Paul Maas: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Frequentò le scuole a Francoforte, Freiburg im Breisgau e Baden-Baden. Iniziò a studiare filologia classica presso l'[[Humboldt-Universität zu Berlin|Università di Berlino]] con [[Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff]]. Si trasferì poi a [[Monaco di Baviera]], dove frequentò l'[[Università Ludwig Maximilian]], studiando letteratura bizantina con [[Karl Krumbacher]]. Nel 1910 iniziò a insegnare a Berlino, interrompendo gli studi allo scoppio della [[prima guerra mondiale]]. Nel 1920, molti mesi dopo la fine della guerra, tornò a Berlino, dove fu nominato professore straordinario. Negli anni seguenti passò alla Università di Königsberg.
È del 1927 la sua opera principale, ''Textkritik'' ("La critica del testo"), ancor oggi riedita e studiata, in cui sulla scia del [[Metodo di Lachmann|metodo lachmanniano]] formula le definizioni di errore significativo, congiuntivo o separativo, che sono alla base della moderna [[Filologia classica|filologia]] per la ''recensio'' dei [[Codice (filologia)|testimoni]] ai fini dell'[[edizione critica]] dei testi soprattutto classici. Nel 1934, dopo la presa del potere nazista, fu espulso dalla sua sede per motivi politici e visse in ritiro fino a quando nel 1939, poco prima dell'inizio della seconda guerra mondiale, decise di emigrare a Oxford. Qui lavorò come consulente presso la Clarendon Press (ora [[Oxford University Press]]), e visse poveramente di collaborazioni prestigiose ma incerte e poco remunerative (fu autore, tra l'altro, dei supplementi al ''Liddell and Scott's Lexicon''). Solo nel 1959 l'Università di Oxford gli riconobbe il dottorato onorario. È seppellito nella sezione ebraica del [[Wolvercote Cemetery]] a Oxford.
== Opere
* ''Textkritik'', Leipzig, B. G. Teubner, 1927.
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* ''Greek metre'', Oxford, Clarendon Press, 1962.▼
**''Metrica greca'', Traduzione e aggiornamenti di Alfredo Ghiselli, Firenze, F. Le Monnier, 1976.
▲* ''Greek metre'', Oxford, Clarendon Press, 1962
* ''Kleine Schriften'',
== Bibliografia ==
* ''A
*Luigi Lehnus, ''Postille inedite di Paul Maas ai primi due libri degli «[[Aitia]]» di [[Callimaco]]'', in «Quaderni di storia», I (1975), pp. 299-318.
* Hugh Lloyd-Jones, ''Nekrologe'',
*Nicola Pace, ''Le postille ad [[Apollonio Rodio]] di Paul Maas'', in «Seminari romani di cultura greca. Quaderni», 8 (2003), pp. 437-450.
* Werner Peek, "Jahrbuch der Deutschen Akad. d. Wiss. zu Berlin" 1964 (Berlin 1965), pp. 248–253.
== Voci correlate ==
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