Camuffamento militare: differenze tra le versioni

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Se le modalità di camuffamento sono teoricamente illimitate, la pratica sul campo impone delle limitazioni che devono tener conto delle condizioni atmosferiche e della necessità di muoversi e fare fuoco.<ref name=Brayley/> Se non vi sono particolari motivazioni, inoltre, il camuffamento può essere abbandonato del tutto: durante le ultime fasi della [[seconda guerra mondiale]] ad esempio le [[United States Army Air Forces|forze aeree dell'esercito degli Stati Uniti]] rinunciarono a camuffare gli aerei a causa dell'ormai inesistente reazione da parte della [[Aereo da caccia|caccia]] tedesca, mentre nella [[guerra di Corea]] alcuni aerei volarono senza vernice, lasciando quindi esposto il metallo con cui erano costruiti, per ridurre la [[resistenza fluidodinamica]] e il peso.<ref name=StealthWarplanes/>
 
Ogni terreno necessita di un particolare schema di camuffamento,<ref name=US-Army>{{cita web|url=http://www.ar15.com/content/manuals/FM21-76_SurvivalManual.pdf|titolo=FM 21 - 76 US Army Survival Manual|editore=U.S. Department of the Army|formato=PDF|accesso=17 marzo 2013}}</ref> la cui efficacia dipende dal [[contrasto]] e dai toni dei colori usati. Forti contrasti e linee dirompenti sono ottime per ambienti di foresta dove dominano le ombre e i giochi di luce, mentre bassi contrasti sono più adatti ai terreni aperti e con poche ombre.<ref>{{cita web|url=http://www.scribd.com/doc/19823845/Photosimulation-Camouflage-Detection-Test|titolo=Photosimulation Camouflage Detection Test|operasito=scribd.com|lingua=en|accesso=17 marzo 2013|data=giugno 2009}}</ref> Dal momento che le unità militari possono muoversi in diversi ambienti nello stesso giorno (foresta, città ecc.), gli eserciti del mondo hanno pensato a delle uniformi in grado di adattarsi a diversi scenari bellici, generalmente contemplando due tipi di mimetismo per le uniformi: foresta/giungla e deserto.<ref name=Brayley/> Esistono anche mimetizzazioni "stagionali" da applicare sopra l'uniforme "normale", oppure uniformi concepite appositamente per la stagione invernale; durante la seconda guerra mondiale le [[Waffen-SS]] avevano tenute ''double face'' estive/autunnali con la possibilità di aggiungervi mimetiche per l'inverno.<ref name=Peterson>{{cita|Peterson 2001|p. 64|harv=s}}.</ref>
 
Nel 2004 gli Stati Uniti introdussero una mimetica universale per tutti gli ambienti, la ''[[Universal Camouflage Pattern]]'' (UCP), ritirata tuttavia dopo alcuni anni a causa della sua bassa efficacia.<ref>{{cita web|url=http://defense.aol.com/2012/06/25/army-drops-universal-camouflage-after-spending-billions|titolo=Army Drops Universal Camouflage After Spending Billions|autore=Sydney J. Freedberg Jr.|data=25 giugno 2012|operasito=defense.aol.com|lingua=en|accesso=17 marzo 2013}}</ref> Per contro, come esempio di mimetica estremamente specifica, durante la [[guerra fredda]] le truppe britanniche a [[Berlino]] applicarono ai loro veicoli la "''Berlin camo''", caratterizzata da forme quadrate di varie tonalità di grigio per meglio occultare i mezzi sullo sfondo delle costruzioni dell'ex capitale tedesca.<ref>{{cita web|url=http://www.emlra.org/index.php/articles/berlin-brigade-urban-paint-scheme|titolo=ELMRA Articles - Berlin Brigade Urban Paint Scheme|operasito=emlra.org|lingua=en|accesso=17 marzo 2013|autore=Wayne Davies}}</ref>
 
