Srivijaya: differenze tra le versioni

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[[File:Srivijayan Expansion.gif|thumb|Espansione e declino di Srivijaya]]
 
La prima testimonianza dell'esistenza di Srivijaya risale al VII secolo, quando il monaco cinese [[Yìjìng]] scrisse di averla visitata nel 671 per sei mesi. La prima iscrizione nella quale appare il nome di Srivijaya è quella di Kedukan Bukit, risale al 683 e fu ritrovata a Sumatra nei pressi di [[Palembang]]. La religione prevalente nel regno fu il [[Buddhismo Mahayana]],<ref name=chihara>{{cita libro|url=https://books.google.co.jp/books?id=wiUTOanLClcC&pg=PA210|pp=210-213|titolo=Hindu-Buddhist Architecture in Southeast Asia|volume= 19|autore=Daigorō Chihara|editore=BRILL |anno=1996|ISBN= 900410512390-04-10512-3|lingua=en|accesso=23 settembre 2015}}</ref> mentre la lingua parlata era il malese antico, che ebbe origine tra Sumatra e lo stretto di Malacca.<ref name=sanjayasailendra>{{cita|Iguchi, 2015|Paragrafo: The Sanjaya and the Sailendra dynasties}}</ref>
 
Srivijaya si arricchì diventando uno dei punti di passaggio principali sulle rotte marittime che collegavano l'India alla Cina, in particolare con il controllo dello [[stretto di Malacca]] di [[stretto della Sonda|quello della Sonda]].<ref name=power>{{cita libro |url=http://books.google.co.jp/books?id=v1oU3DEpsd8C&pg=PA67 |titolo=Power and Plenty: Trade, War, and the World Economy in the Second Millennium |autore=Ronald Findlay, Kevin H. O'Rourke |ISBN=1-4008-3188-1|anno=2009 |editore=Princeton University Press|accesso=31 luglio 2014|lingua=en|pagina=67}}</ref> Secondo le inscrizioni ritrovate nella [[penisola Malese]] e a [[Giava]], alla fine del VII secolo Srivijaya comprendeva le coste orientali di Sumatra, buona parte della [[penisola malese]] e lo [[stretto di Malacca]]. Aveva inoltre esteso la propria influenza a [[Giava]], dove probabilmente fu grazie a Srivijaya che prese il potere la dinastia [[Sailendra]].<ref name=suzuki/>
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==Dinastia Sailendra==
{{vedi anche|Sailendra}}
Srivijaya mantenne quindi buoni rapporti con il regno [[giava]]nese dei [[Sailendra]], basati su scambi commerciali e sui matrimoni tra membri delle due case reali.<ref name=treccani>{{Treccani|sailendra_%28Dizionario_di_Storia%29|Sailendra|accesso=20 settembre 2015}}</ref> Secondo altre ipotesi meno credibili, i Sailendra erano i re di Srivijaya che conquistarono Giava o, viceversa, i re di Giava che conquistarono Srivijaya.<ref name=southeastasia>{{cita libro|url=https://books.google.co.jp/books?id=QKgraWbb7yoC&pg=PA1167&lpg=PA1167|p=1167-1168|titolo=Southeast Asia: A Historical Encyclopedia, from Angkor Wat to East Timor|volume=1|autore=Keat Gin Ooi|editore=ABC-CLIO, 2004|ISBN=15760777051-57607-770-5|accesso= 23 settembre 2015}}</ref> Con il ritorno dell'[[Induismo]] a Giava, verso la metà del IX secolo i Sailendra furono espulsi dall'isola e si rifugiarono a Srivijaya.
 
Il principe Balaputra, figlio dell'ultimo re Sailendra di Giava e di una principessa di Srivijaya figlia del re Dharmasetu, divenne poco tempo dopo il primo sovrano dei Sailendra a Srivijaya. Un'inscrizione trovata nell'antico sito buddhista di [[Nālandā]], nel nord dell'India, riporta che Balaputra finanziò nell'860 la costruzione di un edificio religioso,<ref name=coedes108>{{cita|Coedes, 1968|pp. 108-109}}</ref> a conferma del prestigio che il regno ebbe nella comunità buddhista internazionale di quell'epoca.<ref name=southeastasia/> I [[Sailendra]] continuarono a regnare in un periodo di splendore per Srivijaya. Un'inscrizione del 1005 in ricordo di una donazione di un sovrano [[Chola]] a un monastero nella [[costa del Coromandel]], riporta che a quel tempo alla guida di Srivijaya vi era ancora un maharaja Sailendra.<ref name=chihara/> Si presume che i maggiori centri di potere di questo periodo fossero [[Jambi (città)|Jambi]], [[Kedah]] e Chaiya.<ref name=suzuki/>
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==Declino e fine del regno==
Il periodo d'oro di Srivijaya ebbe fine nel 1025 quando, con l'invasione di Sumatra e della penisola Malese da parte delle truppe della dinastia [[tamil (popolo)|tamil]] dei [[Chola]], iniziò il declino del regno.<ref>{{cita|Coedes, 1968|pp. 142-144}}</ref> Oltre a perdere il controllo delle rotte marittime, Srivijaya perse anche il controllo dell'[[istmo di Kra]] che passò ai khmer di [[Suryavarman I]], alleato dei Chola.<ref name=power/> Pur ridimensionati, i Sailendra riuscirono probabilmente a conservare il potere fino all'invasione di Sumatra e della [[penisola Malese]] da parte del Regno giavanese [[Singhasari]], avvenuta nella seconda metà del [[XIII secolo]], che determinò la fine di Srivijaya.<ref name=treccani/> Nello stesso periodo, i [[siamesi]] dell'emergente [[Regno di Sukhothai]] arrivarono ad occupare buona parte della penisola Malese.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.co.jp/books?id=a5rG6reWhloC&pg=PA428|p=428|titolo=The Malay Peninsula: Crossroads of the Maritime Silk-Road (100 Bc-1300 Ad)|autore=Micheal Jacq-Hergoualc'h|operacollana=Volume 13 of Handbook of Oriental Studies|altritraduttore=tradotto da Victoria Hobson|editore=BRILL|anno=2002|ISBN=900411973690-04-11973-6|lingua=en|accesso=28 settembre 2015}}</ref>
 
Tra i fattori che contribuirono alla caduta di Srivijaya, oltre all'espansione dei regni [[giava]]nesi [[Singhasari]] e [[Majapahit]]<ref name=treccani2/> e dei siamesi di Sukhothai, vi fu lo spostamento delle rotte dei traffici marittimi fra Paesi islamici e Cina, sui quali si era basata buona parte della sua economia. Dopo la caduta, il regno fu dimenticato e fino ai primi anni del XX secolo gli storici non sospettarono che nel [[Sud-est asiatico]] vi fosse stato un così grande ed influente impero.
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== Bibliografia ==
* {{cita web|url=https://books.google.co.jp/books?id=iDyJBFTdiwoC|titolo=The Indianized States of South-East Asia|autore=George Cœdès|editore=University of Hawaii Press|anno=1968|ISBN=082480368X0-8248-0368-X|lingua=en|accesso=19 settembre 2015|cid=Coedes, 1968}}
* {{cita web|url=https://books.google.co.jp/books?id=rFvsBQAAQBAJ|titolo=Java Essay: The History and Culture of a Southern Country|autore=Masatoshi Iguchi|editore=Troubador Publishing Ltd|anno=2015|ISBN=17846288591-78462-885-9|lingua=en|accesso=22 settembre 2015|cid=Iguchi, 2015}}
 
== Voci correlate ==