Francesco Hayez: differenze tra le versioni

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Sempre nel 1809 l'Hayez partecipò ad un concorso indetto dall'Accademia per l'«alunnato di Roma» risultandone vincitore a pieni voti, e perciò titolare di una borsa di studio e di pittura di durata triennale nella laboriosa officina artistica capitolina.<ref group="N">Oltre ad Hayez, risultarono vincitori dell'«alunnato di Roma» del 1809 anche [[Giovanni De Min (pittore)|Giovanni De Min]] e [[Vincenzo Baldacci]]. Si consulti: {{cita|Di Monte||MDM}}.</ref> Hayez si trasferì nell'Urbe l'ottobre dello stesso anno, accompagnato dal collega [[Odorico Politi]], dallo zio Binasco e, soprattutto, da una serie di lettere commendatizie redatte dal conte Cicognara, tese a elogiare caldamente il talento del suo giovane protetto ad [[Antonio Canova]] e al cardinale [[Ercole Consalvi]]. Era il 28 aprile 1812 il giorno in cui Cicognara, in un'epistola inoltrata all'amico Canova, gli comunicò infatti la sua ambizione di vedere in Hayez un interprete delle ispirazioni nazionali, in grado di dare nuova linfa alla grande pittura italiana: «Oh per Dio che avremo anche noi un pittore; ma bisogna tenerlo a Roma ancora qualche tempo, e io farò di tutto perché vi rimanga».
 
Trasferitosi a Roma solo dopo aver fatto tappa a [[Bologna]], [[Firenze]] e [[Siena]], Hayez ebbe subito modo di presentarsi ad Antonio Canova, detentore all'epoca di numerosissimi uffici,<ref group=N>Con bolla del 1802, il pontefice [[Pio VII]] nominò Canova ispettore generale di tutte le Belle Arti per Roma e lo Stato pontificio, con sovrintendenza ai musei Vaticani e Capitolini e all'Accademia di San Luca. Si consulti, per maggiori informazioni sulle dignità detenute dal Canova: {{cita web|titolo=CANOVA, Antonio|operasito=Dizionario Biografico degli Italiani|volume=18|anno=1975|autore=Massimiliano Pavan|accesso=8 febbraio 2016|editore=Treccani|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-canova_(Dizionario-Biografico)/}}</ref> che lo accolse molto calorosamente. Con ogni probabilità, la conoscenza diretta col Canova (e col suo collaboratore [[Antonio D'Este]]) contribuì ad aprirgli le porte delle maggiori collezioni romane: Hayez fu ai [[Musei Capitolini]] e al [[Museo Chiaramonti]], ove poté studiare la statuaria greco-romana ivi raccolta. Per tramite di [[Vincenzo Camuccini]], inoltre, l'artista ottenne il permesso di recarsi anche alle [[Stanze di Raffaello|Stanze Vaticane]], dove poté mettersi direttamente a confronto con il plastico pittoricismo delle figure di [[Raffaello Sanzio]]. A quest'intensa attività di perfezionamento artistico l'Hayez alternò gli svaghi e le frequentazioni concesse dalla vita di città, ricca di fermenti e suggestioni culturali. Fra i suoi amici romani vi sono le più eminenti personalità artistiche del tempo: [[Pelagio Palagi]], [[Tommaso Minardi]], [[Dominique Ingres]], [[Bartolomeo Pinelli]] e [[Friedrich Overbeck]], fra quelli espressamente citati nelle ''Memorie''.<ref name=mdm/> Lo stesso pittore ammise più tardi: «dirò che chi mi vedeva allo studio e poi in compagnia avrebbe trovato due uomini ben diversi».<ref>{{cita|Mazzocca|p. 85|FM1|titolo=Le mie memorie}}.</ref>
{{Doppia immagine verticale|destra|Francesco Hayez - Rinaldo and Armida - WGA11209.jpg|Francesco Hayez 028.jpg|359|Francesco Hayez, ''Rinaldo e Armida'' (1812-1813); olio su tela|Francesco Hayez, ''[[Ulisse alla corte di Alcinoo]]'' (1814-1815); olio su tela, 381×535 cm}}
 
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* {{Cita libro|autore = Michele Di Monte|titolo = HAYEZ, Francesco|anno = 2004|editore = Istituto dell'Enciclopedia Italiana|città = Roma|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-hayez_(Dizionario-Biografico)/|accesso = 18 febbraio 2015|volume = 61|SBN = IT\ICCU\VEA\0181211|collana = Dizionario Biografico degli Italiani|cid =MDM}}
* {{cita libro|titolo=Quelli che hanno fatto grande Milano, l'Italia: I personaggi sepolti nel Famedio del Cimitero Monumentale di Milano|anno=2015|ISBN=ISBN 88-930605-1-5|autore=Bruno Maffeis|cid=BM}}
* {{cita libro|autore=Fernando Mazzocca|titolo=Francesco Hayez: Catalogo ragionato|editore=Federico Motta Editore|anno=1994|cid=FM2|ISBN=ISBN 88-7179-081-2|operacollana=Cataloghi ragionati di artisti lombardi dell'Ottocento}}
* {{cita libro|autore=Fernando Mazzocca|titolo=Francesco Hayez, Le mie memorie|città=Vicenza|editore=Neri Pozza Editore|anno=1995|cid=FM1|ISBN=ISBN 88-7305-486-2}}
*{{cita pubblicazione|ediore=inSEDICESIMO|autore=Luca Pietro Nicoletti|titolo=Appunto per Francesco Hayez, Alle Gallerie d'Italia di Milano|anno=2016|cid=LPN}}
* {{cita libro|titolo=Discorsi letti in occasione della distribuzione de' premj|cid=P|editore=Picotti|anno=1821}}