[[File:Finnish-artillery-76k02-1902-winterwar.png|thumb|Artiglieria finlandese durante la [[guerra d'inverno]] con un'improvvisata mimetica invernale]]
 
===Movimento===
Gli schemi mimetici producono nei soggetti fermi un [[criptismo]] maggiore rispetto alle tinte unite, mentre il loro effetto è minore nel caso di soggetti in movimento.<ref name=US-Army/><ref>{{cita|Arts & Decoration||harv=s}}.</ref> Durante la seconda guerra mondiale i soldati angloamericani scoprirono che indossando una semplice uniforme verde in movimento era più difficile essere individuati che indossando una divisa da combattimento in schema mimetico. Dopo la fine della guerra, gran parte delle nazioni scelse di abbandonare gli schemi mimetici.<ref name=Brayley/> Alcune, come l'[[Austria]] e [[Israele]], non le adottano a tutto il 2012.<ref>{{cita web|url=http://www.bundesheer.at/abzeichen/anzug.shtml|titolo=Die Uniform|lingua=de|operasito=bundesheer.at|accesso=17 marzo 2013}}</ref><ref>{{cita|Katz, Volstad 1988|p. 64|harv=s}}.</ref> Seguendo questa linea di pensiero, si tende a ricoprire gli aerei moderni con della vernice monocolore grigia, sia nelle superfici laterali, sia in quelle superiori ed inferiori.<ref name=StealthWarplanes>{{cita|Richardson 2001||harv=s}}.</ref>
 
=== Scala degli schemi e digitalizzazione ===
A seconda delle dimensioni dell'oggetto da camuffare, occorre utilizzare uno schema mimetico con un'appropriata [[scala di rappresentazione]]: persone e piccoli veicoli militari vogliono schemi in piccola scala, più efficaci sulle distanze medio-corte, mentre per veicoli di dimensioni maggiori si usano schemi in grande scala, per renderli meno visibili da lontano.<ref name="Dual-Tex">{{cita web|url=http://www.uniteddynamics.com/dualtex/|titolo=Dual Texture - U.S. Army digital camouflage|autore=Guy Cramer|operasito=uniteddynamics.com|lingua=en|accesso=17 marzo 2013}}</ref>
 
