Protostoria del Vicino Oriente: differenze tra le versioni

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Il tempio del livello 7 di Eridu diverrà il tipo fondamentale dei templi mesopotamici per tremila anni<ref name=liv93/><ref>Jane McIntosh, ''[http://books.google.it/books?id=9veK7E2JwkUC&pg=PA61#v=onepage&q=%22standard%20temple%20design%22&f=false Ancient Mesopotamia: New Perspectives]'', ABC-CLIO, 2005.</ref>.
 
È significativa la presenza nei livelli Ubaid di Eridu di manufatti di pregio, che fanno pensare ad un vero e proprio commercio in opera. Sempre maggiore è il numero di ricchezze collocate in posizioni non funzionali, "ma invece gravidi di significati simbolici"<ref>{{Cita|Liverani 2009|pp. 94-5.}}</ref>. Ancora, significative sono le differenze nei corredi funerari, che mostrano un principio di [[stratificazione sociale]]. A ciò si aggiunga il fatto che si incomincia a lavorare ad una produzione "seriale": mentre la ceramica dell'Ubaid classico è pregiata (con pareti assai sottili), quella dell'Ubaid tardo è tecnicamente inferiore e suppone una fabbricazione più frettolosa, con utilizzo del [[Ruota del vasaio|tornio]], con cotture diseguali, con decorazioni meno pregevole. Con il successivo [[periodo di Uruk]] antico questa tendenza sarà ancora più vigorosa e la produzione sarà interamente "in serie".<ref>{{Cita|Liverani 2009|p. 95.}}</ref>
 
Verso la fine del calcolitico, alla fine del [[IV millennio a.C.]], la Siria-Palestina sperimenta una fragile esperienza protourbana con il sito di [[Giawa]], nell'odierna [[Giordania]]<ref>{{Cita|Liverani 2009|p. 227.}}</ref><ref>Mario Liverani, Marcella Frangipane, Paola Davoli, Stefano De Martino, Laura Battini-Villard, ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/dai-primi-insediamenti-al-fenomeno-urbano-vicino-oriente-ed-egitto_%28Il_Mondo_dell%27Archeologia%29/ Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Vicino Oriente ed Egitto]'', Il Mondo dell'Archeologia (2002), da treccani.it.</ref>.