La fiducia in Dio: differenze tra le versioni

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== Storia dell'opera ==
Fu commissionata dalla marchesa Rosina Trivulzio, che già nel 1828 era stata ritratta dal Bartolini in un busto-ritratto ancora oggi conservato al Poldi Pezzoli, alla morte del marito [[Giuseppe Poldi Pezzoli d'Albertone]] (1768-1833).<ref>[http://www.finestresullarte.info/La_nota/2011/11-fiducia-in-dio-lorenzo-bartolini.php#cookie-ok La Fiducia in Dio, capolavoro di Lorenzo Bartolini, su www.finestresullarte.info]</ref>{{Cita web
 
{{Cita web
|url = http://www.museopoldipezzoli.it/node/1026
|titolo = Lorenzo Bartolini - inv. 1117
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|urlmorto =
}}
 
 
La donna chiese all'artista di rappresentare il suo dolore e la sua devozione a Dio dopo la morte del marito. Bartolini decise quindi di rappresentare la donna come una giovane nuda, con i capelli raccolti in uno ''[[chignon]]'', accasciata e con le mani intrecciate strette in grembo in segno di profonda e pia preghiera. La bocca è socchiusa e gli occhi rivolti verso l'alto, in segno di profonda devozione. La linea è sinuosa e armonica. Rappresenta esattamente il concetto di bello naturale, che per Bartolini era di fondamentale importanza. L'idea della posa fu ispirata da una modella che si riposava dopo una sessione di posa.