Villa Blanc: differenze tra le versioni

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→‎Controversie: ridotta sezione sulle controversie, concentrandosi sulla storia della villa e proprietari successivi
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[[File:Villa Blanc nel 2010.jpg|thumb|Villa Blanc ancora in stato di abbandono, nel 2010]]
'''Villa Blanc''' è unaun delleedificio ville storichestorico di Roma e costituisce un complesso ediliziopregio di notevole interesse ambientale ed architettonico, portato aRoma compimentorealizzato nei primi anni del ‘900. Si compone di un vasto appezzamento di terreno, della estensione di circa 39.000 mq, nel quale si trova un edificio principale ("casino nobile"), che è statocome residenza del Ministrobarone [[Alberto  Blanc]],. seiSituato edificiin minoriun edparco il raggruppamento delle serre. La Villa "rivestedi interesse particolarmenteambientale importanteed comearchitettonico ''Unicum'',che insi quantoestende siaper la39.000 villa principalemq che ilha parcoassunto circostante,la condenominazione glidi edifici'''Parco indi essoVilla inseritiBlanc''', costituiscono un patrimonio omogeneo da tutelare" ai sensi della legge 1089/39.<ref>MIBAC, D.M. 2/10/1992</ref>S Sorgeorge di fronte alle ambasciate in Italia della [[Libia]] e dell'[[Iran]].
 
Il sito nel suo complesso si compone dell'edificio di Villa Blanc, del parco circostante, di sei edifici minori e delle serre e complessivamente, dal 1922, è soggetto a vincoli di tutela architettonica e dei beni culturali.
 
== Orari di apertura ==
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== Storia ==
[[File:Cartello restauro villa blanc.jpg|thumb|Cartello del restauro di Villa Blanc: permesso comunale del 21 dicembre [[2011]], inizio dei lavori il 20 dicembre [[2012]]. Progetto e direzione lavori Arch. Massimo Picciotto.]]
L'edificioVilla principale, o Casino Nobile,Blanc è il risultato di una ristrutturazione del 1896 di un preesistente edificio che sorgeva sulla vigna acquistata nel 1848 dal marchese Lorenzo Lezzani, costruttore di strade per lo [[Stato Pontificio]],<ref>http://www.controluce.it/notizie-old-html/giornali/a12n06/06-inostripaesi.htm</ref><ref>Lorenzo Lezzani, che per un periodo fu anche proprietario del [[Lago di Albano]], apparteneva alla lobby dei costruttori dello [[Stato Pontificio]] di fine '800, segnando una particolare coincidenza con il fatto che dopo oltre 50 anni, la proprietà della Villa passa per la [[Sogene]], società di costruzioni dell'[[Amministrazione Speciale della Santa Sede]], nel frattempo acquistata da [[Michele Sindona]], banchiere, faccendiere, riconosciuto criminale, nonché massone affiliato alla [[loggia P2]].</ref> che fece edificare su quel terreno un "casino per delizie" di 10 vani<ref name="web.tiscali.it">http://web.tiscali.it/doppiovu3/villa_blanc.htm</ref> poi ampliato dal fratello Massimiliano.<ref>http://www.specchioromano.it/fondamentali/Lespigolature/2004/Giugno/Il%20lamento%20di%20Villa%20Blanc%20fa%20vegliare%20il%20comitato.htm</ref> L'intera proprietà fu poi venduta per 75.000 lire nel [[1893]]<ref>Atti notarili citati nelle diverse fonti riportate:
* 20/11/1843 Rogito Notaio Apolloni, vendita fatta dal Sig. A. Cecconi al Sig. F. Argenti;
* 7/10/1848 Rogito Notaio Apolloni, vendita fatta dal Sig. F. Argenti al Sig. Lorenzo Lezzani;
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== Controversie ==
Dagli anni '70 il Parco di Villa Blanc è al centro di controversie sulla sua destinazione, all'epoca guidate da Antonio Cederna che si battè per l'acquisizione pubblica della Villa e la sua assegnazione all'uso pubblico<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Antonio Cederna|titolo=IL PASTICCIACCIO DI VILLA BLANC|rivista=la Repubblica|volume=|numero=23 luglio 1993}}</ref>. Dopo decenni di scarso utilizzo e di chiusura del parco di Villa Blanc, l'acquisto e la ristrutturazione del complesso da parte dell'Università LUISS promette di destinare una parte di parco alla libera fruizione.<ref name="roma.repubblica.it"/> .
 
Nel 2013 il [[Tribunale amministrativo regionale|TAR]] respinge il ricorso presentato nel 2012 da [[Italia Nostra]] ed altre sette persone del Comitato Villa Blanc,<ref>http://www.roma2oggi.it/?p=3220</ref> contro la realizzazione del centro universitario, e nella sentenza il TAR conferma la legittimità della destinazione d'uso progettata dalla LUISS, coerente con la destinazione d'uso del luogo.<ref name="roma.repubblica.it"/> I ricorrenti presentano appello al [[Consiglio di Stato della Repubblica Italiana|Consiglio di Stato]] nel 2014; un'udienza si è tenuta in luglio 2015 e la successiva è fissata a gennaio 2017.