Unione di lotta per l'emancipazione della classe operaia: differenze tra le versioni

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[[File:Члены петербургского Союза борьбы за освобождение рабочего класса.jpg|thumb|upright=1.5|Il gruppo dirigente dell<nowiki>'</nowiki>''Unione di lotta per l'emancipazione della classe operaia'': da sinistra, V. V. Starkov, G. M. Kržižanovskij, A. L. Mal'čenko, Lenin, P. K. Zaporožec, J. Martov e A. A. Vaneev]]
L<nowiki>'</nowiki>'''Unione di lotta per l'emancipazione della classe operaia''' (in russo, Союз борьбы за освобождение рабочего класса, Sojuz bor'by za osvoboždenie rabočego klassa) èera un'organizzazione socialdemocratica creata nel [[1895]] a [[San Pietroburgo]] dalla fusione dei due principali gruppi rivoluzionari già esistenti nella capitale, quello dei seguaci di [[Michail Ivanovič Brusnëv|Michail Brusnev]], a cui nel [[1894]] aveva aderito anche [[Lenin]], e un circolo guidato da [[Julij Martov]] e formato da militanti originari per lo più da [[Vilnius]]. Il nome fu dato all'organizzazione da Martov nel dicembre del 1895, quando già da mesi i due gruppi operavano insieme.
 
Lenin e Martov furono i maggiori esponenti dell<nowiki>'</nowiki>''Unione di lotta'' che fu più volte decimata dagli arresti della polizia. Organizzazione d'ispirazione [[marxista]], la sua importanza consiste nell'aver unito la lotta politica a quella economica esercitando una funzione di formazione teorica e di agitazione politica e sindacale nel movimento operaio di Pietroburgo.
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Un gruppo di elementi dell'organizzazione di Brusnev, rimasto sconosciuto alla polizia, poté tuttavia continuare il lavoro illegale. Ne facevano parte gli ingegneri [[Gleb Maksimilianovič Kržižanovskij|Gleb Kržižanovskij]] ([[1872]]-[[1959]]), [[Aleksandr Leont'evič Mal'čenko|Aleksandr Mal'čenko]] ([[1870]]-[[1930]]) e [[Vasilij Vasil'evič Starkov|Vasilij Starkov]] ([[1869]]-[[1925]]), Jakov Ponomarëv ([[1869]]-[[1942]]), Apollinarija e [[Konstantin Michajlovič Tachtarev|Konstantin Tachtarev]] ([[1871]]-[[1925]]), i coniugi Radčenko, [[Stepan Ivanovič Radčenko|Stepan Ivanovič]] e [[Ljubov' Nikolaevna Radčenko|Ljubov' Nikolaevna]], [[Nadežda Krupskaja]] ([[1869]]-[[1939]]), [[Michail Aleksandroviĉ Sil'vin|Michail Sil'vin]] ([[1874]]-[[1955]]), [[Anatolij Aleksandroviĉ Vaneev|Anatolij Vaneev]] ([[1872]]-[[1899]]), [[Pëtr Kuz'mič Zaporožec|Pëtr Zaporožec]] ([[1872]]-[[1905]]) e altri. A questi si aggiunse, nel [[1894]], [[Lenin]] ([[1870]]-[[1924]]), da poco trasferitosi da [[Samara (Russia)|Samara]] a Pietroburgo.
 
Lenin divenne ben presto la figura dominante del gruppo, grazie ai suoi contributi sulle questioni economiche e sociali, e alla sua esposizione del metodo marxista, espresse nei primi scritti ''A proposito della cosiddetta questione dei mercati'', ''Che cosa sono gli 'Amici del popolo' e come lottano contro i socialdemocratici?'' e ''Il contenuto economico del populismo e la sua critica nel libro del signor Struve''. In particolare, lo studio ''Che cosa sono gli 'Amici del popolo'?'', più volte ciclostilato a Mosca e a Pietroburgo, rispondeva agli attacchi rivolti al marxismo dalla stampa liberale e populista. I populisti di quel tempo «avevano rinunciato al populismo rivoluzionario e diffondevano le idee di un populismo opportunista e filisteo», e lo scritto di Lenin esponeva altresì le tesi del socialismo scientifico, i compiti dei socialdemocratici, il lavoro teorico e pratico e la necessità di costituire il partito socialista operaio per sviluppare il movimento russo nello scenario della politica internazionale.<ref>V. I. Nevskij, ''Storia del Partito bolscevico. Dalle origini al 1917'', 2008, pp. 71-72.</ref>
 
