Costellazioni cinesi: differenze tra le versioni
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== Storia ==
<!--{{see|Chinese star maps|Song of the Sky Pacers}}-->
Il sistema cinese si sviluppò indipendentemente dal sistema greco-romano almeno a partire dal V secolo a.C., sebbene vi possano essere state influenze reciproche anteriori, suggerite da paralleli con l'antica [[astronomia babilonese]].<ref>{{cita libro |autore1=Xiaochun Sun |autore2=Jacob Kistemaker |titolo=The Chinese sky during the Han |volume=38 |
Il sistema delle ventotto case lunari è molto simile (sebbene non identico) al sistema dei ''[[Nakshatra]]'' [[Astronomia indiana|indiani]], e non è noto attualmente se vi sia stata influenza reciproca nella storia del sistema cinese e indiano.
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Il numero di asterismi, o di stelle raggruppate in asterismi, non diventò mai fisso, ma rimase nello stesso ordine di grandezza (a fini di comparazione, il catalogo celeste compilato da [[Claudio Tolomeo]] nel II secolo aveva 1.022 stelle in 48 costellazioni). La carta celeste di Suzhou del XIII secolo aveva 1.565 stelle in 283 asterismi, il ''[[Cheonsang Yeolcha Bunyajido]]'' coreano del XIV secolo ha 1.467 stelle in 264 asterismi, e il globo celeste fatto dal gesuita fiammingo [[Ferdinand Verbiest]] per l'imperatore [[Kangxi]] nel 1673 ha 1.876 stelle in 282 asterismi.{{cn|date=April 2015}}
Il cielo meridionale era sconosciuto agli antichi Cinesi e conseguentemente non è incluso nel sistema tradizionale. Con il [[Fernão Pires de Andrade|contatto]] nel XVI secolo, [[Xu Guangqi]], un astronomo della tarda [[dinastia Ming]], introdusse altri 23 asterismi basati sull carte celesti europee.<ref>{{
==Terminologia==
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