Durante la seconda guerra mondiale il tedesco Johann Georg Otto Schick, dal 1935 direttore del nuovo dipartimento camuffamento, disegnò alcuni schemi mimetici per le Waffen-SS combinando nello stesso schema elementi micro e macro.<ref name=Peterson/> Le [[Bundeswehr|forze armate tedesche]] ripresero l'idea negli anni settanta introducendo lo schema mimetico denominato "''[[Flecktarn]]''", contraddistinto da piccole macchie dai contorni sfumati (attenuando quindi gli elementi in scala più grande) che rendono il soldato più difficile da individuare.<ref>{{cita web|url=http://www.kamouflage.net/camouflage/00068.php|autore=Brad Turner|titolo=1938 amoeba pattern, green base|lingua=en|operasito=kamouflage.net|accesso=17 marzo 2013}}</ref> Nei fatti le mimetiche [[pixel]]late hanno preceduto il [[CAD|disegno tecnico assistito dall'elaboratore]] di molti anni, venendo studiate addirittura nel 1944 o nel 1945 in [[Unione Sovietica]], dove vennero condotti esperimenti culminati nello schema pixellato "TTsMKK" (''TryokhTsvetniy Maskirovochniy Kamuflirovanniy Kombinezon'' – divisa per il travestimento a tre colori – verde oliva, sabbia e nero).<ref>{{cita web|url=http://www.kamouflage.net/camouflage/00070.php|titolo=1944/45 3-colour deceptive camouflage pattern|operasito=kamouflage.net|lingua=en|accesso=17 marzo 2013}}</ref> Negli USA l'interesse per le divise pixellate cominciò, senza troppo successo, negli anni settanta per merito dell'ufficiale dell'[[United States Army|esercito]] Timothy R. O'Neill, il quale suggerì che schemi costituiti da quadrati colorati fossero più efficienti di altre mimetizzazioni.<ref name=Gye>{{cita web|url=http://www.dailymail.co.uk/news/article-2164686/How-U-S-Army-spent-5BILLION-failed-pixel-camouflage--wanted-look-cooler-Marines.html|titolo=How U.S. Army spent $5BILLION on 'failed' pixel camouflage... because they 'wanted to look cooler than Marines'|operasito=dailymail.co.uk|accesso=17 marzo 2013|data=25 giugno 2012|autore=Hugo Gye|lingua=en}}</ref> Dal 1978 ai primi anni 1980, il [[2d Stryker Cavalry Regiment|2º reggimento di cavalleria corazzata]] statunitense di stanza in Europa, ha utilizzato un modello pixellato di camuffamento, ''Dual Texture'' (Dual-Tex), sui propri veicoli. Durante il 1979 e il 1980, l'[[Australian Army|esercito australiano]] ha invece sperimentato il Dual-Tex sui suoi elicotteri.<ref name="Dual-Tex"/> Attorno al 2000 la ''Flecktarn'' tedesca venne ripresa dal [[United States Marine Corps|corpo dei Marine statunitensi]] per dare vita alla [[MARPAT]] (''MARine PATtern'') e dall'[[Canadian Army|esercito canadese]] che creò la [[CaDPat]] (''CAnadian Disruptive PATtern''), che fu il primo ad introdurre una divisa da combattimento realizzata con l'ausilio dei computer (da cui il termine "digitale").<ref name="Hyperstealth">{{cita web|url=http://www.hyperstealth.com/CADPAT-MARPAT.htm|titolo=Digital Camouflage History|autore=Guy Cramer|operasito=hyperstealth.com|lingua=en|accesso=17 marzo 2013}}</ref> Il termine "digitale" viene anche accostato a divise non pixellate ma disegnate comunque al computer come la [[MultiCam]] statunitense o l'italiana in stile [[frattale]] "[[vegetato]]".<ref>{{cita web|url=http://www.strikehold.net/2010/04/04/making-sense-of-digital-camouflage/|titolo=Making Sense of Digital Camouflage|operasito=strikehold.net|lingua=en|accesso=17 marzo 2013}}</ref> Il camuffamento digitale è detto anche "''digicam''", dall'inglese per ''digital camouflage''.
 
Tuttavia, stando al brevetto della MARPAT, la digitalizzazione non contribuisce in sé per sé all'effetto camuffato, servendo unicamente come metodo per semplificare il design e facilitare la produzione di massa delle divise. Nonostante la loro crescente diffusione, i critici sostengono che il look pixellato ha una funzione prettamente estetica piuttosto che funzionale.<ref name=Gye/><ref>{{cita web|url=http://www.slate.com/articles/health_and_science/science/2012/07/camouflage_problems_in_the_army_the_ucp_and_the_future_of_digital_camo_.single.html|titolo=Lost in the Wilderness|data=5 luglio 2012|autore=Daniel Engber|lingua=en|accesso=17 marzo 2013}}</ref>
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[[File:K32 HMS Helsingborg Anchored-of-Gotska-Sandoen cropped.jpg|thumb|Una [[corvetta]] svedese [[classe Visby]] con il convenzionale camuffamento navale e un design [[Tecnologia stealth|stealth]] ]]
 
