The Beatles: differenze tra le versioni

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|tipo artista = Gruppo
|nazione = ENG
|genere = Pop rock and roll
|genere2 = Rockrock psichedelico
|genere3 = Merseybeatpop
|genere4 = Rock and roll
|genere5 = Pop psichedelico
|genere6 = Baroque pop
|genere7 = Hard rock
|nota genere = <ref name="allmusicondarock">{{AllmusicCita web|artistautore=Mauro Vecchio|mn0000754032url=http://www.ondarock.it/popmuzik/beatles.htm|autoretitolo=RichieBeatles Unterberger- Fab four ever|sito=ondarock.it|editore=OndaRock|accesso=129 dicembreaprile 20132015}}</ref>
|nota genere2 = <ref>{{Cita|Frith, name="allmusic"1982|p. 103}}.</ref><ref>{{Cita|Kaiser|p. 18}}.</ref>
|nota genere3 = <ref>{{Cita web|autore=|url=http://www.rollingstone.com/music/artists/the-beatles/biography|titolo=The Beatles - Biography|editore=Rolling Stone|accesso=9 aprile 2015}}</ref>
|nota genere3 = <ref name="allmusic"/>
|nota genere4 = <ref name="allmusic"/>
|nota genere5 = <ref name="allmusic"/>
|nota genere6 =
|nota genere6 = <ref name="allmusic2">{{allmusic|album|mw0000649874|Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band|autore=[[Stephen Thomas Erlewine]]|accesso=12 dicembre 2013}}</ref>
|nota genere7 =
|nota genere7 = <ref name="allmusic2"/><ref>{{allmusic|album|mw0000418113|The Beatles [White Album]|autore=[[Stephen Thomas Erlewine]]|accesso=12 dicembre 2013}}</ref><ref>{{allmusic|album|mw0000192938|Abbey Road|autore=Richie Unterberger|accesso=12 dicembre 2013}}</ref>
|anno inizio attività = 1960
|anno fine attività = 1970
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Il prodotto che ne derivò è l'album ''[[Let It Be (album The Beatles)|Let It Be]]'', che sarebbe uscito un mese dopo l'intervista con cui McCartney annunciò l'abbandono del gruppo<ref>{{cita web|lingua=en|url= http://www.beatlesinterviews.org/db1970.0417.beatles.html|titolo=Beatles Break-up 4/9/1970|editore=''The Beatles Ultimate Experience''|accesso=23 aprile 2011|autore=Jay Spangler}}</ref> dopo aver ascoltato le modifiche apportate da Spector alla sua ''[[The Long and Winding Road]]''<ref>{{Cita|Spitz, 2006|pp. 553-5}}.</ref>. Fu l'atto finale. Sarebbero seguite diverse cause legali, ma anche quattro carriere soliste certo non paragonabili tra loro (e difficilmente accostabili a quella del complesso unito), e un'eredità pesantissima. A distanza di più di trent'anni, nel 2003 fu pubblicata la versione originale dell'album senza nessun ritocco e artificio, ''[[Let It Be... Naked]]'', disco campione d'incassi ancora una volta, e che consacrò, anche nel nuovo millennio, il gruppo di Liverpool.
 
