Buri (popolo): differenze tra le versioni
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Furono alleati dei [[Daci]] di [[Decebalo]] durante la guerra dacica di [[Traiano]] ([[101]]-[[106]]) lungo il lato occidentale del fronte di combattimento. Furono più volte battuti dallo stesso imperatore insieme ai loro alleati [[Daci]] e Sarmati [[Iazigi]].
Combatterono l'impero romano durante il periodo delle ([[guerre marcomanniche]]). [[Marco Aurelio]] condusse una spedizione contro di loro in questi anni, riuscendo a batterli nel [[175]], mentre il figlio [[Commodo]]
E così, nel [[180]], al termine della prima campagna militare, dopo la scomparsa del padre, [[Marco Aurelio]]:
{{Citazione|Commodo concesse la pace ai Buri, una volta che inviarono i loro emissari. In precedenza si era rifiutato di farlo, a dispetto delle loro frequenti richieste, perché erano [ancora troppo] forti, e perché non era la pace che volevano, ma la garanzia di una tregua per consentire loro di fare ulteriori preparativi [di guerra], ma ora che erano esausti, decise di fare la pace con loro, ricevendo ostaggi e la restituzione di numerosi prigionieri dagli stessi Buri e 15.000 dagli altri [popoli vicini], costringendoli poi a giurare che non avrebbero mai più abitato o utilizzato per il pascolo la striscia di territorio distante fino a cinque miglia dalla vicina [[Dacia (provincia romana)|Dacia]]. Contemporaneamente il governatore Sabiniano dissuase 12.000 Daci dal loro scopo [di attaccare la provincia] che, cacciati dai loro territori erano sul punto di aiutare gli altri [popoli], promettendo che avrebbe dato loro alcuni territori nella provincia della Dacia.|{{cita|Cassio Dione|LXXIII, 3}}.}}
== Bibliografia ==
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