Cholula (sito archeologico): differenze tra le versioni

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== Il legame di saggezza di Cholula ==
Secondo quanti conobbero Cholula nel XVI secolo, questa era una grande città, conosciuta per essere un centro di pellegrinaggio di importanza paragonabile a Roma e alla Mecca.<ref name="de Rojas">de Rojas, 1979.</ref> L'insediamento includeva molteplici templi, cappelle e santuari,<ref>Cortés, 1928.</ref>, ma indubitabilmente il punto focale dell'attività rituale e il recinto del Gran Tempio di Quetzalcóatl.<ref name=":0">{{Cita libro |autore=Universidad de las Américas |titolo=Cholula: un vínculo de sabiduría y fraternidad |anno=2002 |editore=Universidad de las Américas |p=144 |isbn=978-96968-8626254-5456356-3}}</ref>
 
Disgraziatamente, restano minime vestigia apparenti di quello che fosse il maestoso complesso architettonico cholulteco che sbalordì in quel momento i conquistadores. La famosa Gran Piramide, oggigiorno simbolo della località, era caduta in disuso vari secoli prima dell'arrivo degli Spagnoli, e benché si continuassero a realizzare in essa alcuni rituali, risaltava come un piccolo e semplice colle naturale, e come tale fu descritta dai cronisti; forse ciò stesso la salvò dalla sorte che subirono gli edifici che erano in funzione in quel momento.<ref name=":0" />
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Ogni epoca possiede la propria impronta; tuttavia, ogni età in fondo è solo un ponte tra il passato e il futuro. Le società teocratiche della Mesoamerica erano fortemente caratterizate e non furono, tuttavia, altro che transizioni tra le più semplici società militariste che le sostituirono. Ogni società è un campo di battaglia tra il suo passato e il suo futuro; un conflitto di questa natura è quello che fece sì che l'edificio teocratico vacillasse.
 
Le date più probabili della caduta di Tula, la capitale tolteca, pare che siano state il 1156 o il 1168. Al disintegrarsi delle famiglie [[nahua]] e [[otomi]] che formavano il popolo tolteco, i frammenti superstiti emigrarono e sono conosciuti storicamente come tribù nahualteche. Una di quelle tribù, la cholulteca, conservò chiaro il ricordo della sua origine tolteca; attraverso le fonti si sa che erano i Toltechi-Chichimechi che andarono vagando e si stabilirono infine a Cholula come schiavi degli Olmechi di lì, finché li combatterono e li scacciarono usando le loro stesse armi. Sgombrati questi, dovettero lottare contro popoli affini, quegli Xochimilchi che sembrano essere stati di filiazione olmeca, e forse sono gli Xochimechi che vissero a Chalco-Amaquemecan. Ma gli Olmechi propriamenti detti furono espulsi in due direzioni dopo che li ebbero scacciati da Cholula: gli uni nella sierra di Zacatlan, nell'attuale Stato di Puebla (gli Olmeco-Zacatechi) e gli altri verso sud (gli Olmeco-Xicallanchi).<ref>{{Cita libro |cognome=Wolf |nome=Eric |titolo=Pueblos y culturas de Mesoamerica |anno=1967 |editore=Ediciones Era |città=Città del Messico |isbn=978-9968-684411-11191191-2}}</ref>
 
Cholula si distingue per la sua ceramica di fango rosso, per gli alberi della vita e il vasellame.
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==Bibliografia==
* {{cita libro |autore=Gabriel de Rojas |titolo=Relación de Cholula, 1581, por su Corregidor |operacollana=Collezione García Icazbalzeta, Biblioteca dell'Università di Austin, Tex. |editore=Ed. Facsimilar |anno=1979 |città=Puebla; Governo dello Stato di Puebla}}
* {{cita libro |autore=Hernán Cortés |titolo=Five Letters, 1519-1526 |altroaltri=tradotto da Bayard Morris |editore=George Routledge and Sons |anno=1928 |città=Londra}}
 
== Voci correlate ==