L'avvento dei [[radar]], dei [[sonar]] e di altri apparecchi in grado di individuare cose e persone dove l'occhio umano non sarebbe mai arrivato, ha fatto sì che fossero introdotte [[Tecnologia stealth|tecnologie stealth]] per eludere la sorveglianza dei nuovi "osservatori elettronici".<ref name=Stealth>{{cita|Rao, Mahulikar 2002|pp. 629–641|harv=s}}.</ref> Alcune navi e aerei sono stati progettati seguendo un design in grado di riflettere gli impulsi radar, facendo inoltre uso di [[Materiale radar-assorbente|materiali radar-assorbenti]].<ref name=Stealth/><ref>{{cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/3724219.stm|titolo=Stealth ships steam ahead|autore=Chris Summers|operasito=bbc.co.uk|lingua=en|data=10 giugno 2004|accesso=18 marzo 2013}}</ref> L'uso di [[Missile a guida infrarossa|missili a guida infrarossa]] ha dato un forte impulso a cercare un modo per ridurre la traccia di calore dei propulsori aeronautici, ad esempio dando agli [[Ugello di scarico|ugelli di scarico]] una forma in grado di disperdere velocemente il calore prodotto dal motore con l'aria fredda circostante,<ref>{{cita web|url=http://www.ausairpower.net/optical-warfare.html|titolo=Optical Warfare - The New Frontier|autore=Carlo Kopp|operasito=ausairpower.net|lingua=en|accesso=18 marzo 2013}}</ref> oppure posizionando gli scarichi dei motori nella parte superiore del velivolo in condotti ventilati<ref>{{cita web|url=http://science.howstuffworks.com/stealth-bomber3.htm|titolo=How Stealth Bombers Work|autore=Tom Harris|operasito=howstuffworks.com|lingua=en|accesso=18 marzo 2013}}</ref> (come avviene nel bombardiere statunitense [[Northrop-Grumman B-2 Spirit|B-2 Spirit]]).
 
Per ridurre il rumore sonoro i [[sommergibile|sommergibili]] moderni sono ricoperti con del materiale in grado di assorbire le onde generate dai sonar,<ref>{{cita|Zimmerman 2000|pp. 103–105|harv=s}}.</ref> alcuni elicotteri adottano accorgimenti per ridurre il rumore delle pale<ref>{{cita web|url=http://www.globalsecurity.org/military/systems/aircraft/mh-x.htm|titolo=MH-X Advanced Special Operations Helicopter|operasito=globalsecurity.org|lingua=en|accesso=18 marzo 2013}}</ref> mentre, di solito, per le uniformi si usano i bottoni normali al posto di quelli a pressione o del [[velcro]].<ref name=Brayley/>
 
Il camuffamento dall'olfatto è invece più raro.<ref>{{cita web|url=http://www.dtic.mil/cgi-bin/GetTRDoc?AD=ADA563309|titolo=Owning the Environment: Stealth Soldier — Research Outline|autore=Tomasz R. Letowski |data=maggio 2012 |operasito=dtic.mil|formato=PDF|lingua=en|accesso=18 marzo 2013}}</ref> Uno degli esempi più significativi di questo tipo di camuffamento è quello usato dai [[tiratore scelto|tiratori scelti]] che ricoprono la propria ''[[ghillie suit]]'' con fango o altro materiale atto a coprire l'odore della persona.<ref>{{cita|Plaster 1993||harv=s}}.</ref>
 
==Cenni storici==
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[[File:The Relief of Ladysmith by John Henry Frederick Bacon.jpg|thumb|Nel ''The Relief of Ladysmith'' di [[John Henry Frederick Bacon]] si notano le uniformi color cachi usate dalle forze britanniche nella [[seconda guerra boera]] ]]
 