Altri scritti di Lenin di questo periodo furono il ''Commento alla legge sulle multe inflitte agli operai nelle fabbriche e nelle officine'', ''Aziende ginnasiali e ginnasi correzionali'', ''Agli operai e alle operaie della Thornton'', ''A cosa pensano i nostri ministri?'' e il ''Progetto e spiegazione del Partito socialdemocratico''. La linea indicata è quella di un'agitazione sia economica che politica da condurre tra gli operai. Di [[Aaron Iosifovič Kremer|Aaron Kremer]] ([[1865]]-[[1935]]) e [[Julij Martov]] ([[1873]]-[[1923]]) è invece l'opuscolo ''Sull'agitazione'', che rileva progressive fasi di sviluppo del movimento operaio, dalla costituzione dei circoli alle cellule di fabbrica, all'allargamento delle richieste economiche in una pluralità di fabbriche fino all'avanzamento di rivendicazioni politiche.<ref>V. I. Nevskij, cit., p. 71.</ref>
 
Nell'aprile del [[1895]] il gruppo di Lenin decise di inviare quest'ultimo in [[Svizzera]], per prendere contatto con [[Georgij Plechanov]], allora considerato il maggior teorico russo del marxismo, e con la sua organizzazione ''[[Emancipazione del lavoro]]'', per conoscere gli sviluppi del socialismo europeo, informare gli emigrati russi, raggruppati nell<nowiki>'</nowiki>''[[Unione dei socialdemocratici russi all'estero]]'', dello stato del movimento socialista in [[Russia]] e stabilire le forme della collaborazione. In quell'occasione fu deciso di pubblicare a [[Ginevra]] una rivista comune, il «Rabotnik» (Il Lavoratore).
 
[[File:Ivan Vasilyevich Babushkin.jpg|thumb|left|upright=0.6|Ivan Babuškin]]
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Questi erano gli intellettuali dell<nowiki>'</nowiki>''Unione di lotta'', che tenevano anche seminari nei circoli operai ed erano appoggiati nel lavoro organizzativo da numerosi studenti, mentre gli operai più preparati, tra i quali spiccarono [[Ivan Vasil'evič Babuškin|Babuškin]] ([[1873]]-[[1906]]), [[Aleksandr Sidorovič Šapovalov|Ṡapovalov]] ([[1871]]-[[1942]]), [[Vasilij Andreevič Šelgunov|Šelgunov]] ([[1867]]-[[1939]]), [[Boris Ivanovič Zinov'ev|Zinov'ev]] ([[1874]]-[[1900]]), portavano la propaganda dell<nowiki>'</nowiki>''Unione'' direttamente nelle fabbriche e nei quartieri operai. Nella preparazione degli scioperi di Pietroburgo l<nowiki>'</nowiki>''Unione di lotta'' pubblicò più di 70 volantini e si sforzò di stabilire contatti con i gruppi socialdemocratici delle altre città russe. Era prevista per il dicembre del 1895 la pubblicazione di un giornale clandestino, il « [[Rabočee Delo]] » (La Causa operaia) ma la sua uscita fu impedita dagli arresti che, su delazione di un provocatore, un certo dentista Michajlov, nella notte del 20 dicembre,<ref>L'8 dicembre secondo il calendario giuliano.</ref> colpirono Lenin, Kržižanovskij, Starkov, Vaneev, Mal'čenko, Zaporožec e molti operai.<ref>V. I. Nevskij, cit., p. 74. La spia Michajlov fu ucciso da sconosciuti poco tempo dopo.</ref>
 
Gli arresti non fermarono l'attività dell<nowiki>'</nowiki>''Unione di lotta'', che mantenne contatti con i detenuti nel carcere attraverso messaggi scritti con [[inchiostro simpatico]], e durante la detenzione Lenin riuscì a scrivere e a trasmettere all'esterno manifestini e a preparare il lungo scritto ''Lo sviluppo del capitalismo in Russia''. Seguirono il 20 gennaio del [[1896]] nuovi arresti, tra i quali quello di Martov, ma nella primavera l<nowiki>'</nowiki>''Unione'' riuscì a organizzare un grande sciopero che coinvolse 30.000 operai e che si protrasse fino all'estate.
 
