Otello: differenze tra le versioni

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== Trama ==
{{citazione|Oh, guardatevi dalla gelosia, mio signore. È un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre. Beato vive quel cornuto il quale, conscio della sua sorte, non ama la donna che lo tradisce: ma oh, come conta i minuti della sua dannazione chi ama e sospetta; sospetta e si strugge d'amore!|Iago ad Otello, atto III, scena III, traduzione italiana di Cesare Vico Lodovici}}
 
 
Otello è un [[Mori (storia)|moro]], al servizio della [[Repubblica di Venezia|repubblica veneta]], al quale è stato affidato il compito di comandare l'esercito veneziano contro i [[Turchia|turchi]] nell'isola di [[Cipro]]. All'inizio del dramma, Otello parte da Venezia in compagnia del luogotenente Cassio. Lo avrebbe seguito Desdemona, sua moglie, scortata da Iago e la sua consorte Emilia. Desdemona è sposata con Otello in gran segreto, ma la circostanza viene svelata da Iago. All'arrivo, scoprono che la flotta turca è stata distrutta dalla tempesta.
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Nell'immediato epilogo, Emilia rivela che il tradimento di Desdemona era soltanto un'invenzione di suo marito Iago, il quale freddamente la uccide seduta stante. Otello, preso dal rimorso, a sua volta si toglie la vita, ricadendo sul corpo di Desdemona. Iago, infine, viene portato via, condannato a subire tortura. Cassio, invece, prende il posto di Otello, al servizio della repubblica veneta.
 
== Origini ==
 
La trama di Otello fu sviluppata a partire dalla raccolta di novelle ''[[Ecatommiti]]'' di [[Giambattista Giraldi Cinzio]], seguita in maniera fedele. L'unico personaggio di cui viene detto il nome nella storia di Cinzio è Disdemona, che in greco significa "sfortunata"; gli altri personaggi sono identificati come «l'alfiero», il «capo di squadra», ed «il Moro».<ref>Cfr. versione presente in A. Lugli (a cura di), ''Novelle italiane'', Novara, Edipem, 1974, pp. 119-126</ref> Nell'originale, l'alfiere si innamora perdutamente di Disdemona, ed è spinto alla vendetta quando lei lo rifiuta.
 
Shakespeare inventò un nuovo personaggio, Roderigo, che desidera la moglie del Moro e viene ucciso mentre tenta di assassinare il capitano. Contrariamente a Otello, il Moro del racconto di Cinzio non si pente mai dell'uccisione della moglie, e sia lui che l'alfiere scappano da Venezia e vengono uccisi molto più tardi. Cinzio diede anche una morale alla storia (per bocca della dama) per cui le donne europee non sono adatte a maritare gli uomini di altre nazioni, incontrollabili e dal sangue caldo. Shakespeare non riprodusse questa osservazione.
 
== Questioni razziali ==
 
Nonostante nel dramma sia molto presente il tema della differenza di [[razza]], la specifica [[etnia]] del protagonista non è ben precisata. Nell'opera, Otello viene frequentemente definito un "[[Mori (storia)|moro]]", termine con il quale l'anglosassone cittadino elisabettiano poteva intendere sia un [[arabi|arabo]] o un [[Nord Africa|nord-africano]] sia coloro che oggi vengono chiamati "neri", ossia le popolazioni dell'[[Africa subsahariana]]. In altre opere, Shakespeare ha descritto un moro d'[[Penisola araba|Arabia]], come nel ''[[Il mercante di Venezia|Mercante di Venezia]]'', e un moro africano nel ''[[Tito Andronico]]''. Per ''Otello'', ad ogni modo, i riferimenti alle caratteristiche fisiche del personaggio non sono sufficienti a definire con certezza a quale etnia l'autore si riferisse. La frase di Otello "Haply for I am black" non aiuta, dato che il termine "black", all'epoca, poteva significare semplicemente bruno.
Il consenso popolare tra la maggior parte degli attori e registi di oggi si dirige verso un'interpretazione "nera", e, pertanto, gli Otello arabi o nord-africani sono stati piuttosto rari.
 
== Significato ==