L'espansione a macchia d'olio di fucili via via sempre più potenti e precisi non andò di pari passo con il camuffamento, soprattutto a causa dei conflitti, prettamente di natura coloniale, avvenuti dopo la fine delle guerre napoleoniche: non si reputò necessario introdurre efficaci camuffamenti da usare contro le popolazioni indigene, poco armate e facili da sconfiggere per gli eserciti europei. Nel 1846 comunque il [[Corps of Guides]] britannico di stanza in [[Impero Anglo-Indiano|India]] cominciò ad usare divise color [[cachi (colore)|cachi]], un marrone polveroso il cui termine deriva dalla parola [[Lingua urdu|urdu]]-[[Lingua hindi|hindi]] per "polvere".<ref>{{cita web|url=http://oxforddictionaries.com/view/entry/m_en_us1260871#m_en_us1260871|titolo=Definition of khaki in Oxford Dictionaries |operasito=oxforddictionaries.com|lingua=en|accesso=19 marzo 2013}}</ref> L'esempio venne seguito da altre unità britanniche impegnate a sedare i [[moti indiani del 1857]], che "sbiancarono" le loro uniformi che presero così una varietà di colori che andava dal grigio al marrone chiaro, passando per varie sfumature di bianco e, a volte, giungendo persino ad essere di color [[lavanda (colore)|lavanda]]. Tali improvvisate misure di camuffamento si diffusero rapidamente a tutte le truppe britanniche coloniali basate in India e, durante la [[prima guerra boera]] (1880-1881), anche a quelle del continente africano.<ref>{{cita|Barthorp 1988|pp. 24–37|harv=s}}.</ref> Nel 1896 il color cachi divenne il colore ufficiale delle divise delle truppe britanniche inviate fuori dall'Europa, mentre divenne standard in tutto l'esercito alla fine della [[seconda guerra boera]], nel 1902 (ufficialmente chiamato "''drab''", un termine che in [[Lingua inglese|inglese]] significa all'incirca "incolore"), applicato alla ''[[Service Dress (British Army)|Service Dress]]'' (divisa di servizio).<ref>{{cita|Myatt 1994||harv=s}}.</ref><ref>{{cita|Barthorp 1988|pp. 24–33|harv=s}}.</ref><ref>{{cita|Chappell 2003|p. 37|harv=s}}.</ref> Sempre nella seconda guerra boera i britannici si servirono dei [[Lovat Scout]], guardiacaccia scozzesi che introdussero la [[Ghillie suit|tuta Ghillie]], ritornata in uso per occultare i [[tiratore scelto|tiratori scelti]] nella prima guerra mondiale.<ref>{{cita|Pegler 2001|p. 18|harv=s}}.</ref>
 
Gli [[Stati Uniti d'America]], che avevano un'uniforme verde durante la [[guerra di secessione americana]] (1861-1865), si affrettarono a seguire i britannici, adottando il colore cachi in quello stesso 1902. Nel 1908 anche l'[[Impero russo]] segui in parte questo cambiamento. Il [[Regio Esercito]] italiano inizialmente utilizzò il color grigio-verde per le truppe [[Alpini|alpine]] dal 1906 e solamente nel 1909 estese questo colore a tutto l'esercito. L'[[Impero tedesco]] ha adottato il colore "''feldgrau''" (grigio campo) nel 1910. Allo scoppio della prima guerra mondiale, nel 1914, solo la Francia non aveva seguito l'esempio delle altre nazioni.<ref>{{cita|Showalter 2004|p. 148|harv=s}}.</ref>
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[[File:Popular Science Sep 1918 p335 - WWI camouflage.jpg|thumb|upright|Esempio di camuffamento durante la prima guerra mondiale, da una stampa statunitense del 1918]]
 