== Stile musicale ==
 
Nel corso del decennio che li vide protagonisti, i Beatles andarono incontro a profonde evoluzioni che li portarono a indirizzarsi verso stili diversi. Partiti originariamente dallo [[skiffle]] come [[The Quarrymen|Quarry Men]], si formarono alla scuola del [[rock and roll]]<ref>{{Cita|Kaiser|p. 54}}.</ref> prendendo a modello i loro idoli d'oltreoceano fra i quali [[Chuck Berry]], [[Buddy Holly]], [[Elvis Presley]] e [[Little Richard]]<ref>{{Cita|Riley, 2002|p. 6}}.</ref> – dai quali oltre ai linguaggi musicali assorbirono moduli interpretativi<ref>{{Cita|MacDonald, 1994|p. 368}}.</ref> – e del [[Musica pop|pop]] degli [[The Everly Brothers|Everly Brothers]]<ref>{{Cita|Davies, 2014|p. 132}}.</ref>. Per il loro lancio sul mercato discografico e per il loro successivo esordio in spettacoli dal vivo, al fine di conquistare un vasto numero di potenziali fruitori scelsero di orientarsi verso un rock and roll mescolato con elementi pop<ref name="ondarock"/>, ottenendo un enorme successo in patria e un trionfo nel continente nordamericano, e fungendo così da apripista al successo di altre formazioni britanniche, un fenomeno musicale che per natura e proporzioni d'impatto sarebbe stato denominato ''[[British invasion]]''<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.rollingstone.com/music/news/the-british-invasion-from-the-beatles-to-the-stones-the-sixties-belonged-to-britain-19880714|titolo=The British Invasion: From the Beatles to the Stones, The Sixties Belonged to Britain|editore=''Rolling Stone''|data=14 luglio 1988|accesso=7 aprile 2015|autore=Parke Puterbaugh}}</ref>. Con la maturazione, i Beatles affinarono le tecniche compositive; e attraverso l'aiuto del produttore [[George Martin]] ricorsero in alcuni casi ad arrangiamenti che vedevano l'utilizzo di quartetti d'archi, corni, trombe, flicorni, clavicembali, in uno stile che, per l'impiego di strumenti musicali classici e di modelli stilistici del Settecento europeo, è stato definito ''[[baroque pop]]''<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.theguardian.com/music/2009/dec/14/whats-that-sound-harpsichord|titolo=Hey, what's that sound: Harpsichord|editore=''The Guardian''|accesso=7 aprile 2015|autore=David McNamee}}</ref>. Più avanti, in sintonia con le trasformazioni nei comportamenti della loro generazione e con il panorama musicale che si affermava specie negli Stati Uniti, virarono verso il [[rock psichedelico]], in particolare con gli album ''[[Revolver (The Beatles)|Revolver]]'' e ancor di più ''[[Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band]]''<ref name="ondarock"/>. Non mancano nel loro variegato repertorio brani sperimentali, come ''[[Tomorrow Never Knows]]''<ref>{{Cita|Ingham, 2005|p. 263}}.</ref>, ''[[A Day in the Life]]''<ref>{{Cita|Ingham, 2005|p. 272}}.</ref> e soprattutto ''[[Revolution 9]]''<ref>{{Cita|Riley, 2002|p. 286}}.</ref>, quest'ultima contenuta nel loro [[The Beatles (album)|disco eponimo]] in cui si fanno largo anche esempi di [[hard rock]]<ref>{{Cita web|autore=Alan Tasselli|url=http://www.ondarock.it/pietremiliari/beatles_white.htm|titolo=Beatles - The Beatles (White Album)|sito=ondarock.it|editore=OndaRock|accesso=9 aprile 2015}}</ref> – ''[[Helter Skelter (The Beatles)|Helter Skelter]]'' è persino additata come l'antesignana dell'[[heavy metal]]<ref>{{Allmusic|album|mw0000418113|The Beatles (White Album)|autore=[[Stephen Thomas Erlewine]]|accesso=9 aprile 2015}}</ref>.
 
== Fra realtà e mito ==
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*{{Cita libro|autore=Tim Hill|titolo=The Beatles: Then There Was Music|anno=2007|cid=Hill, 2007|editore=Atlantic Publishing|città=|lingua=inglese|isbn=1-907176-58-6}}
* {{Cita libro|autore=Chris Ingham|titolo=Guida completa ai Beatles|editore=Vallardi|città=Milano|anno=2005|cid=Ingham, 2005|isbn=88-8211-986-6}} (''The Rough Guide to the Beatles'', Rough Guide Ltd, 2003)
* {{Cita libro|autore=EdRolf-Ulrich SandersKaiser|titolo=LaGuida "Famiglia"alla dimusica Charles Mansonpop|anno=1971|editore=FeltrinelliMondadori|città=Milano|annoid=1971|cid=SandersKaiser, 1971}} (The''Das Family.Buch Theder Storyneuen of Charles Manson’s Dune Buggy Attack Battalion, Dutton & Co. Inc., New York, 1971Pop-Musik'')
* {{Cita libro|autore=Ed Sanders|titolo=La "Famiglia" di Charles Manson|editore=Feltrinelli|città=Milano|anno=1971|cid=Sanders, 1971}} (''The Family. The Story of Charles Manson’s Dune Buggy Attack Battalion'', Dutton & Co. Inc., New York, 1971)
* {{Cita libro|autore=Piet Schreuders, Mark Lewisohn, Adam Smith|titolo=The Beatles’ London - A Guide to 467 Beatles Sites|editore=Portico Books|città=London|lingua=inglese|anno=2008|cid=Schreuders-Lewisohn-Smith, 1994|isbn=978-1-906032-26-5}}
* {{Cita libro|curatore=June Skinner Sawyers|titolo=Read the Beatles|editore=Arcana Edizioni|città=Roma|anno=2010|cid=Sawyers, 2010|isbn=978-88-6231-139-7}} (''Read the Beatles'', Mendel Media Group LLC, New York, 2006).