Gesù: differenze tra le versioni

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Altri titoli sono Messia, [[Rabbino|Rabbi]]-Maestro, [[Profeta]], [[Sacerdote]], [[Nazoreo]], [[Nazareth|Nazareno]], [[Dio]], [[Logos|Verbo]], Figlio di [[San Giuseppe|Giuseppe]], [[Emmanuele]].
 
Inoltre, soprattutto da [[Vangelo secondo Giovanni|Giovanni]], vengono applicate a Gesù espressioni [[allegoria|allegoriche]] come: [[agnus Dei|agnello]], agnello di Dio, agnello immolato; [[luce]], [[luce]] del [[mondo]]; [[pastore]], buon pastore, pastore grande; [[pane]] della vita, pane vivo, pane di Dio; [[vita]], autore della vita; [[Vitis|vite]]; ultimo [[Adamo]]; [[porta]]; [[Strada|via]]; [[verità]], immagine del Dio invisibile, sapienza di Dio.
 
== Vita di Gesù secondo i vangeli canonici ==
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=== Ebraismo ===
{{vedi anche|Gesù nell'ebraismo}}
L'[[Ebraismo]] non riconosce Gesù come il [[Messia]] atteso, né tanto meno gli attribuisce natura divina, caratteristiche non sono state considerate estranee alla tradizione ed alla religione monoteistica ebraica.<ref>«Il punto è questo: l'intera Cristologia della Chiesa – l'intero complesso delle dottrine sul Figlio di Dio che morì sulla croce per salvare l'umanità dal peccato e dalla morte – è incompatibile col giudaismo e sicuramente in disaccordo con l'Ebraismo che l'ha preceduta»; cfr. Rayner, John D. ''A Jewish Understanding of the World'', Berghahn Books, 1998, p. 187. ISBN 1-57181-974-6. «Per un Ebreo, comunque, qualsiasi forma di ''shituf'' equivale all'idolatria vera e propria. Non c'è quindi nessuna possibilità che un ebreo accetti Gesù come una divinità, come un mediatore o un redentore (messiah), o anche come un profeta, senza aver rinnegato il giudaismo»; cfr. Schochet, Rabbi J. Immanuel. [http://www.cjnews.com/pastissues/99/july29-99/feature/feature2.htm "Judaism has no place for those who betray their roots"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20041124055959/http://www.cjnews.com/pastissues/99/july29-99/feature/feature2.htm |data=24 novembre 2004 }}, ''[[Canadian Jewish News]]'', July 29, 1999).</ref> [[Mosè Maimonide]], [[rabbino]] del [[XII secolo]] e fondamentale teologo ebraico, lo chiama «Gesù il Nazareno», e lo considera alla stregua di un [[Rabbino|rabbì]] itinerante – al quale la successiva tradizione cristiana, mentendo, ha attribuito miracoli e di cui ha falsamente proclamato la resurrezione.<ref>Cfr. [[Mosè Maimonide|Maimonide]], ''Lettera allo Yemen'', par. 17, [http://en.wikisource.org/wiki/Epistle_to_Yemen/XVII testo in inglese].</ref>
 
Circa il [[processo di Gesù]] che ne decretò la morte, secondo la ''[[Jewish Encyclopedia]]''<ref>''[http://jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=254&letter=J&search=Jesus Jesus of Nazareth]'', paragrafi "The Last Supper" e "His Death".</ref> la responsabilità fu della "arrogante" gerarchia [[sadducea]]. Questa ne decretò la morte consegnandolo a Pilato, ma non istituì un vero e proprio processo [[sinedrita]] (che avrebbe coinvolto anche l'[[Farisei|ebraismo farisaico]], da cui deriva l'[[ebraismo rabbinico]]). Il principale motivo della condanna non derivò da questioni teologiche relative alla divinità o messianicità di Gesù ma dalla reazione all'episodio della cosiddetta [[purificazione del Tempio]] da lui compiuto.