La [[prima guerra mondiale]] fu il primo conflitto industriale su grande scala combattuto con armi moderne. Le dure condizioni di vita dei soldati al [[fronte occidentale (1914-1918)|fronte occidentale]] spinsero alla fine anche la Francia ad adottare una nuova divisa.<ref name=Crowdy>{{cita|Crowdy 2007|p. 149|harv=s}}.</ref> In precedenza le divise francesi, nelle fasi iniziali della Grande Guerra, erano di colore rosso vivo (''Garance'') e blu.<ref name="Willmott2003p53">{{cita|Willmott 2003|p. 53|harv=s}}.</ref> Un tentativo di introdurre un'uniforme mimetica avvenne nel 1911, ma incontrò una forte opposizione in quanto i pantaloni rossi erano visti come un simbolo della dottrina militare francese. [[Eugène Étienne]], ex ministro della guerra, espresso il proprio disaccordo con l'idea del camuffamento delle divise: « Abolire i pantaloni rossi? Mai! la Francia ha pantaloni rossi ».<ref name=Crowdy/> Per quanto riguarda invece i [[chepì]] rossi, furono invece coperti con appositi teli<ref>{{cita|Willmott 2003|pp. 53-59|harv=s}}.</ref> e grazie all'esperienza acquisita durante la guerra, venne introdotta una nuova uniforme grigio-azzurra<ref name=Crowdy/> e successivamente anche una divisa mimetica chiamata "Léopard", su disegno del soldato pittore Louis Guingot.<ref>{{Cita web| url=http://www.ec-lorraine.com/ginguot/camouf/guincam.html| titolo= çìart de l'invisible| lingua=fr |operasito= ec-lorraine.com| accesso=20 marzo 2013}}</ref>
 
L'uso di [[mitragliatrice|mitragliatrici]] e di artiglieria a lungo raggio comportò la necessità di dover camuffare anche veicoli e postazioni fisse, oltre che l'artiglieria stessa.<ref name=Britannica/> Cannoni e [[Obice|obici]] vennero presto ricoperti con vernici che ne nascondessero il più possibile la forma, mentre le postazioni di osservazione in acciaio vennero camuffate come se fossero degli alberi.<ref>{{cita web|autore=Claire Le Thomas|url=http://www.histoire-image.org/pleincadre/index.php?i=798|titolo=Cubisme et camouflage|lingua=fr|operasito=histoire-image.org|accesso=20 marzo 2013}}</ref> Le truppe specializzate, in particolare i [[tiratore scelto|tiratori scelti]], furono fornite di speciali divise fatte a mano ([[Ghillie suit|tute ghillie]] – ''ghillie suit'') che utilizzavano veli a motivi geometrici per coprire la testa e il fucile, utilizzate originariamente in Scozia dalle guardie anti-bracconaggio<ref>{{cita|Forbes 2009|pp. 102-103|harv=s}}.</ref> ma considerate effeminate e disprezzate fino alla fine del XIX secolo.<ref name=pastiche>{{cita web|url=http://bobolinkbooks.googlepages.com/royr.behrens |titolo=A Chronology of Camouflage: A Pastiche in a Bouillabaisse |editore=International Camouflage Conference, University of Northern Iowa |lingua=en |data=22 aprile 2006 |accesso=20 marzo 2013}}</ref>
 
L'[[Aviazione nella prima guerra mondiale|entrata in scena degli aerei]] significò, per le truppe di terra, doversi nascondere anche dai [[Aereo da ricognizione|ricognitori]] in cielo, ma a loro volta anche gli aerei dovettero essere camuffati quando non erano in volo. Nel 1917 l'Impero tedesco creò uno schema mimetico dirompente con motivi romboidali (''Lozenge''), presto esteso a tutti gli [[Imperi centrali]], con cui mimetizzare gli aerei.<ref name=Boucher>{{cita web|url=http://www.wwiaviation.com/lozenge.html|titolo=German Lozenge Camoflage|operasito=wwiaviation.com|lingua=en|accesso=20 marzo 2013}}</ref> Un simile schema mimetico dirompente, il ''Buntfarbenanstrich 1918'', venne adottato nel 1918 per i [[carro armato|carri armati]] e per gli ''[[Stahlhelm]]'', gli elmetti dei soldati.<ref>{{cita web|url=http://www.antique-photos.com/en/unidatabase/german-empire/75-stahlhelm.html|titolo=German steel helmets|operasito=antique-photos.com|lingua=en|accesso=20 marzo 2013}}</ref>
 