Un duro colpo fu portato all'organizzazione dal sequestro della tipografia e dagli arresti avvenuti in agosto - finirono in carcere 30 attivisti, tra i quali la Krupskaja e Sil'vin - seguiti dai processi che videro imputati 251 persone. Gli scioperi nelle fabbriche di Pietroburgo ripresero però nel gennaio del [[1897]] e portarono, il 15 giugno [[1897]], a ottenere la riduzione della giornata di lavoro a undici ore e mezza.<ref>V. I. Nevskij, cit., pp. 73-74.</ref>
 
Nel resto della Russia erano intanto sorte altre organizzazioni socialdemocratiche. A [[Mosca (Russia)|Mosca]] operava dal [[1894]] l<nowiki>'</nowiki>''Unione operaia'' di [[Martyn Nikolaevič Ljadov|Ljadov]] ([[1872]]-[[1947]]) e [[Sergej Ivanovič Mitskevič|Mitskevič]] ([[1869]]-[[1944]]), a [[Kiev]] diversi gruppi avevano costituito un centro chiamato ''Rabočee Delo'' (La Causa operaia) e diretto da [[Boris L'vovič Ejdel'man|Ejdel'man]] ([[1867]]-[[1939]]), [[Juvenalij Dmitrievič Mel'nikov|Mel'nikov]] ([[1868]]-[[1900]]), [[Pavel Lukič Tučapskij|Tučapskij]] ([[1869]]-[[1922]]) e [[Natan Abramovič Vigdorčik|Vigdorčik]] ([[1874]]-[[1954]]), a [[Ekaterinoslav]] esisteva l<nowiki>'</nowiki>''Unione'' di [[Kazimir Adamovič Petrusevič|Petrusevič]] ([[1872]]-[[1949]]), a [[Mykolaïv|Nikolaev]] [[Trockij]] ([[1879]]-[[1940]]) aveva organizzato l<nowiki>'</nowiki>''Unione operaia del Meridione russo'', che pubblicava illegalmente il «Naše Delo» (La nostra causa), in molte città era attivo il ''[[Unione Generale dei Lavoratori Ebrei|Bund]]'', ossia l<nowiki>'</nowiki>''Unione operaia generale ebraica di Lituania, Polonia e Russia''.<ref>V. I. Nevskij, cit., pp. 75-78.</ref>
 
A Kiev, nel marzo del [[1897]], l<nowiki>'</nowiki>''Unione di lotta'' di Pietroburgo e il gruppo del ''Rabočee Delo'' si riunirono in convegno decidendo di pubblicare un giornale comune, la « [[Rabočaja Gazeta]] » (La Gazzetta operaia), di operare per unirsi con tutte le altre organizzazioni marxiste assumendo tutte il nome di ''Unioni di lotta'', e di convocare quanto prima il congresso di fondazione di un Partito socialdemocratico. Tale congresso si tenne dal 1º al 3 marzo<ref>Date del vecchio calendario giuliano, corrispondenti al 13 e al 15 marzo del calendario gregoriano.</ref> [[1898]] a [[Minsk]] con la partecipazione di Ejdel'man, Tučapskij e Vigdorčik per conto dei socialdemocratici di Kiev, di Radčenko per l<nowiki>'</nowiki>''Unione di lotta'' di Pietroburgo, di Petrusevič per l<nowiki>'</nowiki>''Unione'' di Ekaterinoslav, e di Kremer, [[Abram Jakovlevič Mutnik-Gleb|Mutnik-Gleb]] ([[1868]]-[[1930]]) e [[Šmuel Kac|Kac]] ([[1875]]-[[1928]]) per il ''Bund''. Presidente del congresso fu Ejdel'man e Vigdorčik il segretario. Fu così fondato il [[Partito Operaio Socialdemocratico Russo]].<ref>V. I. Nevskij, cit., p. 79.</ref>