Scipione Maffei: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte = 11 febbraio
|AnnoMorte = 1755
|Epoca = 1700
|Attività = storico
|Attività2 = drammaturgo
|Attività3 = diplomatista
|AttivitàAltre = , [[paleografia|paleografo]] ed erudito
|Epoca = 1700
|Nazionalità = italiano
}}
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Nel 1744 scrisse ''Dell'impiego del denaro'', sulla scia delle speranze progressiste suscitate da Benedetto XIV, in cui criticava le scelte contrarie all'[[usura]] della Chiesa cattolica.
 
L'esperienza vissuta visitando l'Olanda gli dovette far capire quale arma si lasciava in mano ai protestanti prendendo posizioni rigide contro l'usura. Il grande sviluppo economico di paesi come l'Inghilterra e l'Olanda non impacciati di vincoli teologici, fornivano esempi di un cristianesimo più conciliabile con lo sviluppo della società civile. Maffei tentò di coinvolgere sia [[papa Benedetto XIV]] che [[Ludovico Antonio Muratori]], facendo notare che la sua teoria dell'interesse come guadagno lecito, in quanto pagato per il rischio, era una delle strade obbligate da percorrere da parte dei cattolici illuminati per vincere la battaglia contro l'arretratezza e i limiti di una società tradizionale.
 
Negli anni cinquanta Maffei, assieme a Muratori aprì un dibattito fra [[magia]] e [[religione]], intervenendo con l<nowiki>'</nowiki>''Arte magica dileguata'', in cui mise in luce l'incompatibilità del cristianesimo ormai illuminato e ragionevole con la persistenza della magia, e successivamente con l<nowiki>'</nowiki>''Arte magica distrutta''. Prima di morire avrebbe tratto tutte le conseguenze dal dibattito che ne conseguì con l<nowiki>'</nowiki>''Arte magica annichilata''.
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|letteratura|teatro}}
<references />
[[Categoria:Paleografo]]
[[Categoria:Diplomatista]]
[[Categoria:Diplomatica]]