Guidonia Montecelio: differenze tra le versioni

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[[File:Ex casa del fascio e torre littoria, Guidonia.jpg|thumb|left|La ex casa del fascio e la Torre Littoria]]
[[File:Monumento ad Alessandro Guidoni - Guidonia.jpg|thumb|left|Monumento al generale Alessandro Guidoni]]
* ''Palazzo Cesi''; [[Federico Cesi (cardinale)|Federico Cesi]] nel 1500 entrò in possesso del feudo di Montecelio. Federico II acquistò la ''casa Jannuzzi'' in piazza san Giovanni di fronte alla chiesa per farne una comoda dimora. I lavori furono eseguiti fra il [[1619]] e il [[1624]]. L'edificio passò ai [[Borghese (famiglia)|Borghese]] e poi fu abbandonato, subì varie modifiche fino all'ultima guerra, quando fu danneggiato dallo scoppio di una bomba. Attualmente è adibito a varie abitazioni private e ad uso commerciale.
* ''Torre Littoria''; con la sua immagine massiva che rievoca le torri medievali, chiude lo spazio della piazza Matteotti. La torre costituita da un unico volume di sei piani. Essa è collegata al palazzo per uffici mediante un passaggio aereo vetrato posto al primo piano. Al suo interno una scala a tre rampe e un ascensore centrale servono un ambiente per piano in cui sono collocati uffici comunali. La struttura è costituita da travi e pilastri in [[cemento armato]]. Le pareti, tamponate in muratura, sono rivestite in pietra lucida di [[Bagnorea]], che con il suo colore crea un contrasto cromatico con gli altri edifici della piazza, enfatizzando la sua immagine. Le finestre si presentano come semplici forature nella muratura grazie all'uso di leggeri infissi in ferro finestra; anche in questo caso la scelta delle bucature appare condizionata da criteri funzionalisti con finestre ampie e quadrate sia nel fronte verso il palazzo Comunale che in quello opposto, poste a illuminare le sale collocate ai vari piani. Il fronte verso le abitazioni è invece completamente chiuso, mentre quello verso gli uffici ha piccole asole orizzontali per dar luce alle scale. Attualmente il marmo che riveste la torre ha perso completamente la sua lucentezza, perdendo così l'effetto voluto da [[Giorgio Calza Bini|Calza Bini]]
* ''Teatro Imperiale''; inserito in una struttura più ampia che comprendeva la banca, l'ufficio postale e l'albergo, oggi trasformato in abitazioni, il Teatro-Cinema Imperiale si presenta con il suo volume compatto e di travertino sul fronte della piazza. La soluzione interna è molto interessante con un atrio a doppia altezza dal quale si accede alla sala su due livelli, capace di ospitare oltre 800 persone, e costruita con i più razionali principi di acustica e buona visibilità dell'epoca. La sala è rimasta aperta al pubblico fino al [[1999]], quando è stata chiusa a causa della sua inagibilità dopo decenni di incuria. Solo nel [[2009]] sono incominciati i lavori di ristrutturazione del Teatro che dovrebbe essere riaperto entro il [[2010]].