==== Ruolo degli artisti ====
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La [[psicologia della Gestalt]] influenzò lo sviluppo del camuffamento, in quanto ci si domandava come fosse possibile che non si vedesse nulla. Anche alcuni movimenti artistici contemporanei, come il [[post-impressionismo]], il [[Fauves|fauvismo]] francese, il [[cubismo]], il [[vorticismo]] e l'[[impressionismo]] influenzarono lo sviluppo del camuffamento, affrontando questioni sui contorni spezzati, sull'astrazione e sulla teoria dei colori.<ref name="Blechman/Newman2004">{{Cita|Blechman, Newman 2004||harv=s}}.</ref><ref>{{cita|Forbes 2009|pp. 82-83|harv=s}}.</ref>
 
L'[[Armée de terre|esercito francese]] istituì, primo tra tutti gli eserciti, un apposito dipartimento per il camuffamento ad [[Amiens]] nel 1915, diretto da [[Lucien-Victor Guirand de Scévola]].<ref>{{cita web|url=http://www.tate.org.uk/context-comment/articles/art-culture-and-camouflage |titolo=Art, culture and camouflage |autore=Roy R. Behrens |data= 1º maggio 2005|operasito=tate.org.uk |lingua=en|accesso=20 marzo 2013}}</ref> Gli esperti che vi facevano parte, chiamati ''camoufleur'', erano per lo più pittori, scultori e artisti di teatro (si ricordano, tra i tanti, [[Jacques Villon]], [[André Dunoyer de Segonzac]], [[Charles Camoin]] e [[André Mare]]).<ref>{{cita web|url=http://www.artandantiquesmag.com/2011/03/ornithology-infantry-and-abstraction/ |titolo=Ornithology, Infantry and Abstraction |autore=Henry Adams |operasito=artandantiquesmag.com |lingua=en|accesso=20 marzo 2013}}</ref> Scévola fu inoltre l'inventore dei già citati posti d'osservazione camuffati da alberi, pensati per la prima volta nel maggio del 1915, e del telo a rete per coprire le postazioni delle mitragliatrici, introdotto nel 1917 e utilizzato per un totale di sette milioni di metri quadrati entro la fine della guerra.<ref>{{cita|Forbes 2009|pp. 104-107|harv=s}}.</ref> Nel 1918 il dipartimento per il camuffamento francese aveva alle proprie dipendenze circa 9.000 persone, senza contare i ''camoufleur'' "indipendenti" al fronte.<ref name="cita|Newark 2007|p. 54|harv=s">{{cita|Newark 2007|p. 54|harv=s}}.</ref> Anche se la maggior parte di questi uomini erano pittori tradizionali, il capo del dipartimento affermò che per deformare totalmente l'aspetto degli oggetti li faceva rappresentare da esponenti del cubismo.<ref>{{cita|Forbes 2009|p. 101|harv=s}}.</ref>
 
Altri paesi, visti i vantaggi dati dal camuffamento, adibirono dei veri e propri uffici e delle unità addette allo studio e alla realizzazione delle divise e dei vari materiali:<ref>{{cita|Forbes 2009|p. 106|harv=s}}.</ref><ref name="cita|Newark 2007|p. 54|harv=s"/>
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In vista della decisiva [[Seconda battaglia di El Alamein|terza battaglia di El Alamein]] (1942) il [[Middle East Command Camouflage Directorate]] (direttorato per il camuffamento del comando del Medio Oriente) britannico, composto prevalentemente da artisti inseriti nel [[Royal Engineers|corpo dei Royal Engineers]], mise in piedi l'[[operazione Bertram]] per ingannare gli italo-tedeschi sulla reale posizione e consistenza numerica delle truppe corazzate britanniche: venne realizzata un'intera divisione corazzata composta da finti carri armati, mentre quelli veri vennero camuffati per farli sembrare normali veicoli da trasporto.<ref name=Stroud>{{cita|Stroud 2012||harv=s}}.</ref><ref>{{cita|Barkas, Barkas 1952||harv=s}}.</ref> Simili inganni vennero usati anche in Europa ([[operazione Bodyguard]] per lo [[sbarco in Normandia]])<ref name=Stroud/> e nel [[Guerra del Pacifico (1941-1945)|Pacifico]] ([[battaglia dell'isola Goodenough]], parte della [[campagna di Nuova Guinea]]).<ref>{{cita|Casey 1951|pp. 138–140|harv=s}}.</ref>
 
