Papa Clemente XI: differenze tra le versioni
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===Relazioni con i monarchi europei===
[[File:Clement XI.jpg|thumb|Clemente XI]]
In base alla sua competenza in diritto civile e canonico, nel 1700 l'Albani ebbe a consigliare all'allora pontefice [[Innocenzo XII]] la disposizione testamentaria con la quale il re di Spagna Carlo II assegnava la successione a [[Filippo V di Spagna|Filippo d'Angiò]], nipote del [[Re di Francia]] [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV di Borbone]]. Il re di Spagna seguì il consiglio della Santa Sede e, alla sua morte, Filippo d'Angiò divenne re col nome di Filippo V.
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Fu l'ultimo scontro armato tra l'imperatore e la Santa Sede.
Dopo l'infelice conclusione del conflitto con l'imperatore, il papa dovette subire la ritorsione di Filippo d'Angiò: il re di Spagna punì la decisione del papa di cambiare campo bloccando il pagamento delle rendite della Santa Sede. <br />
Al termine della guerra di successione, la Santa Sede dovette fare da spettatore a fronte delle decisioni prese da altri. L'evento fu talmente raro che, nella storia d'Europa ebbe solo un precedente: la pace di Vestfalia del 1648<ref>Nicola Mario Frieri, ''Il dolente poltificato di Clemente XI (1700 -21)'',Casa editrice Sapere Aude, Urbino 1993.</ref>.
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L'unico successo del pontefice fu, nel [[1717]] la stipula di un [[concordato]]. In esso, in cambio di un incondizionato riconoscimento dei diritti della Chiesa spagnola, Clemente XI concesse il permesso di tassare il clero per 150.000 ducati in un quinquennio per finanziare la partecipazione della Spagna alla guerra antiturca<ref>{{DBI|nome = CLEMENTE XI, papa|nomeurl = papa-clemente-xi_(Dizionario-Biografico)/|autore = Stefano Andretta|anno = 1982|volume = XXVI|accesso = 14 settembre 2016 }}</ref>.
Durante il pontificato di Clemente XI morì [[Luigi XIV]] ([[1715]]). Il [[duca d'Orléans]] [[Filippo II di Borbone-Orléans]] si autonominò reggente. Il suo segretario era un ecclesiastico, [[Guillaume Dubois]], il quale assunse un ruolo sempre più importante nella gestione della [[Régence|Reggenza]]. Nel [[1720]] Clemente XI lo ricompensò dei suoi meriti nominandolo vescovo<ref>L'anno seguente Innocenzo XIII lo creò cardinale.</ref>.
Il duca [[Antonio Ulrico di Brunswick-Lüneburg|Antonio Ulrico]] si convertì al cattolicesimo dal credo luterano nel [[1709]].
Fino al 1701 la Prussia era parte del [[Sacro romano impero]]. In quell'anno [[Federico III di Brandeburgo]], uno dei [[principe elettore|principi elettori]] dell'imperatore, si proclamò primo [[re di Prussia]]. Clemente XI non riconobbe tale atto, sia perché comportò la creazione di uno stato protestante, sia perché la Prussia apparteneva, in forza di un antico privilegio, all'[[Ordine teutonico]]. Il re però incamerò i beni dell'Ordine teutonico presenti sul suo territorio.
Nel [[1719]] [[Giacomo Francesco Edoardo Stuart]], pretendente [[giacobitismo|giacobita]] al trono d'Inghilterra, scelse [[Roma]] come sede del proprio esilio. Clemente XI lo accolse e riconobbe a lui ed alla moglie i titoli di re e regina di Inghilterra e di Scozia.
====Russia====
[[Pietro I di Russia]] fu un persecutore della religione cattolica: a [[
Nel [[1719]] Pietro I decretò l'espulsione dalla Russia dei [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]].
===Relazioni con monarchi extraeuropei===
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