Panagiōtīs Dagklīs: differenze tra le versioni

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Nel tardo 1914 Danglìs lasciò l'esercito e si dedicò alla politica, venendo eletto al [[Parlamento Ellenico|parlamento nazionale]] nel 1915 come rappresentante di [[Giannina]] per il partito liberale di [[Eleutherios Venizelos]]<ref>Panayiotis J. Vatikiotis, ''Popular autocracy in Greece, 1936-41: a political biography of general Ioannis Metaxas'', Frank Cass, 1998, p. 67. ISBN 978-0-7146-4869-9.</ref>. Nel 1916 esplosero in Grecia le tensioni tra il primo ministro Venizelos, favorevole alla partecipazione del paese alla [[prima guerra mondiale]] a fianco degli [[Alleati della prima guerra mondiale|Alleati]], e il re Costantino, favorevole invece a un'alleanza con la [[Germania]]: con l'appoggio degli Alleati, Venizelos diede vita ad un governo provvisorio a Salonicco, retto da un [[triumvirato]] composto anche dall'[[ammiraglio]] [[Pavlos Koundouriotis]] e dallo stesso Danglìs, che ricoprì la carica di ministro della guerra. Dopo la deposizione di Costantino nel 1917 e l'entrata in guerra della Grecia, Danglìs assunse il comando in capo di tutte le forze greche, carica che mantenne fino alla fine delle ostilità quando lasciò nuovamente la carriera militare per ritornare al suo incarico di parlamentare; nel 1921, dopo l'auto-esilio di Venizelos, fu eletto alla presidenza del partito liberale greco.
 
Panaghiotis Danglìs morì il 9 marzo 1924 ad Atene, all'età di 71 anni.
 
==Onorificenze==