I [[bombardamento strategico|bombardamenti strategici]] spinsero gli schieramenti in campo a camuffare gli aeroporti e altri centri di produzione industriale, magari creando finti luoghi di lavoro.<ref>{{cita web|url=http://thesocietypages.org/socimages/2010/04/14/camouflaging-airports-and-plants-during-wwii/|titolo=Camouflaging Airports and Plants During WWII|operasito=thesocietypages.org|autore=Lisa Wade|data=14 aprile 2010|lingua=en|accesso=22 marzo 2013}}</ref> L'avvento delle [[Arma nucleare|armi nucleari]] rese inutili queste pratiche.
 
== Applicazioni ==
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* ''Eichenlaubmuster'' ("modello di foglia di quercia") (1943-1945): con le variazioni primavera / estate e autunno / inverno;
* ''Erbsenmuster'' ("pattern pisello") (1944-1945): con le variazioni primavera / estate e autunno / inverno;
* ''Leibermuster'' ("pattern color pelle") (1945);<ref name="Brassey-Leibermuster">{{Cita web | url=http://books.google.co.uk/books?id=Lt0621QTADwC&pg=PA28&dq=leibermuster&hl=en&ei=nIHWTsG7Asnr8QOO05WnAg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CDQQ6AEwAQ#v=onepage&q=leibermuster&f=false | titolo=Leibermuster | editore=Brassey's (UK) Ltd | operasito=Brassey's Book of Camouflage | data=2002 | accesso=30 novembre 2011 | autore=Newark, Tim; Quentin Newark; J.F. Borsarello | pagine=144; see page 23}}</ref>
* ''Telo mimetico'' ('stoffa mimetica'), usando il tessuto sequestrato agli italiani nel 1943 (le SS Leibstandarte Adolf Hitler spesso indossavano questo modello).
* Sumpfmuster ('pattern palude'), fu un camuffamento della [[Wehrmacht]] usato la prima volta nel 1943, e con una variazione nel 1944.
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* {{cita libro |autore=F. Myatt |titolo=The illustrated encyclopedia of 19th century firearms: an illustrated history of the development of the world's military firearms during the 19th century |anno=1994 |città= New York |editore=Crescent Books |cid=Myatt 1994|isbn=0-517-27786-7 }}
* {{cita libro |autore=Robert Cushman Murphy |url=http://books.google.com/books?id=A1zXAAAAMAAJ&pg=RA2-PA35 |titolo=Marine camouflage |volume=Voll. 4–6 |editore=Brooklyn Institute of Arts and Sciences |data=gennaio 1917|cid=Murphy 1917}}
* {{Cita libro | autore=Tim Newark, Quentin Newark, J.F. Borsarello | titolo=Leibermuster | editore=Brassey's (UK) Ltd |operacollana=Brassey's Book of Camouflage | data=2002 |cid=Newark, Newark, Borsarello 2002}}
* {{cita libro |autore=Tim Newark |titolo=Camouflage |editore=Thames & Hudson |anno=2007 |cid= Newark 2007|isbn=0-500-51347-3 }}
* {{cita libro |autore=M. Pegler |titolo=The Military Sniper Since 1914 |editore=Osprey Publishing |anno=2001 |url=http://books.google.fr/books?id=qLCm7-E9DmEC&printsec=frontcover&dq=The+Military+Sniper+Since+1914&hl=it&sa=X&ei=_1JIUcrgO6bb7Abez4CoDw&ved=0CC0Q6AEwAA |cid=Pegler 2001|isbn=1-84176-141-9 }}