmorto=sì }}</ref>