Stato di Palestina: differenze tra le versioni
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== Le varie proposte per l'assetto delle aree della Palestina di etnia araba ==
La maggioranza di queste proposte hanno come obiettivo la creazione di uno Stato indipendente per il popolo [[palestinese]], che sono gli [[arabi]] di Palestina, e che erano la maggioranza nella zona prima della nascita dello [[Stato d'Israele]], nella [[Striscia di Gaza]], che è controllata da [[Hamas]], e in parti della [[Cisgiordania]], che invece è gestita dalla [[Autorità Nazionale Palestinese]]. Il diritto a esistere dello Stato di Palestina è riconosciuto da 136 paesi<ref>{{cita web|url=http://imeu.net/news/article0065.shtml|titolo=How many countries recognize Palestine as a state?|editore=imeu.net|lingua=en|accesso=17
=== Dichiarazione di Stato del [[1988]] ===
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** La [[RAND Corporation]] ha proposto una ulteriore modifica della prima soluzione denominata [http://www.rand.org/pubs/research_briefs/RB9119/index1.html The Arc] secondo la quale [[Giudea e Samaria]] verrebbero unite a Gaza con ampie infrastrutture di collegamento. Lo sviluppo del piano includeva anche indicazioni circa il livello di pianificazione civica, le riforme bancarie e monetarie necessarie a riformare lo stato così unificato.
* '''Soluzione a stato unico uninazionale''':
** ''La [[Giordania]] come stato di tutti i palestinesi'' detto anche l'''[[opzione giordana]]'', il ''piano di pace Elon'', ''l'iniziativa israeliana'' e ''la strada giusta per la pace'' è un piano proposto dall'ex ministro israeliano per il turismo [[rabbino]] [[Binyamin Elon]], ma proposto la prima volta nel 1977 da [[Yigal Allon]] e popolare in patria in quanto dà il diritto a Israele di espandersi fino al fiume Giordano e riconosce la Giordania come stato palestinese, onde costituire i due stati sulle opposte rive del fiume. Il presupposto di questo piano sta nel fatto che gran parte dei giordani ha origini palestinesi, inclusa la [[Regina Rania di Giordania]]. Questa posizione è sostenuta dai sionisti di destra (come [[Ze'ev Jabotinsky]], da alcuni membri del [[Likud]] e di [[Israel Beytenu]], da molti sionisti religiosi, e in passato, dall'[[Irgun|Etzel]] e [[Ariel Sharon]]) come parte della "[[Eretz Yisrael|casa nazionale ebraica]]" dalla [[Dichiarazione Balfour (1917)|Dichiarazione Balfour]]. È stata anche riproposta da [[Benjamin Netanyahu]] e da [[Avigdor Lieberman]] come alternativa allo scambio di territori. I Palestinesi residenti nella [[Striscia di Gaza]] (che però è ora controllata solo da autorità palestinesi) e nella [[West Bank|Sponda Occidentale]] dovrebbero però divenire cittadini della Giordania e molti trasferirsi in altri paesi. Elon chiese questo come parte di uno scambio di popolazione iniziatosi già negli anni '50 con l'esodo di massa<ref>[http://www.meforum.org/article/263 Why Jews Fled the Arab Countries :: Middle East Quarterly<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> di ebrei dagli stati arabi, come l'espulsione degli ebrei [[sefarditi]] seguita alla prima guerra arabo-israeliana del 1948. A settembre [[2004]] le votazioni condotte dal Jaffee Center for Strategic Studies riportano che il 46% degli Israeliani sarebbero favorevoli a questa soluzione e che 60% degli intervistati dissero che avrebbero incoraggiato anche gli Arabi Israeliani, con aiuti economici, a lasciare il paese. Inizialmente, il piano causò severa opposizione e fu pressoché universalmente condannato dalle altre nazioni, rifiutato anche dai giordani stessi, e considerato un progetto di [[pulizia etnica]]. L'unico sostegno deciso ed esplicito è arrivato dal leader della destra liberale e [[antislamista]] [[Paesi Bassi|olandese]], [[Geert Wilders]] che ha proposto anche alla Giordania di cambiare nome da "Regno Hashemita di ''Giordania''" a "Regno Hascemita di ''Palestina''". Il 16 luglio [[2008]], una commissione bi-partisan del parlamento israeliano propose di adottare l'iniziativa, inclusa l'ala destra MK di [[Yossi Beilin]] che chiese all'UE di ospitare i [[rifugiati palestinesi]] come parte del processo di sistemazione dei rifugiati<ref name="elon">{{cita web|url=http://www.haaretz.co.il/hasen/pages/ShArt.jhtml?itemNo=140196&contrassID=2&subContrassID=1&sbSubContrassID=0|editore=haaretz.co.il|titolo=More Israeli Jews favor transfer of Palestinians, Israeli Arabs - poll finds |lingua=en|accesso=17
** ''Un stato secolare arabo'' (come descritto nella Convenzione Nazionale Palestinese prima della cancellazione delle cause rilevanti nel [[1998]]), sostenuto da molti nazionalisti palestinesi laici e antisionisti, oltre che da molti paesi arabi. Secondo la Convenzione, solo quegli ''"Ebrei che hanno risieduto normalmente in Palestina prima dell'inizio dell'invasione Sionista saranno considerati palestinesi"'', ciò esclude fino al 50% della popolazione ebraica di Israele.
** ''Uno stato arabo solamente islamico'' (incoraggiato da [[Hamas]], dai movimenti islamici fondamentalisti, oltre che da molti paesi apertamente nemici di Israele, come l'[[Iran]] e la [[Siria]]). Questa soluzione è osteggiata dalla popolazione ebraica così come dai palestinesi non-musulmani, oltre che dai musulmani moderati.
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== La questione della capitale ==
La [[Dichiarazione di indipendenza palestinese]] proclama la "fondazione dello Stato di Palestina sul nostro Territorio Palestinese con capitale [[Gerusalemme]] (Al-Quds Ash-Sharif)."<ref name=declaration1988>{{cita web |titolo=Declaration of Independence (1988) (UN Doc) |data=18 novembre 1988 |accesso=8 giugno 2014 |sito=State of Palestine Permanent Observer Mission to the United Nations |url=http://www.un.int/wcm/content/site/palestine/cache/offonce/pid/12353 |urlarchivio=//web.archive.org/web/20140608203237/http://www.un.int/wcm/content/site/palestine/cache/offonce/pid/12353 |dataarchivio=8 giugno 2014 |urlmorto=no |editore=[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]]|lingua=en}}</ref> La stessa decisione fu presa dal [[Consiglio Legislativo Palestinese]] a maggio 2002 quando approvò la "Legge fondamentale", che afferma senza ambiguità "Gerusalemme è la capitale della Palestina".<ref>{{
Di fatto, il governo dell'[[Autorità Nazionale Palestinese]] e gli uffici di rappresentanza diplomatica stranieri hanno sede a [[Ramallah]], mentre il governo di [[Hamas]] ha sede a [[Gaza]].
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